L’acciaio è il cuore del sistema industriale del Friuli

L’export del settore in crescita del 16,4%, per un totale di 1,2 miliardi di euro. 

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acciaio strutturale in edilizia

L’acciaio è il cuore del sistema produttivo del Friuli. Per questo è necessario essre sempre all’avanguardia nei sistemi e nelle tecnologie produttive, compresa l’automazione, la logistica, i servizi al cliente e il rispetto ambientale.

L’Aist, l’Associazione metallurgica americana, ha scelto Udine per svolgere il suo annuale forum europeo. I manager di Danieli (e la controllata siderurgica Abs), Ferriere Nord e Cimolai hanno raccontato a impiantisti e imprenditori nordamericani come e con quali caratteristiche la tradizione siderurgica di Udine e dei territori confinanti riesce a essere il motore del manifatturiero regionale oltre ad essere un indiscusso punto di riferimento per capacità di innovazione in tutta Italia.

L’indice della produzione dell’industria manifatturiera, conferma Anna Mareschi Danieli, presidente di Confindustria Udine e leader dell’omonimo gruppo siderurgico, è in recupero da inizio 2015: «le vendite di prodotti della metallurgia all’estero, in particolare sono cresciute del 16,4% nel primo semestre, per un controvalore di 1,222 miliardi».

La capacità tecnologica delle aziende friulane è stato testimoniato dai manager di Cimolai, relatà leader nei grandi manufatti in acciaio, dai ponti alle coperture come quelle dei parchi minerali del polo siderurgico di Taranto o alle paratoie giganti del canale di Panama. «C’è un grande lavoro di studio prima della produzione, ma anche nella fornitura e nell’installazione – ha detto l’ingegnere Paolo Vian -. Ogni situazione richiede un approccio diverso, non è possibile fornire soluzioni standard».

Luca Cestari, dirigente di Danieli automation ha raccontato di acciaierie del futuro di oggi, dove «Cctv, sensori, machine vision, automation system sono la realtà di tutti i giorni», dove gli addetti possono cimentarsi con realtà virtuale e con l’informatica che ottimizza tutti i processi produttivi riducendo sprechi e consumi.

Un mondo, quello dell’acciaio, sempre più attento all’ambiente e alla logica produttiva a “rifiuti zero”, come quello del gruppo Ferriere Nord che punta al riutilizzo delle scorie dell’acciaieria.

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