Si rinnova l’appuntamento con l’Orchestra Haydn per il “brindisi” al Nuovo Anno. Un augurio di felicità e di speranza nel linguaggio universale della musica, con il repertorio che forse più di ogni altro, esprime gioia, serenità, voglia di vivere: i valzer e le polke della dinastia Strauss. Autenticamente austriaco il repertorio, come austriaco è anche il direttore Erich Polz, di grande esperienza internazionale, che ritorna sul podio dell’Orchestra Haydn al fianco del tenore Jan Petryka.
Il tour dell’Orchestra regionale di Bolzano e Trento prenderà il via il 29 dicembre a Rovereto (Teatro Zandonai, ore 20.30) per proseguire a Dobbiaco (30 dicembre, Sala Mahler, ore 20.30), Trento (31 dicembre, Auditorium, ore 18.30), Merano (1 gennaio Kursaal, ore 17), Bolzano (2 gennaio, Auditorium, ore 20), Cavalese (3 gennaio, Palafiemme, ore 21), Pinzolo (4 gennaio, Paladolomiti, ore 20.30), per concludersi il 5 gennaio a Bressanone (Forum, ore 18.00). In programma pagine di Johann Strauss (junior), Joseph Lanner, Josef Strauss, Johann Strauss (senior), Franz von Suppé e Robert Stolz.
Alla guida dell’Orchestra Haydn Erich Polz, nato nel 1985 in Stiria, ha studiato direzione d’orchestra con Georg Mark al Conservatorio di Vienna, conseguendovi il bachelor e il master con lode. In concomitanza col diploma ha diretto Così fan tutte nella nuova sala da concerto dei Wiener Sängerknaben, collaborando inoltre con l’Orchestra Sinfonica di Bratislava. Nel 2011 e nel 2012 è stato borsista dell’Orchestra Giovanile Gustav Mahler, dove ha potuto assistere David Akham, Sir Colin Davis e Daniele Gatti durante diverse tournées. Come maestro del coro e assistente di Gustav Kuhn ha collaborato per quattro anni con il Festival del Tirolo di Erl.
Nel 2012 Polz ha debuttato al Konzerthaus di Vienna con la Wiener Konzertvereinigung, di cui è stato direttore stabile fino a poco fa; nel 2017 ha diretto Un Requiem tedesco di Brahms nella Mozart-Saal del Konzerthaus di Vienna. Nel 2013 ha fondato Modus 21, un’orchestra da camera con sede a Vienna, con cui nel 2017 ha diretto il Requiem di Mozart a Graz, dove ha debuttato nello stesso anno anche al Festival Styriarte.
Come direttore ospite ha diretto concerti dell’Orchestra del Festival di Erl, della Philharmonisches Orchester Giessen, della Kurpfälzisches Kammerorchester Mannheim, dell’Orchestra Recreation nello Stefaniensaal di Graz e dell’Orchestra Sinfonica di San Gallo; con la Nordwestdeutsche Philharmonie di Herford ha inciso un cd di musiche sinfoniche di Dmitrij Šostakovič. Ha debuttato sul podio dell’Orchestra Haydn dirigendo i concerti di Capodanno 2018.
Nato a Varsavia, Jan Petryka si è diplomato in violoncello alla Kunstuniversität Graz e in canto a Vienna con Marjana Lipovšek e Rotraud Hansmann. Ha debuttato nei ruoli di Don Ottavio nel Don Giovanni di Mozart con la Israel Chamber Orchestra, di Tamino nel Flauto magico all’Opéra di Lione, di Jaquino nel Fidelio di Beethoven al Festival Styriarte di Graz e di Novice nel Billy Budd di Britten al Teatro Nazionale di Praga; ha altresì cantato Le cinesi di Gluck a Graz, l’Orfeo di Bertoni al Teatro Comunale di Ferrara e Traumfresserchen di Hiller alla Staatsoper di Vienna, mentre nel marzo 2019 canterà il ruolo di Starbuck nell’opera The outcast di Olga Neuwirth alla Elbphilharmonie di Amburgo. In campo concertistico ha eseguito l’Oratorio di Natale di Bach a Varsavia, Belshazzar di Händel diretto da Marcus Creed al Festival di Lucerna e Lazarus di Schubert al Theater an der Wien di Vienna. In questa stagione debutterà alla Philharmonie di Berlino con una Cantata di Bach diretta da Vladimir Jurowski; in tournée eseguirà anche il Magnificat di Bach e il Requiem di Mozart con il Balthasar Neumann-Ensemble diretto da Thomas Hengelbrock, mentre è già apparso con l’Orquestra Simfònica de Barcelona, la Bruckner-Orchester di Linz diretta da Dennis Russell Davies, il Collegium Vocale di Lucerna, Les Musiciens du Louvre diretti da Marc Minkowski, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo diretta da Ivor Bolton, l’Orchestra Filarmonica di Sofia diretta da Uros Lajovic, il Bach Consort, l’Orchestra Sinfonica della Radio, il Coro Arnold Schönberg e la Wiener Akademie di Vienna. Come liederista ha collaborato con Pierre Laurent Aimard, Helmut Deutsch, Julius Drake, Robert Holl e Roger Vignoles; prossimamente debutterà alla Schubertiade di Schwarzenberg con András Schiff.
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