Primi 10 mesi del 2019 in decisa crescita (4,4%) del turismo emiliano romagnolo che ha raggiunto quota 56 milioni di presenze. Un risultato che la Regione vuole far crescere ulteriormente investendo 45 milioni di euro nei prossimi tre anni per finanziare i progetti delle amministrazioni locali e dei privati per innovare, riqualificare, rigenerare lo spazio urbano e le strutture ricettive, con l’obiettivo di attirare ancora più turisti dall’Italia e dall’estero in un comparto che anche quest’anno fa segnare un andamento record.
I dati sui primi dieci mesi 2019 evidenziano come in Regone le presenze abbiano superato i 56 milioni, in crescita del 4,4% rispetto ai 54 milioni dello stesso periodo del 2017 (anno di per sé già straordinario con 57 milioni di presenze totali) e con 12,4 milioni di arrivi, per un aumento del 6,4%. Con sempre più turisti sia dall’estero (+6,3% le presenze; +8% gli arrivi) che dall’Italia (+3,8% le presenze;+5,8% gli arrivi) e tutti i comparti in positivo: dalla Riviera che non smette di crescere (+2,1% le presenze; +2,5% gli arrivi) alle Città d’arte il cui boom prosegue (+12,1% le presenze; +13,8% gli arrivi), dall’Appennino in forte salita (+13% le presenze; +8,6% gli arrivi) alle località al di fuori degli itinerari tradizionali (+12,4% le presenze; +7,8% gli arrivi), fino alle Terme che ripartono con un deciso+8,9% di presenze e un +16,3% di arrivi.
Il primo provvedimento, finanziato con 20 milioni di euro, punta a migliorare la qualità architettonica e a ridurre l’impatto sull’ambiente in circa 150 chilometri di costa, da Goro (Fe) a Cattolica (Rn), con interventi di riqualificazione e rigenerazione dello spazio urbano come previsto dalla legge regionale sul Distretto turistico della costa.
Sono invece destinati a tutta l’Emilia-Romagna gli altri 25 milioni di euro che mirano a innalzare il livello di qualità e di innovazione e a potenziare le strutture ricettive e turistico-ricreative con un nuovo strumento incentivante per le imprese che prevede una combinazione di aiuti: dal sostegno all’accesso al credito, ai contributi a fondo perduto.
Le nuove misure sono state presentate in Regione dal presidente, Stefano Bonaccini, e dall’assessore al turismo, Andrea Corsini. «I dati sui primi dieci mesi dell’anno sono davvero straordinari – afferma Bonaccini – e dimostrano ancora una volta come sia stato giusto puntare e investire sulla valorizzazione delle aree territoriali in una sinergia virtuosa con gli operatori privati. Investimenti che abbiamo voluto rafforzare ulteriormente».
«Il turismo in Emilia Romagna continua a registrare numeri in forte crescita – sottolinea Corsini -. Con i finanziamenti resi disponibili dalla nuova legge regionale vogliamo spingere ulteriormente la qualificazione delle zone costiere e migliorare la nostra offerta. E già nei primi mesi del 2019 aprirà il primo bando per i progetti di riqualificazione, per migliorare così la competitività del sistema turistico-balneare dell’Emilia Romagna».
Attraverso bandi regionali, pronti a partire già all’inizio del 2019, saranno concessi contributi alle amministrazioni locali dei 14 Comuni del Distretto turistico balneare: Goro, Codigoro e Comacchio, nel ferrarese; Ravenna e Cervia (Ra); Cesenatico e Gatteo Mare in provincia di Forlì-Cesena; Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Bellaria Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico eCattolica, nel riminese.
Nel 2019 saranno erogati 5 milioni, altri 10 milioni nel 2020 e 5 milioni l’anno successivo, sarà inoltre realizzato un monitoraggio biennale da parte dell’Assemblea legislativa regionale sullo stato di attuazione dei progetti con la valutazione della riqualificazione dell’area di intervento.
Nella legge di bilancio 2019 appena approvata dall’Assemblea legislativa, è stato inserito il nuovo strumento che intende promuovere la riqualificazione dell’offerta turistica della regione, e in particolare innalzare il livello di qualità, l’innovazione e il potenziamento delle strutture ricettive e turistico-ricreative di tutta l’Emilia-Romagna.
L’obiettivo, attraverso un bando pubblico, è sostenere le imprese per realizzare progetti di riqualificazione e potenziamento delle strutture attraverso una combinazione d’incentivi sullo stesso investimento: a partire dall’acceso al credito, attraverso la creazione di unFondo di contro-garanzia regionale in base al quale, attraverso i Consorzi Fidi del settore, Cassa Depositi e Prestiti possa essere garantito il finanziamento dei progetti di investimento dei privati. E poi i contributi a fondo perduto stimati in circa un 20% del valore dell’investimento complessivo. Sarà possibile una applicazione flessibile che consenta, in relazione alle diverse esigenze degli investitori, l’utilizzo combinato delle due modalità di sostegno (contributi e controgaranzia), ma anche la sola controgaranzia.
A questo scopo la Regione ha stanziato complessivamente 25 milioni di euro, 5 per il fondo di garanzia e 20 milioni per contributi a fondo perduto per il biennio 2019-2020.
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