Negli ultimi anni, le donne hanno conquistato maggiore spazio e più responsabilità a qualsiasi livello e anche la politica ha premiato il loro impegno grazie all’adozione di leggi positive. Anche in Trentino si è registrata un’avanzata in “rosa”, con l’elezionedel maggior numero di donne alla carica di consigliere provinciale, sia tra il centro destra che il centro sinistra. E due giovani donnesono state nominate ad assessore provinciale con importanti deleghe da gestire.
Ma c’è ancora una sorta di soffitto di cristallo da infrangere e potrebbe accadere il prossimo 20 novembre, quando si svolgerà la prima riunione del Consiglio provinciale di Trento, quando si dovranno nominare i vertici dell’Assemblea. Potrebbe essere l’occasione di eleggere una donna sullo scranno più alto del Consiglio provinciale.
Potrebbe, visto che al momento le candidature più o meno ufficiali che circolano sono a senso unico nei confronti del genere uomo. A questo proposito, l’ex assessore comunale di Rovereto, Paolo Farinati, ha lanciato un appello a tutti i cittadini perché facciano pressione sui consiglieri (e sui vertici dei partiti) convincendoli a rompere una sorta di tabù politico, eleggendo una donnaa presidente. Un’elezione che non è una scelta di ripiego, visto che ne esistono di brave e capaci – spesso più dei loro colleghi uomini – in tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione. Basta scegliere bene.
Intanto, qui sotto l’appello lanciato da Paolo Farinati, che ciascuno è libero di rilanciare ai politici e sugli organi d’informazione.
«Buon giorno. Da cittadino, una breve considerazione su chi eleggere alla presidenza del Consiglio provinciale. Da pochi giorni abbiamo avuto l’insediamento formale e ufficiale della nuova Giunta provinciale del Trentino. Al Presidente Fugatti e ai suoi assessori da cittadino desidero far giungere il mio augurio di un buon e sereno lavoro per la nostra comunità. Lo faccio da elettore che il 21 ottobre ha perso, ma credo che il rispetto delle parti e delle istituzioni vada sempre coltivato e mantenuto».
«Ora – continua Farinati -, sul tavolo della nostra politica vi sono le nomine di altre importanti cariche. Tra queste la nomina del Presidente del Consiglio provinciale. Un certo bon ton politico mi fa scrivere che tale ruolo spetterebbe alle minoranze, come contrappeso all’esecutivo e alla maggioranza in Consiglio. Così è stato a livello provinciale e nazionale in molte occasioni, e ha sempre ben funzionato».
«Aggiungo a quest’augurio quello di vedere finalmente una Donna in tale ruolo. Sarebbe un significativo messaggio che la politica trentina darebbe a sé stessa, all’intera nostra comunità e pure al proscenio politico nazionale, dove in verità la seconda carica dello Stato, la Presidenza del Senato, parla già giustamente “in rosa”. A buon intenditor poche parole. Auguri sinceri al nostro Trentino».
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