Gmel, Global Music Education League, è la rete che lega le più prestigiose accademie musicali e istituzioni di alta formazione musicale del mondo e il Conservatorio Tartini di Trieste è una delle cinque realtà europee a farvi parte. Scopo dell’associazione è condividere elementi e risorse rivolte allo sviluppo dell’educazione musicale a livello globale, sostenendo scambi e attività di cooperazione internazionale.
La rete è composta da direttori e rettori di oltre 30 Conservatori di musica da tutto il mondo (solo 5 in Europa, di cui 2 in Italia fra cui il Tartini): Cina, Stati uniti, Regno Unito, Italia, Svizzera, Finlandia, Australia, Olanda, Nuova Zelanda, Slovenia, Thailandia, Corea del Sud. I responsabili degli istituti si sono confrontati a Pechino nella sede del China Conservatory of Music, dove il presidente del Conservatorio Tartini ha presentato la tecnologia “LoLa”, uno dei gioielli del Conservatorio di Trieste. Tutti i presenti sono rimasti impressionati dalle potenzialità dello strumento e si sono riservati di chiedere al Tartini la licenza per attivare corsi e masterclass a distanza.
“LoLa”, sviluppata dal Conservatorio Tartini con il Consortium GARR, è oggi l’unico sistema di streaming audio video riconosciutoe adottato su scala mondiale che consente, grazie alla sua bassissima latenza, la completa interazione remota in tempo reale fra musicisti. Ultimo in ordine di tempo il Concerto sinfonico interattivo per fisarmonica e orchestra che si è svolto in contemporanea al Polo Carmignani di Pisa e nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste, nell’ambito del Festival della Robotica di Pisa (una vetrina centrale per l’innovazione tecnologica in Italia). Ne sono stati interpreti l’Orchestra dell’Università di Pisa diretta da Manfred Giampietro e il fisarmonicista Ivano Battiston su musiche di Astor Piazzolla. Mentre l’Orchestra suonava a Pisa nell’Aula Magna del Polo Carmignani, Ivano Battiston eseguiva la parte solistica in remoto dalla Sala Tartini del Conservatorio di Trieste. La sincronizzazione delle due location è stata ancora una volta assicurata dal sistema “LoLa”.
Far suonare insieme musicisti lontani migliaia di chilometri tra loro sembrava un sogno irrealizzabile pochi anni fa e invece è stata un’idea tanto visionaria quanto vincente. Oggi “LoLa”è una realtà utilizzata in tutto il mondo e ha fatto conquistare il Géant Community Award in occasione di TNC17, l’importante conferenza europea sul networking. Ogni anno i Community Awards sono assegnati da Géant a coloro che hanno incoraggiato la collaborazione all’interno della comunità delle reti dell’istruzione e della ricerca contribuendo alla loro crescita. L’idea di “LoLa”nasce da lontano ed è frutto di ricerca e innovazione tutta italiana. Nel 2005, infatti, durante una conferenza GARR, Massimo Parovel, allora direttore del Tartini, avanzò l’idea che, sfruttando le caratteristiche tecnologiche e la banda ultra larga delle reti della ricerca, gli artisti avrebbero potuto interagire in modo naturale tra loro pur trovandosi a migliaia di chilometri di distanza. Grazie al supporto del Conservatorio Tartini di Trieste e della rete della ricerca italiana GARR, da quest’idea si è passati ad un progetto vero e proprio che ha portato alla creazione del sistema di trasmissione audio/video “LoLa” (Low Latency), che permette collaborazioni artistiche a distanza in tempo reale, abbattendo i tempi di latenza e garantendo la massima qualità dei segnali (senza compressione). Diffusosi in poco tempo ovunque nel mondo, il sistema LoLa è stato usato con successo per scopi formativi, masterclass, concerti e spettacolari performance interconnesse con musicisti, ballerini ed attori.
“LoLa”è un sistema di videoconferenza ad altissima qualità, composto da un hardware per l’acquisizione audio-video e da un software che gestisce l’integrazione e ottimizzazione dell’acquisizione, presentazione e trasmissione dei flussi audio e video. Il sistema è caratterizzato da un’interfaccia utente estremamente semplice e dalla massima trasparenza in modo da assomigliare molto più ad un ambiente naturale piuttosto che a uno strumento artificiale. Il contesto per il quale è stato disegnato e le soluzioni adottate lo rendono però unico rispetto ai sistemi oggi disponibili. In particolare, l’aspetto più innovativo di “LoLa”è l’ottimizzazione dell’elaborazione e trasmissione dei segnali, che mantiene al minimo la latenza di sistema. Questo, combinato con una rete a banda ultra larga e alta qualità, caratterizzata da bassi livelli di ritardo (delay) e sua variazione (jitter), con un round-trip time molto ridotto, fa sì che il ritardo della trasmissione tra due punti distanti migliaia di km l’uno dall’altro resti al di sotto della soglia percepita dall’essere umano (35 ms): così, oggi è possibile avere un’interazione remota veramente trasparente da due sedi qualsiasi collegate sulle reti della ricerca europee, fossero pure Malta e Stoccolma.
Le latenze inerenti ai sistemi di videoconferenza standard, dai sistemi H.323/SIP a Skype, di solito non sono inferiori a 450 ms unidirezionali sia per l’audio che per il video: abbattere questo valore sotto la soglia di percezione ha fatto sì che “LoLa”sia stato così ben accolto dai musicisti per i quali diventa uno strumento prezioso non solo per le performance geograficamente distribuite ma anche per rendere possibili prove e masterclass tra sedi diverse senza bisogno di spostamento.
© Riproduzione Riservata