Inserimento lavorativo delle persone disabili: presentato il piano per il 2019 del Veneto

Donazzan e Lanzarin: «un programma per aiutare i più fragili della nostra società che interessa 30.000 persone». 

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Ammontano a 9,6 milioni di euro le risorse del FSE (Fondo Sociale Europeo) che la Regione Veneto ha destinato alla realizzazione del programma di interventi del 2019 per le circa 30.000 persone con disabilità iscritte al collocamento mirato del Veneto. Una cifra di tutto rilievo che si somma ai 15 milioni di euro già investiti nel 2018 per favorire l’inserimento lavorativo dei disabili e che ha garantito risultati più che incoraggianti.

Un piano «solido e ambizioso», come è stato definito dall’assessore regionale alla formazione e al lavoro, Elena Donazzan e dalla collega assessore al sociale, Manuela Lanzarin, nella presentazione delle attività. «Nel Veneto gli iscritti al collocamento mirato sono circa 30 mila e contiamo di offrire delle opportunità di occupazione a oltre la metà di loro – ha spiegato Donazzan –. Il conto è presto fatto: gli occupati alla fine del 2017 erano poco meno di 5.000, con l’azione svolta nel 2018 abbiamo dato risposta ad altri 8.000 e, infine, con il piano 2019 prevediamo di coinvolgerne altri 2.500. Forse nessuna altra  Regione italiana può presentare un quadro così confortante per quanto riguarda l’inserimento lavorativo dei “fragilissimi”, cioè di quei soggetti che senza l’intervento pubblico sarebbero inaccettabilmente emarginati».

«Il nostro obiettivo è assicurare il più possibile a questi nostri concittadini una “vita indipendente” – ha sottolineato Lanzarin – e lo facciamo attuando appositi interventi nel campo abitativo ma anche attraverso politiche attive del lavoro, perché quest’ultimo è un traguardo di civiltà, significa dare dignità a una persona ed è anche un indispensabile strumento di relazioni per chi ne ha particolare bisogno. Da questa consapevolezza nasce la forte sinergia tra i due assessorati su tutto il fronte dell’inclusione sociale».

Le principali direttrici di intervento su cui si muove il piano sono l’orientamento, la formazione, l’accompagnamento al lavoro e il supporto ai servizi del collocamento mirato.

«Non ci siamo limitati a dare attuazione a un programma biennale del valore di oltre 24 milioni di euro – ha aggiunto l’assessore Donazzan –, ma abbiamo anche lavorato a un accordo quadro con le parti sociali per dare piena applicazione alla Legge Biagi in materia di collocamento, che prevede per le aziende di una certa dimensione l’obbligo di assunzione dei disabili in percentuale al numero dei lavoratori dell’azienda stessa. E infatti, in un territorio come quello della provincia di Belluno dove questo tipo di imprese è più diffuso, registriamo le quote percentuali di occupati più alte».

«Per dare concretezza al “Dopo di Noi”, cioè per dare un futuro alle persone disabili che rimangono sole – ha concluso Lanzarin – dobbiamo cominciare proprio da queste azioni, al fine di favorire la loro autonomia economica ma anche la capacità di vivere in un ambiente non più familiare ma comunque protetto».

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