Mancano ormai pochi giorni alla scadenza del 15 novembre. A partire da questa data entra in vigore l’obbligo di circolare con l’attrezzatura invernale su gran parte della rete viabilistica nazionale e riguarda tutti i veicoli in circolazione, leggeri e pesanti.
Tale prescrizione – che dura fino al prossimo 15 aprile prossimo – è volta ad evitare che in caso di maltempo i veicoli possano perdere aderenza e uscire di strada o causare incidenti e blocco della circolazione. Attenzione, però: il pericolo non accade solo con la presenza di neve o di ghiaccio, ma anche in occasione di forti piogge e con l’abbassamento generalizzato delle temperature, perché le mescole degli pneumatici estivi con il freddo perdono molte delle loro caratteristiche di aderenza, aumentando gli spazi di frenata e peggiorando in quelle di tenuta di strada.
Chi dovesse circolare su strade in cui è previsto l’obbligo di circolazione con l’attrezzatura invernale senza esserne provvisto, contravvenzioni da 85 a 338 euro con il divieto di proseguire se non si installano le catene, oltre ad esporsi a problemi di rivalsa nei confronti delle assicurazioni in caso di responsabilità di incidenti occorsi.
Per chi circola saltuariamente su strade dove vige l’obbligo di attrezzatura invernale, la scelta più semplice è l’acquisto di un paio di catene da neve da installare su entrambe le ruote di trazione (in caso di trazione integrale, privilegiare l’asse anteriore per garantire la direzionalità del veicolo) da installare alle prime avvisaglie di ghiaccio o di neve. Con i pneumatici estivi, specie se con impronta a terra larga (come nel caso dei “ribassati” e “super ribassati”) è semplicemente velleitario tentare di proseguire la marcia, se non si vuole mettere a repentaglio la propria e altrui sicurezza. Con le catene a montaggio rapido, il loro utilizzo è particolarmente semplice e alla portata di tutti.
Chi invece circola con frequenza su strade dove vige l’obbligo di attrezzatura invernale, la scelta migliore è dotarsi di un treno di pneumatici invernali, che garantiscono una migliore sicurezza di marcia anche su fondi asciutti in presenza di temperature inferiori ai 7 gradi centigradi, soglia sotto la quale la mescola dei penumatici estivi s’indurisce e perde di aderenza. Gli pneumatici invernali vanno scelti nelle misure previste dalla carta di circolazione del veicolo e, se possibile, scegliere quelle di dimensioni minori tra quelli previsti (anche se ciò talvolta impone anche l’adozione di cerchi ruota specifici, specie se il veicolo adotta di serie ruote sportive con cerchi da 18 pollici e oltre) per ridurre il galleggiamento e favorire la trazione su fondi innevati.
Uno pneumatico invernale lo si riconosce per un battistrada a lamellatura fitta, finalizzato a fare più presa sulla neve, e per la presenza della marcatura M+S (mud+snow) sul fianco; nel caso in cui alla sigla sia associato il “pittogramma alpino” (una montagna a 3 picchi con un fiocco di neve all’interno) lo pneumatico assicura elevate prestazioni anche su neve. Gli pneumatici invernali possono avere un codice di velocità massima inferiore a quello previsto per il veicolo e indicato sul libretto, ma non deve comunque mai essere inferiore a quello indicato con la lettera Q, e cioè 160 km/h. In questo caso, i pneumatici da neve vanno tassativamente cambiati con quelli estivi quando cessa l’obbligo di attrezzatura invernale.
Una scelta utile per chi circola soprattutto in luoghi urbani a bordo di vetture compatte può essere costituita dai pneumatici “quattro stagioni” o “All season”. SI tratta di pneumatici che con la specifica marcatura M+S consentono la circolazione durante la stagione invernale, ma si possono utilizzare anche durante la bella stagione senza necessità di cambio con quelli estivi, purché abbiano un codice velocità uguale o superiore a quello indicato sulla carta di circolazione. Essendo degli “ibridi”, non offrono le migliori prestazioni possibili né sulla neve e ghiaccio né sull’asciutto, ma possono essere una valida scelta per chi usa poco l’auto e circola soprattutto in ambito urbano.
Il Codice della Strada consente di utilizzare anche le cosiddette “calze”, a patto che siano omologate UNI 11313 oppure On V5117. La legge consente anche l’utilizzo delle “catene a ragno”, che a differenza di quelle tradizionali non si montano all’interno della ruota ma solo all’esterno. Entrambi i sistemi non sono ai vertici per capacità di trazione e di tenuta di strada.
Tornando agli pneumatici, quelli da neve offrono le massime prestazioni entro i primi tre-quattro anni dall’acquisto (attenzione quando li si acquista alla data di produzione stampigliata sul fianco): ciò sia per le cause d’invecchiamento naturale delle mescole che con il tempo s’induriscono e perdono le loro caratteristiche di aderenza, sia perché con uno spessore del battistrada ridotto a sotto i 4 mm le capacità di trazione su neve vengono decisamente meno. Inoltre, per le migliori prestazioni, l’adozione dei penumatici da neve deve avvenire su tutte le ruote per evitare l’insorgenza di instabilità del veicolo. Se gli pneumatici da neve “vecchi” hanno lo stesso indice di velocità previsto dalla carta di circolazione, si possono utilizzare anche d’estate per usurarli completamente (pur sempre entro il limite di legge di 1,6 mm di battistrada residuo). Infine un consiglio: anche se utilizzano i pneumatici da neve, talvolta può essere impossibile salire una rampa o una ripida salita, specie se il fondo è ghiacciato. In questo caso l’unica alternativa è data dalle catene da montare sopra gli pneumatici invernali.
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