Emilia Romagna, 28 milioni di euro per 21.000 borse di studio universitarie

Assicurata la totale copertura delle domande idonee. 

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borse di studio universitarie

Un “pacchetto” che supera i 28 milioni di euro, da destinare alle borse di studio universitarie. A tanto ammonta la quota destinata all’Emilia Romagna dal riparto del Fondo integrativo statale 2018 (complessivamente, più di 237 milioni di euro), che ha ottenuto il via libera dalla Conferenza delle Regioni. Rispetto all’anno scorso le risorse per l’Emilia Romagna sono aumentate, passando da 25,8 milioni agli attuali 28,2.

«Tutto questo ci consente di compiere un investimento, reale, sul futuro dei nostri giovani – sottolinea il presidente della RegioneStefano Bonaccini -. Con queste risorse rendiamo effettivo il loro diritto a raggiungere i più alti gradi dell’istruzione, con un’attenzione particolare agli studenti capaci, meritevoli, e in situazioni economiche non facili. Per noi è una priorità: vogliamo investire sempre più sul sistema di servizi e interventi per il diritto allo studio universitario

A livello nazionale, la Regione Emilia Romagna è quella che spende di più per le borse di studio universitarie – oltre 80 milioni di euro -, ed è quella che ne ha concesso il maggior numero (21.135) nell’anno accademico 2017-2018, con una copertura al 100% degli studenti idonei, e la disponibilità di oltre 3.500 posti letto. Inoltre, l’Emilia Romagna è la Regione che ha registrato il maggior incremento di studenti iscritti nell’anno accademico 2017-2018 a livello nazionale.

«Questo riparto premia la coerenza, le scelte e la qualità del nostro sistema universitario che nell’ultimo anno accademico ha registrato 14.640 iscritti in più: in valore assoluto, è l’incremento maggiore a livello nazionale – sottolinea l’assessore regionaleall’universitàPatrizio Bianchi -. Siamo la Regione che ha avuto di più dal riparto del Fondo integrativo statale, e a questo si aggiungono 21 milioni di risorse regionali messe a bilancio. Ricordo, inoltre, che abbiamo chiesto e ottenuto dalla Commissione europea di poter utilizzare risorse del Fondo sociale europeo per il diritto allo studio universitario: parliamo – spiega l’assessore – di un investimento straordinario di almeno 5 milioni di euro del Fse che, sommati alle risorse nazionali, a quelle regionali e a quelle derivanti dalla tassa regionale per il diritto allo studio, permetteranno attraverso l’Azienda ER.GO di sostenere il sistema integrato di servizi e interventi per il diritto allo studio universitario».

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