I conti territoriali: in Alto Adige il Pil per abitante più elevato

Ancora molto elevato il differenziale tra Nord e Sud, specie in tema di economia “nera”. 

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L’Istat ha diffuso i nuovi dati dei conti territoriali articolati su base regionale e provinciale coerenti con le stime nazionali pubblicate a settembre 2018. Il Pilper abitante nel 2017 risulta pari a 35.400 euro nel Nord-ovest, a 34.300 euro nel NordEst e a 30.700 euro nel Centro.

Il differenziale negativo del Mezzogiorno resta ampio: il livello del Pil pro capite è di 18.500 euro, inferiore del 45% rispetto a quello del Centro-Nord (del 44,1% nel 2016). In termini di reddito disponibile per abitante il divario scende al 35,3%.

La spesa pro capite per consumi finali delle famiglie a prezzi correnti nel 2017 è di 20.400 euro nel NordOvest, 20.200 euro nel NordEst, 18.300 euro al Centro e 13.300 euro nel Mezzogiorno. Il divario negativo tra Mezzogiorno e Centro-Nord è del 32,4%.

Nel 2017, a fronte di una crescita del Pil nazionale in volume dell’1,6% rispetto all’anno precedente, si stima un incremento del 2,2% nel NordOvest, dell’1,9% nel NordEst, dell’1% nel Mezzogiorno e dello 0,9% al Centro.

Tra il 2011 e il 2017 le aree che hanno subito le diminuzioni del Pil più marcate sono il Mezzogiorno (-0,5% medio annuo) e il Centro (-0,4%). Nel NordOvest si registra una sostanziale stabilità mentre il NordEst è l’unica ripartizione a segnare un incremento (+0,3%).

Nel periodo 2011-2017 la migliore performance dell’occupazione si riscontra nel Lazio (+0,8%). L’evoluzione è negativa in Molise, Umbria e Sicilia, con un calo degli occupati di circa lo 0,6% annuo.

Il reddito disponibile per abitante, misurato in termini nominali, nel 2017 è pari a 21.900 euro nel NordOvest, 21.400 euro nel NordEst, 19.500 euro nel Centro e 13.700 euro nel Mezzogiorno. La graduatoria delle regioni per livello di reddito disponibile pro capite nel 2017 vede al primo posto la Provincia di Bolzano, con 25.000 euro, e all’ultimo la Calabria, con 12.700 euro.

Nel 2017, il reddito disponibile cresce dell’1,6% a livello nazionale; l’aumento è inferiore alla media al Centro e nel Mezzogiorno (+1,4% e +1,5% rispettivamente) e superiore nel NordOvest e nel NordEst (+1,7% e +1,9%).

Nel 2016 Milano è la provincia con il livello di valore aggiunto per abitante più elevato (47.100 euro), segue Bolzano (38.000). All’ultimo posto si colloca Agrigento con 13.200 euro.

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