Autonomie speciali del NordEst: più rappresentanza al Parlamento Europeo

Zanin: «rivedere le odierne macroregioni europee introducendo collegi separati per realtà come Friuli Venezia Giulia o Trentino Alto Adige». Kaswalder: «proposta interessante da approfondire». 

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autonomie speciali del NordEst

Per le autonomie speciali del NordEst come il Friuli Venezia Giulia o il Trentino Alto Adige, fortemente caratterizzate sul piano culturale e geopolitico anche per la presenza di minoranze linguistiche, si apre la strada di una maggiore rappresentanza nel Parlamento europeo: una risposta all’euroscetticismo che riflette la crescente sfiducia rispetto alle istituzioni europee.

«Per ricucire lo strappo nel rapporto fra cittadini e istituzioni europee va ripensato lo schema di fondo dell’attuale normativa» afferma il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, intervenuto a Roma ai lavori della Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali dove è stata esaminata una proposta in tal senso, tesa a rendere più agevole l’identificazione da parte degli elettori dei loro eurodeputati.

«La soluzione – spiega Zanin – prevede un duplice percorso con la rivisitazione dell’attuale sistema di macro-circoscrizioniregionali e lo scorporo dei territori coincidenti con le autonomie regionali e provinciali speciali (ad eccezione della Sicilia, che continuerebbe a costituire una macro-circoscrizione anche senza la presenza della Sardegna) per dare origine a 6 collegi uninominali in grado di dare adeguata rappresentanza a comunità e territori che, come il nostro, risultano spiccatamente caratterizzati».

Poiché l’Ue lascia liberi gli stati membri di scegliere come portare nel Parlamento europeo la propria identità costituzionale, secondo Zanin «si può raggiungere nei territori autonomi un rapporto numerico tra popolazione e rappresentanti eletti leggermente più favorevole rispetto al resto del territorio nazionale. Si tratta – conclude Zanin – di dare corpo a quell’idea di democrazia di prossimitàche tiene insieme le aspirazioni del federalismo europeo e della democrazia autonomista presente nella Costituzione italiana».

La proposta verrà ora sottoposta a legge voto da parte dei Consigli regionali delle tre Regioni speciali Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Sardegna e delle due Assemblee legislative delle Province autonome di Trento e Bolzano.

La proposta avanzata Zanin è accolta positivamente dal neo presidente del Consiglio provinciale di Trento, Walter Kaswalder: «è sicuramente interessate e va approfondita per dare una migliore rappresentatività in Europa alle autonomie speciali. Mi riservo di sentire Zanin al più presto per definire un percorso comune. Sicuramente la proposta ha il vantaggio di definire meglio di oggi il rapporto tra elettori e rappresentanti all’Europarlamento».

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