La moda italiana verso l’Expo Dubai 2020

Le iniziative del comparto emiliano romagnolo che fattura 6,6 miliardi di euro promosse da Unioncamere con il finanziamento della Regione.

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Expo Dubai 2020

Con obiettivo Expo Dubai 2020, prende il via un’iniziativa per la promozione del distretto della moda accompagnando le imprese dell’EmiliaRomagna del settore moda negli Emirati Arabi Uniti, nell’area del Golfo Arabo e nei mercati asiatici, tutti attenti al “Made in Italy” e costantemente in crescita. Questo è il progettoItalian Fashion verso Dubai 2020” dedicato alle imprese emiliane del settore abbigliamento-moda e promosso da Unioncamere Emilia Romagna in collaborazione con il Sistema camerale regionale e con il co-finanziamento della Regione Emilia Romagna nell’ambito del Bando per la concessione di contributi a progetti di promozione del sistema produttivo regionale sui mercati europei ed extra europei 2018-2019 -V annualità.

Concluso il ciclo di seminari di presentazione che si sono svolti al Centergross a Funo di Argelato (Bologna), Carpi (ForModena), Ferrara e Rimini, sono aperte fino al 21 gennaio 2019 le iscrizioni delle imprese all’iniziativa si svilupperà nel 2019 attraverso distinte fasi operative coordinate e organiche.

Il progetto intende sfruttare al meglio le opportunità offerte dagli Emirati Arabi Uniti, mercato ricco, che nel 2020 sarà al centro dell’attenzione mondiale con l’esposizione Universale, offrendo opportunità commerciali e di crescita alle nostre imprese della moda.

Formazione, valutazioni aziendali, strategie commerciali personalizzate, b2b con operatori esteri e visite aziendali, missione ristretta di ricerca e poi commerciale negli Emirati Arabi Uniti, accompagnamento, e comunicazione di sistema sono solo alcune delle attività in cui è articolato il progetto che mette a disposizione 30 posti dper le aziende interessate al programma che garantisce un supporto per l’identificazione di nuove modalità di presentazione e commercializzazione dei prodotti moda verso un’area di consumatori multietnica, digitale e in costante crescita.

La “Fashion valley” è uno dei settori cardine dell’Emilia Romagna, una filiera qualificata, grazie a una competitività che si basa su elementi come qualità, tecnologia avanzata, peculiarità territoriali e abilità creativa, e alla presenza di brand di fama internazionale oltre a un sistema accademico e formativo che incentiva la creatività e l’acquisizione di alte competenze.

«È importante valorizzare il sistema moda che in Emilia Romagna riveste un ruolo significativo perché rappresenta il secondo comparto manifatturiero per valore delle esportazioni e il quarto per numero di occupati della regione, rispettandone l’identità e promuovendone le eccellenze anche all’estero – afferma il segretario generale di Unioncamere Emilia Romagna, Claudio Pasini –. Questo progetto, che vede coinvolti in sinergia Regione Emilia Romagna e Sistema Camerale, ha l’obiettivo di essere traguardato a Dubai 2020».

Il fatturato del settore moda dell’Emilia Romagna nel 2018 è stabile, più orientato verso l’area extra Ue che verso l’Europa, con un giro d’affari di 6,6 miliardi di euro, di cui circa il 48% derivano da vendite internazionali, pari circa all’11% del totale dell’export regionale. A crescere sono le vendite verso i Paesi Asiatici (+4,7%).

«In questo momento – sottolinea l’esperto Giovanni Roncucci, titolare della Roncucci, partner tecnico dell’iniziativa – c’è necessità di fare massa critica ed essere proattivi sui mercati. Il progetto è articolato in precisi momenti che passano dall’analisi delle potenzialità, all’identificazione dell’area target di interesse, all’elaborazione di un percorso di approccio ai mercati, definendo una precisa strategia che punti su digitalizzazione e qualità dei prodotti. Dubai è un centro logistico importante e centrale a sole 4 ore di volo. L’Expo nel 2020 si realizzerà su una superficie di 438 ettari. Saranno 180 le nazioni che si presenteranno a 25 milioni di visitatori stimati, di cui il 70% da oltre i confini degli Emirati».

Centergross, ma anche Parma Couture, Moda in Italy, Carpi Fashion sono i consorzi del settore partner imprenditoriali di un progetto organico che vede protagonista il sistema moda nel suo complesso.

«E’ un mercato interessante e in parte inesplorato – aggiunge la presidente del Centergross, Lucia Gazzotti –. Crediamo e abbiamo investito in questo progetto, che vuole portare le imprese della filiera a trovare opportunità all’estero. Nella prima fase cercheremo di portare gli acquirenti stranieri al Centergross».

Il progetto prevede servizi specialistici a supporto di un’area estesa, e una forte azione di comunicazione per capire come ci si potrà presentare. «L’iniziativa vuole accompagnare e sostenere le aziende in un processo di avvicinamento, facendo sistema, per finalizzare contratti nel settore fashion nel suo complesso che va inteso come “total look” – conferma Paola Frabetti, responsabileinternazionalizzazione di Unioncamere Emilia Romagna -. La prima fase sarà utile a conoscere il mercato per poi finalizzare tutte le opportunità a Expo 2020».

Conclude Giuseppe Iannacone, vice segretario generale della Camera di commercio di Bologna: «è un’occasione per la filiera, perché articolata e non con singole azioni spot, che coinvolge il Centergross a cui fanno riferimento circa 600 imprese della moda».

Per moda nel suo complesso si intende tessile, abbigliamento uomo e donna, abbigliamento bambino, capi in pelle, pellicce, scarpe, borse e cinture, accessori, occhiali, cappelli, guanti, intimo, abbigliamento professionale, bijoux, tendaggi, tappeti biancheria, tessuti per la casa, tessuti innovativi e biologici.

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) rappresentano uno dei mercati prioritari essendo considerati come uno dei più promettenti e attraenti per gli investimenti internazionali. Stanno vivendo un periodo di continuata crescita economica da molti anni a questa parte. Seppur piccolo – la sua superficie è di solo 83.600 Kmq – il Paese conta su una popolazione residente di oltre 10 milioni di persone ed un PIL elevatissimo. E’ costituito da 7 differenti Emirati (Abu Dhabi, Dubai, Sharja, Ras al-Khaima, Fujaira, Umm al-Qaywayn, Ajman): si tratta di una nazione ben inserita nella comunità internazionale, membra di numerose organizzazioni regionali ed internazionali, come il Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), la Lega Araba, ONU, WTO, OPEC.

Nonostante un leggero calo nelle esportazioni italiane nel 2017 (-1,4% rispetto all’anno precedente), gli Emirati continuano a rappresentare un importante mercato per le produzioni italiane, essendo il primo Paese di destinazione nell’area del Golfo (5,3 miliardi di euro nel 2017).

Uno dei principali settori italiani che vedrà aumentare le proprie esportazioni nel paese emiratino (+4% nel periodo 2018-2021, giungendo a 327 milioni di euro) è proprio quello del tessile e dell’abbigliamento, che rappresenta attualmente il 6% del totale export verso gli EAU.

Nel 2020 si terrà l’Esposizione Universale prevista e programmata presso la città emiratina di Dubai nel periodo compreso fra il 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021, coinvolgendo oltre 180 nazioni e, stando alle stime, con un flusso stimato di 25 milioni di visitatori, il 70% dei quali provenienti da Paesi diversi da quello ospitante. L’Expo 2020 di Dubai coinciderà con i festeggiamenti del Gold Jubilee, il 50° anniversariodella Fondazione degli Emirati Arabi Uniti, la cui indipendenza venne sancita il 2 dicembre 1971. Expo Dubai 2020 sarà quindi un’opportunità unica di portata internazionale ed essere presenti significherà essere visibili a livello globale. Vi saranno numerose possibilità di promuovere la filiera produttiva emiliano romagnola, ricercando diverse occasioni di sponsorizzazione e visibilità, che non si riducano solo all’area dell’esposizione, ma possano allargarsi anche ad altre zone del territorio emiratino.

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