L’indagine annuale sugli investimenti delle aziende della provincia di Trento, curata dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento, rileva che nel 2017 gli investimenti totali per addetto sono ammontati mediamente a 10.220 euro, a fronte di 10.041 euro nel 2016, facendo registrare un aumento pari all’1,8%. In particolare, gli investimenti fissi lordi sono cresciuti del 2,0% passando da 8.636 euro per addetto nel 2016 a 8.806 euro dell’anno scorso; mentre per gli investimenti immateriali sono stati destinati 1.414 euro ogni addetto, quota in leggera crescita rispetto all’anno precedente quando l’intervento complessivo era ammontato a 1.405 euro per addetto.
La crescita complessiva degli investimenti, anche se non particolarmente sostenuta, è comunque da considerarsi favorevolmente poiché rappresenta un miglioramento dei valori già ampiamente positivi rilevati nel 2016, che erano risultati in aumento del 18,1% rispetto al 2015. A livello settoriale nel 2017 si passa dai 765 euro per addetto dell’estrattivo ai 18.423 del manifatturiero.
Per classi dimensionali, le imprese di minore entità (1-10 addetti) mostrano una dinamica sensibilmente positiva, con un incremento del 28,2%, mentre le medie e le grandi imprese evidenziano una lieve contrazione. Nell’anno in considerazione si capovolge quindi la situazione rispetto al 2016, quando a trainare gli investimenti erano state soprattutto le aziende medie e grandi.
Lo scorso anno, il 22,7% delle imprese considerate ha effettuato investimenti sotto i mille euro per addetto (mediamente 315 euro) e si contraddistingue anche per valori di fatturato, sempre per addetto, molto contenuti e pari a circa 63.000 euro. Il 24,3% del campione, invece, supera i 10.000 euro di investimenti per addetto con una media di 44.699 euro e un fatturato di 377.000 euro, facendo registrare un’incidenza degli investimenti sul fatturato pari all’11,9%.
Sempre nel 2017, l’11,8% delle imprese rientranti nel campione indagato non ha effettuato alcun investimento. Si tratta generalmente di imprese piccole o medio-piccole con un fatturato medio pari circa a 157.000 euro.
Per quanto riguarda i principali motivi alla base degli investimenti realizzati, emerge innanzitutto una ricerca di maggiore efficienzadella struttura produttiva tramite la sostituzione degli impianti usurati, guasti e obsoleti (55,6%). Seguono, per frequenza, l’ampliamentodella capacità produttiva (23,6%), il miglioramento di qualità dei prodotti esistenti (23,2%) e il rinnovamento e miglioramento della flessibilità dei processi produttivi (21,2%).
Dall’indagine risulta che le decisioni sull’entità degli investimenti delle aziende sono state condizionate in primis dall’andamento della domanda (35,0%) e, a seguire, dalla disponibilità delle condizioni monetarie e finanziarie favorevoli (30,1%), dal superammortamento/ iperammortamento (28,8%) e dall’andamento del mercato di riferimento (28,6%).
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