I profili dei nuovi imprenditori e delle imprese ad elevata crescita sono stati delineati dall’Istat. Rispetto alla precedente edizione, sono stati realizzati due nuovi approfondimenti: i nuovi imprenditori e le loro precedenti esperienze professionali e il ruolo delle imprese esportatrici nell’ambito di quelle ad elevata crescita.
Sono poco meno di 369.000 gli imprenditori che nel 2016 hanno avviato una nuova attività, in lieve calo rispetto a quelli rilevati nel 2015 (375.000); nel 34,6% dei casi si tratta di imprenditori che hanno avviato circa 112.000 imprese con dipendenti, nel 65,4% sono lavoratori in proprio (quasi 10 punti percentuali in più rispetto al 2015), corrispondenti a poco meno di 227.000 nuove imprese senza dipendenti.
Tra i lavoratori in proprio si riducono, rispetto al 2015, le quote di giovani (-4,3%), di laureati (-1,6%) e di stranieri (-1,2%). Al contrario, tra i neo imprenditori con dipendenti aumentano le quote di stranieri (+2,1%) e, in misura più limitata, di donne imprenditrici (+0,5%).
Il 37,1% dei lavoratori in proprio e il 13,4% degli imprenditori con dipendenti hanno avviato attività nei Servizi di mercato ad alto contenuto di conoscenza. È donna oltre un quarto dei nuovi imprenditori con dipendenti (29%), quota che sale al 30,3% per le neo-imprenditrici in proprio. Queste ultime sono per il 48% inserite nei settori dei Servizi ad alto contenuto di conoscenza, contro il 38% degli uomini. La quota di donne con una laurea magistrale è superiore a quella degli uomini sia tra i lavoratori in proprio (30,6% contro 18,2%) sia tra gli imprenditori con dipendenti (11,1% contro 9,4%).
Poco meno della metà dei neo imprenditori (47,0% di lavoratori autonomi e 48,6% di imprenditori con dipendenti) ha avuto una precedente esperienza professionale prima di avviare la nuova impresa, ma solo il 2,4% nel ruolo di imprenditore. Quest’ultima quota sale all’11% per gli imprenditori con dipendenti.
Quasi il 40% dei neo imprenditori in proprio con una precedente esperienza professionale di imprenditore decide di aprire la propria attività nello stesso settore economico; tale percentuale sale al 56,8% se la precedente occupazione è di lavoro dipendente.
Nella quasi totalità dei casi, gli imprenditori delle imprese ad elevata crescita (High-growth firms) hanno più di 35 anni e sono per lo più uomini; l’8,1% è di origine straniera; un imprenditore su quattro ha almeno una laurea triennale mentre quasi uno su tre svolge la propria attività in settori ad alto contenuto tecnologico.
Nelle imprese ad elevata crescita non tutti gli imprenditori sono anche fondatori della propria impresa, solo il 55,2% degli under 25 può essere considerato fondatore, quota che sale all’86,7% per gli imprenditori in età 25-34 anni.
Il 64% delle imprese ad elevata crescita manifatturiere esporta: il 58% è guidato da soli imprenditori italiani, mentre nel restante 6% vi è la presenza di almeno un imprenditore straniero. In quest’ultimo caso, l’orientamento geografico dell’export riflette prevalentemente il paese d’origine dell’imprenditore.
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