Le multiutility del NordEst sono in fibrillazione per il loro riposizionamento sul mercato della fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico integrato, con concentrazioni e nuove alleanze per allargare anche la base commerciale su cui possono contare in modo da fronteggiare una concorrenza estera sempre più agguerrita.
Per rilevare i circa 700.000 clienti di Ascopiave nel settore dell’energia elettrica e gas su cui l’azienda dei comuni della Marca sta cercando un partner di maggioranza per concentrarsi solo sulla costruzione e gestione delle regi di distribuzione gas, potrebbe esserci anche Vivigas e Bluenergy, realtà ben attive nel Nord Italia che potrebbero allargare la sfera d’influenza dell’azienda su altri territori. Ai clienti di Ascopiave si sono già detti interessati A2a, Hera, Engie, Alperia, Estra ed Edison.
Il pacchetto di clienti di Ascopiave è valutato con una base di partenza di oltre 400 milioni di euro dato il loro indice di fedeltà con ridottissimo tasso di abbandono, tanto da interessare realtà multinazionali come Engie ed Edison, co quest’ultimo che ha proposto ad Ascopiave uno scambio con la propria rete del gas.
La proposta della bresciana Vivigas interessata soprattutto alla rete commerciale di Ascopiave e non alle reti gas, punta a creare una realtà forte di 1,2 milioni di clienti ben radicati nel Nord Italia. Bluenergy della famiglia friulana Curti è per dimensioni metà di Vivigas e punta anch’essa ad allargare la propria sfera d’influenza. Obiettivo identico anche per l’altoatesina Alperia, realtà che dopo essersi rafforzata in Alto Adige dove è molto forte, punta ora ad allargare la propria attività nel Nord Italia.
Manovre in corso anche tra la veronese Agsm e la vicentina Aim, che hanno ripreso le trattative per arrivare ad una forma di alleanza se non di fusione dopo lo stop dei mesi scorsi.
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