Prima seduta del Consiglio della Provincia di Trento all’insegna dell’impasse

Il mancato accordo tra opposizione e maggioranza blocca l’elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza per due votazioni consecutive. Tutto rimandato alla settimana prossima. Domani s’insedia il Consiglio regionale. 

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Consiglio della Provincia di Trento
L'emiciclo

La prima seduta del Consiglio della provincia di Trento della XVI legislatura inizia all’insegna dell’impasse, della doppia fumata nera per l’elezione dei verticidell’assemblea dell’Autonomia speciale, con la mancata elezione del presidente e dell’ufficio di presidenza per via dello stallo tra la maggioranza di centro destra che vuole eleggere un proprio rappresentante e le opposizioni di centro sinistra che reclamano una presidenza di garanzia, magari espressione delle opposizioni.

Le trattative intercorse tra il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e i rappresentanti delle opposizioni sono state all’insegna dello stallo, visto che la candidatura dell’autonomista Walter Kaswlder proposta dal centro destra ha visto il “non possumus” da parte delle opposizioni che, uscendo compattamente dall’Aula per due volte di seguito, hanno impedito il raggiungimento del quorum dei due terzi dei consiglieri (24) per potere eleggere i vertici dell’Assemblea. Al presidente anziano, Lucia Coppola, non è rimasto altro che sospendere la seduta e riconvocare l’Aula tra una settimana. Dinanzi alla non autosufficienza del centro destra per fare passare la propria candidatura, il tutto è stato rimandato a martedì 27 novembre quando dopo terzo tentativo probabilmente ancora infruttuoso sulla figura proposta dal centro destra, probabilmente si potrebbero riaprire i giochi.

Se neanche al terzo tentativo Kaswalder ce la dovesse fare, per sbloccare la situazione toccherebbe alle opposizioni avanzare unaloro proposta di presidente di garanzia, magari scelto anche tra le fila della maggioranza, tale da offrire quella condivisione richiesta fin dal primo momento.Consiglio della Provincia di Trento

Intanto, l’avvio della legislatura prosegue domani con l’insediamento a Trento del Consiglio regionale (formato dalla comunione dei due consigli provinciali di Trento e di Bolzano). Qui i giochi sono più semplici, in quanto Lega e Svp dispongono di un’ampiamaggioranza tale da eleggere al primo colpo i vertici d’Assemblea. In predicato per lo scranno più alto è il leghista Roberto Paccher, mentre per la vicepresidenza spettante al gruppo etnico tedesco sarà Thomas Widmann a coprire provvisoriamente la carica finche non sarà nominato assessore all’interno della giunta provinciale altoatesina che dovrebbe nascere prima di Natale.

Intanto, la prima seduta del Consiglio provinciale di Trento è stata salutata dalla prima manifestazione della legislatura, con un manipolo di contrari al completamento della Valdastico che hanno innalzato striscioni. Una protesta probabilmente destinata al nulla, visto che la nuova maggioranza di centro destra è decisa a completare l’autostrada, creando un canale di collegamento efficiente tra l’Alto Vicentino e il basso Trentino.

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