Il Parlamento europeo e il Consiglio, con il sostegno della Commissione, hanno raggiunto un accordo provvisorio sul bilancio UE 2019. L’accordo dovrà essere confermato nel corso dell’ultima sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. I fondi comunitari continueranno ad essere investiti a sostegno di crescita e occupazione, ricerca e innovazione, studenti e giovani: le priorità della Commissione Juncker. La gestione efficace della migrazione e delle frontiere esterne dell’Unione, in linea con le proposte della Commissione del giugno e del novembre 2018, costituirà altresì una delle priorità del bilancio 2019.
Günther H. Oettinger, commissario per il Bilancio e le risorse umane, ha dichiarato che «l’accordo raggiunto dimostra che, restando uniti, possiamo produrre il valore aggiunto richiestoci dai nostri cittadini. Il prossimo obiettivo è il nostro bilancio a lungo termine per il periodo dopo il 2020 e mi auguro che lo spirito costruttivo e il pieno coinvolgimento di tutte e tre le istituzioni che hanno contrassegnato i negoziati per il bilancio 2019 saranno mantenuti nelle trattative a venire. Sarà nostro dovere impegnarci in vista di una sua tempestiva adozione, che consenta di non penalizzare gli scienziati, gli studenti, le imprese, gli agricoltori e le regioni dell’UE».
Il bilancio dell’Unione Europea per il 2019 prevede 165,8 miliardi di euro di stanziamenti di impegno (ovvero gli importi autorizzati in un determinato anno) e 148,2 miliardi di euro di stanziamenti di pagamento (ovvero i finanziamenti che saranno erogati). Tra gli elementi principali del bilancio si evidenzia che quasi la metà dei fondi – 80,5 miliardi di euro in stanziamenti di impegno – sarà destinata a stimolare l’economia, l’occupazione e la competitività in Europa; a titolo di esempio, 12,3 miliardi di euro (+10% rispetto al 2018) saranno erogati a Orizzonte 2020 – compresi 194 milioni di euro per una nuova impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni – e 3,8 miliardi di euro a sostegno delle reti infrastrutturali attraverso il meccanismo per collegare l’Europa (CEF); altri 57,2 miliardi di euro, messi a disposizione tramite i fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE), contribuiranno a ridurre le disparità economiche, sia a livello nazionale sia tra gli Stati membri;
l’UE sosterrà i giovani in vari modi: 2,8 miliardi di euro saranno destinati all’istruzione tramite il progetto Erasmus+ (+20% rispetto al 2018); il Corpo europeo di solidarietà permetterà di svolgere attività di volontariato o lavoro nell’ambito di progetti nel proprio paese o all’estero grazie allo stanziamento di 143 milioni di euro; altri 350 milioni di euro, resi disponibili mediante l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, saranno destinati a sostenere i giovani nelle regioni caratterizzate da un alto tasso di disoccupazione; gli agricoltori europei beneficeranno di 59 miliardi di euro.
La sicurezza sarà garantita all’interno e all’esterno delle frontiere dell’UE; come proposto dal presidente Juncker nel discorso sullo stato dell’Unione 2018, anche la guardia di frontiera e costiera europea, l’Agenzia dell’UE per l’asilo e altre agenzie che operano nel settore delle frontiere e dei visti riceveranno risorse supplementari nel 2019; il bilancio 2019 metterà inoltre a disposizione i mezzi necessari affinché lo strumento per i rifugiati in Turchia possa continuare a fornire cibo, istruzione e alloggio a quanti fuggono dalle guerre in Siria e altrove.
L’accordo per il bilancio UE 2019 si basa sul presupposto che il Regno Unito, dopo il suo recesso dall’Unione europea previsto per il 30 marzo 2019, continui a contribuire e a partecipare all’esecuzione del bilancio UE fino alla fine del 2020, come se fosse ancora uno Stato membro.
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