Kompatscher a Bruxelles per discutere di concessione A22 e di politica europea

Incontro con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Kompatscher: «lo spirito dell'Alto Adige è più europeista che mai». Intanto, Fugatti “gela” il collega altoatesino sulla sede di BrennerCorridor a Bolzano: «la sede storica è a Trento e qui deve rimanere».

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Kompatscher a Bruxelles

Trasferta del presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher a Bruxelles per incontrare il presidente della Commissione europeaJean-Claude Juncker per discutere sulla situazione politica in Europa, con particolare attenzione alle recenti elezioni svoltesi in Baviera, in Alto Adige e in Trentino, il conflitto Roma-Bruxelles sul bilancio nazionale, le prossime elezioni europee, il rinnovo della concessione autostradale A22.

Durante il colloquio, durato circa un’ora, Kompatscher e Juncker si sono mostrati concordi sul fatto che per affrontare le grandi sfide globali come il cambiamento climatico, le migrazioni e la digitalizzazione, «ci sia bisogno di un’Europa forte che sappia operare nell’interesse dei cittadini». Unità di vedute anche sul fatto che le attuali ondate di nazionalismo, nel medio-lungo periodo «creeranno più problemi di quelli che saranno in grado di risolvere». Il presidente altoatesino ha sottolineato che «proprio in questo momento, in quanto europeisti, dobbiamo sostenere una UE in grado di presentarsi in maniera unita pur rispettando le diversità. L’Alto Adige punta a rafforzare il suo ruolo di “piccola Europa” nell’Europa, di ponte tra la cultura, l’economia e le popolazioni di Italia e area germanofona, ma per fare ciò abbiamo ancora bisogno del sostegno di Bruxelles e di Strasburgo».

Come esempio di “piccola Europa” nell’Europa, Kompatscher ha citato l’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, un esperimento di collaborazione transfrontaliera «resa possibile dai 70 anni di pace e progresso garantiti proprio dall’Europa». I campi d’azione dell’Euregio sono molto concreti e spaziano dalla mobilità ai problemi del traffico, e proprio su questo punto il presidente altoatesino ha informato Juncker dei passi in avanti compiuti in tema di concessione autostradale, con la gestione di A22 prossima ad essere affidata alla società “inhouse” a capitale interamente pubblico BrennerCorridor. «Tutto è pronto – ha detto Kompatscher – compreso il via libera di Bruxelles, ed ora possono essere messe in atto le misure programmate per ridurre il traffico su gomma, incentivare il passaggio a rotaia e migliorare i flussi».

Durante l’incontro a Bruxelles, si è parlato anche dell’idea di realizzare un collegamento ferroviario tra la Val Venosta e il Cantone deiGrigioni, in Svizzera, e a tal proposito Juncker si è detto ottimista circa il fatto che la collaborazione fra Alto Adige, Tirolo, Grigioni e Lombardia possa rendere d’interesse europeo questo progetto, favorendo così l’accesso alle fonti di finanziamento UE.

Per quanto riguarda il progetto pilota portato avanti a livello europeo dalla Provincia di Bolzano in tema di politiche alimentari sostenibili, con grande attenzione alle produzioni bio e a “km zero”, Kompatscher ha detto che «in Alto Adige sono stati fatti degli importanti passi in avanti, soprattutto per quanto riguarda le gare d’appalto pubbliche».Tra gli altri temi affrontati a Palazzo Berlaymont, sede dell’Unione Europea, il mantenimento dei fondi strutturali anche dopo il 2020, considerati dal presidente altoatesino fondamentali per i territori di montagna, e la strategia macroregionale alpina Eusalp. Proprio la settimana prossima, a Innsbruck, avrà luogo l’assemblea generale di Eusalp, che si occuperà delle sfide future per le regioni alpine. «Il nostro obiettivo comune all’interno della strategia macroregionale in Europa – ha concluso Kompatscher – è confrontarci, anche in maniera critica, per poter garantire ai nostri figli e ai nostri nipoti le stesse condizioni di benessere di cui hanno potuto beneficiare le nostre generazioni».

Dopo quello con il presidente della Commissione Europea, Kompatscher si è incontrato con il commissario europeo Christos Stylianides. Cipriota, 60 anni, Stylianides è dal 2014 commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi. Stylianides ha spiegato che «la tutela della catastrofi naturali è un aspetto fondamentale per l’Europa. Dobbiamo intensificare confronti reciproci e scambi di esperienze per riuscire a costruire assieme una piattaforma unitaria su cui lavorare».Kompatscher a Bruxelles

A questo proposito, Kompatscher ha sottolineato il valore irrinunciabile del volontariato. «In Alto Adige abbiamo un sistema di protezione civile che funziona in maniera eccellente sia per quanto riguarda la tutela delle catastrofi, sia per quanto riguarda i soccorsi. Senza i volontari – ha detto il Landeshauptmann – questo sistema non sarebbe finanziabile in nessun modo, ed è per questo che chiediamo regole più semplici».

Da questo punto di vista, un passo in avanti importante potrebbe essere rappresentato da una definizione unitaria a livello europeo di enti e organizzazioni no profit, tema al quale proprio il commissario UE sta lavorando. «Il volontariato – ha aggiunto Kompatscher – non può sottostare solamente alle regole del mercato». Prima dei saluti, il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e il commmissario UE Stylianides, hanno concordato di organizzare nel 2019 in Alto Adige una conferenza europea sulla protezione civile.

Se sul fronte europeo la strada per il rinnovo della concessione di A22 pare in discesa, viceversa arriva una vigorosa frenata dal Trentino specie sul tema della sede di BrennerCorridor. Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso della prima riunione della Giunta provinciale ha detto che «la giunta conferma che la sede di BrennerCorridor rimarrà a Trento». Non a Bolzano, come vorrebbe (almeno per quanto riguarda la sede legale) l’Alto Adige. «Prendiamo atto — ha detto Fugatti — che la giunta regionale uscente, con una scorrettezza istituzionale senza precedenti, soprattutto per la parte trentina, ha votato diversamente a pochi giorni dalle elezioni. Bolzano porta avanti le sue posizioni. Ma la sede storica rimane a Trento: non possiamo subire delle decisioni prese da chi faceva parte della giunta regionale nella scorsa legislatura».

Fugatti ha invece ribadito la piena collaborazione con l’Alto Adige e con il presidente Kompatscher «quanto al rinnovo della concessione. Siamo disposti a sottoscriverla a patto che siano garantite determinate condizioni: la condivisione del presidente del comitato di sorveglianza con i territori e la garanzia dell’uso dei fondi per le opere previste. Se le nostre richieste non saranno accolte, valuteremo se è più percorribile la strada della gara pubblica per la concessione, senza gli oneri di cogestione imposti dal ministro Toninelli».

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