Assoimprenditori Alto Adige scende in campo per chiedere alla nascente Giunta provinciale di Bolzano certezze in merito alle scelte politiche che interessano l’economia locale, la realizzazione delle infrastrutture e l’aspetto fiscale per quanto di competenza della Provincia autonoma.
Nella lettera aperta rivolta al candidato presidente Arno Kmpatscher, al segretario della Svp, Philipp Achammer, al coordinatore del Team Köllensperger, Paul Köllensperger, al commissario della Lega Alto Adige, Massimo Bessone alla coordinatrice dei Verdi-Grüne-Verc, Brigitte Foppa, al segretario dei Freiheitlichen, Andreas Leiter Reber, al segretario di Südtiroler Freiheit, Sven Knoll, al segretario del Partito Democratico, Alessandro Huber, al portavoce del Movimento 5 Stelle, Diego Nicolini e al coordinatore di Alto Adige nel Cuore – Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì, il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea, e i componenti del consiglio direttivo (Vinicio Biasi, Flora Kröss, Heiner Oberrauch, Nikolaus Tribus, Stefan Pan, Oswald Eller e Christian Krapf) scrivono che «in attesa di conoscere la definitiva composizione della nuova squadra del governo provinciale ci rivolgiamo a tutte le forze presenti in Consiglio, anche perché riteniamo che a prescindere dalla presenza o meno in giunta, il lavoro di ognuna e ognuno degli eletti possa rappresentare un contributo importante per la gestione e la crescita della nostra terra. Allo stesso modo abbiamo deciso di rendere pubblica la missiva, perché siamo convinti che sarà sempre più necessario coinvolgere i partner sociali e tutta la società civile nelle decisioni che li riguardano».
Assoimprenditori Alto Adige sottolinea come «l’economia altoatesina sta attraversando un momento molto positivo grazie al contributo di tutti i settori. Crescita economica, aumento dei posti di lavoro, nuovi investimenti sul territorio e conquista di nuovi mercati da parte delle imprese locali hanno contraddistinto gli anni dopo la crisi garantendo così entrate aggiuntive al bilancio provinciale e di conseguenza le risorse necessarie per finanziare i servizi pubblici. E’ nell’interesse di tutti noi creare i presupposti affinché questo periodo positivo continui anche in futuro»
Gli industriali altoatesini passano alle proposte: «presentiamo i numeri delle nostre 473 imprese associate, raccolti nella breve pubblicazione che trovate in allegato, il nostro bilancio sociale. Ci preme sottolinearne alcuni. Nelle nostre imprese associate – quelle dell’industria e dei servizi ad essa associati – lavorano 38.633 persone. Questo significa che un dipendente su quattro nel settore privato è occupato in una delle nostre imprese. Questi posti di lavoro sono sicuri e ben retribuiti. Nove contratti su dieci sono a tempo indeterminato e il costo del personale è pari a 56.394 euro: nelle nostre imprese la retribuzione è quindi del 40% più alta rispetto alla media provinciale. Con i loro prodotti le nostre imprese sono presenti in oltre 170 Paesi nel mondo. Generano circa il 60% del valore dell’intero export provinciale. Il merito di questo successo è legato in buona parte all’impegno e alla competenza delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori. La loro produttività (87.464 euro di valore aggiunto per dipendente) è molto più alta della media provinciale e nazionale e permette alle nostre imprese di essere competitive in tutto il mondo. Il buon andamento economico delle nostre imprese si riflette anche sul bilancio provinciale. A solo titolo di IRES, IRAP e di IRPEF sulle retribuzioni dei loro dipendenti, le nostre imprese hanno versato tasse e imposte per 595 milioni di euro. Con queste risorse si coprono, ad esempio, le spese complessive previste dal bilancio provinciale a favore dei capitoli mobilità, edilizia sociale, cultura e tempo libero».
Secondo Assoimprenditori Alto Adige «questi numeri ci rafforzano nella nostra convinzione: Riconosciamo e valorizziamo ulteriormente l’importanza delle imprese dell’industria e dei servizi ad essa associati! Sono garanti per il benessere e lo sviluppo della nostra terra. Riconosciamo e valorizziamo anche l’importanza dell’Europa: il benessere dell’Alto Adige, proprio come quello di tutte le altre 267 regioni europee, non può prescindere da un’Europa forte! Per le nostre imprese non chiediamo regali, tantomeno contributi a pioggia. Come Associazione rinunciamo volontariamente da anni a contributi pubblici. Quello che invece vi chiediamo è di garantire un contesto competitivo in cui poter fare impresa e delle regole in linea con quelle dei nostri concorrenti all’estero. In questi ultimi anni – i numeri che vi abbiamo esposto lo dimostrano – la strategia perseguita dal Governo provinciale ha dato ottimi risultati. Una buona politica economica è anche una buona politica sociale: su questa linea contiamo che si possa proseguire anche nei prossimi anni. In particolare è stata decisivo il sostegno dato alle famiglie e alle imprese attraverso la riduzione del carico fiscale. Che questo sia l’aiuto più mirato ed efficiente è una convinzione che in questi anni è stata condivisa anche dalla Giunta provinciale uscente e che riteniamo imprescindibile anche per il futuro».
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