A Friuli Innovazione taglio del nastro per Additive FVG Square: il primo centro in regione dove cinque imprese trainanti della metalmeccanica regionale, Brovedani Group, Gruppo Cividale, SMS Group, Thermokey e Wärtsilä, potranno utilizzare e sperimentare un sistema per la stampa 3D industriale di materiale metallico. Un’iniziativa concreta e orientata al mercato in ambito Industria 4.0,aperta alla collaborazione, grazie a cui queste cinque aziende faranno da apripista per la conoscenza e l’utilizzo della tecnologia di manifattura additiva in Regione e creeranno l’ecosistema adeguato per l’introduzione di nuovi modelli produttivi che permetteranno di accrescere il know how, le potenzialità e il valore competitivo di tutto il comparto metalmeccanico regionale.
Additive FVG Square è un’iniziativa in cui pubblico e privato collaborano attivamente, innovativa e unica nel suo genere, voluta e realizzata dall’acceleratore d’impresa Friuli Innovazione in collaborazione con Comet Cluster Metalmeccanica Fvg e con EOS, azienda tedesca leader nelle tecnologie per la stampa 3D industriale, grazie al contributo della regione Friuli Venezia Giulia e al supporto delle competenze sviluppate dall’Università di Udine.
All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco di Udine Piero Fontanini, l’assessore regionale alle attività produttive e turismoSergio Bini e l’assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen, accolti dalpresidente di Friuli Innovazione, Germano Scarpa.
Il tema della produzione additiva di parti metalliche è sempre più focale. Queste tecnologie, infatti, fino a poco tempo fa impiegate solamente in settori molto particolari come quello aerospaziale e medicale, presto rivoluzioneranno la produzione industriale per tutto il manifatturiero. Un mercato, quello della stampa 3D su materiali metallici, dal valore di 7,3 miliardi di dollari nel solo 2017 e con una crescita media annua stimata intorno al 22%.
La capacità di utilizzare tali tecnologie diventerà nei prossimi anni un fondamentale fattore di vantaggio competitivo per le imprese, che avranno presto bisogno di competenze nuove, soprattutto nella progettazione di prodotti all’avanguardia. Non solo: grazie a queste tecnologie, le aziende possono anche ripensare i propri modelli di business come, ad esempio, nella gestione dei ricambi.
Additive FVG Square è dunque un modo nuovo di fare trasferimento tecnologico; uno spazio dove, da oggi fino al 2020, cinque imprese trainanti del settore della metalmeccanica in regione inizieranno un percorso di formazione e sperimentazione attraversol’utilizzo di EOS M 290, l’ultima frontiera della stampa 3D industriale, installata in Friuli Innovazione nel Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli di Udine. Cinque aziende che, seppur concorrenti, hanno compreso che, per accogliere le sfide del futuro, è necessario non solo fare squadra, ma anche superare i tradizionali paradigmi di produzione che vogliono la filiera metalmeccanica regionale storicamente ancorata alle lavorazioni di asportazione truciolo.
«Additive FVG Square – spiega il Direttore di Friuli Innovazione Fabio Feruglio – vuole essere una piazza, un luogo aperto dove lavorare insieme, nel quale le imprese sperimentano direttamente, sviluppando nuove competenze da trasformare in competitività.Additive FVG Square – continua Feruglio – è una delle componenti del progetto Additive FVG, che si fonda su tre pilastri: le competenze, fondamentali perché le tecnologie additive non servono a replicare l’esistente, ed hanno quindi bisogno di progettisti che pensino in un modo completamente nuovo rispetto al passato; le imprese, che possono sperimentare queste tecnologie additive più rapidamente; le nuove idee di business che, in qualità di incubatore certificato, abbiamo iniziato a supportare in collaborazione con Unicorn Trainers Club. Su questi tre pilastri continueremo a lavorare con chi ci sta già supportando ma, essendo “una piazza”, accogliendo anche nuovi sostenitori e imprese interessate».
«La nostra regione è storicamente permeata dalla cultura metalmeccanica – ha dichiarato Saverio Maisto, direttore di Comet Cluster. – Con oltre 3.800 aziende, circa 58.000 addetti, e più di 6 miliardi di export e una crescita che, in certi ambiti, è stata dell’8,3%, la metalmeccanica rappresenta il comparto produttivo più dinamico del Friuli Venezia Giulia. In regione non mancano, certo, realtà altamente performanti, che spiccano nel panorama internazionale. Storicamente focalizzate sulle lavorazioni di asportazione truciolo, con le tecnologie additive ci troviamo di fronte ad un nuovo paradigma produttivo, quindi, a un’opportunità che le nostre aziende devono cogliere. Grazie al progetto Additive FVG Square e alla collaborazione con Friuli Innovazione, Eos, UniUd, ITS Malignani, con il supporto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con l’impegno delle aziende che hanno colto questa nuova sfida, puntiamo all’adozione di modelli d’innovazione da parte di un numero sempre maggiore di realtà friulane della metalmeccanica, per accrescere la loro attrattività e competitività a livello internazionale. Comet ritiene che la collaborazione tra pubblico e privato adottata in questo progetto rappresenti la chiave vincente. Un modello che riteniamo debba continuare a essere replicato e adottato. Additive FVG Squarerappresenta un modello di business inedito e un nuovo sistema di fare impresa. Un’opportunità reale che permetterà alle aziende friulane di accrescere le competenze per governare la tecnologia, traendo da essa i migliori risultati».
Secondo l’assessore regionale Sergio Emidio Bini «il centro inaugurato oggi, che vede una collaborazione fra soggetti pubblici e privati e che si avvale del contributo della Regione, risponde ad una modalità operativa di condivisione e collaborazione che mi vede convinto sostenitore. La capacità di fare sistema, di mettere in rete risorse e competenze per accrescere la competitività delle nostre aziende è un elemento determinante per lo sviluppo del territorio. L’innovazione e la formazione sono una delle sfide che le imprese del Friuli Venezia Giulia devono saper affrontare per crescere e la Regione non mancherà di accompagnarle in questo percorso. Sono convinto che formare risorse umane con alta specializzazione nelle tecnologie additive sarà un elemento cruciale per incrementare la competitività delle nostre aziende manifatturiere, ma non solo. Innovazione significa anche formazione continua attraverso la quale, in particolare le aziende di dimensioni più piccole, possono riuscire a rimanere sul mercato offrendo alta qualità e un elevato grado di specializzazione. Innovazione non solo per dare competitività ma anche come opportunità per creare nuovi prodotti e rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione».
Infine, per l’assessore regionale alla ricerca Alessia Rosolen «Additive FVG Square è un progetto importante e lusinghiero che arricchisce il territorio regionale, lo aiuta ad innovarsi e a ripensare il modo di intendere l’impresa del futuro in Friuli Venezia Giulia. È evidente a tutti che sia in atto una grande trasformazione del lavoro contemporaneo che determinerà cambiamenti epocali nei modi di fare impresa, nell’organizzazione dei processi produttivi, nell’evoluzione delle competenze e delle professioni. Additive Fvg Square si inserisce in questa grandissima rivoluzione, cavalcandola e contribuendo a mettere a punto schemi di riferimento per rispondere alle sfide della modernità e creare beneficio per i cittadini. Non posso quindi che essere orgogliosa di questa esperienza e auguro a Friuli Innovazione e ai suoi partner di sviluppare al meglio i percorsi progettuali garantendo loro il sostegno pieno e fattivo della Regione Friuli Venezia Giuli. Ovviamente, istruzione, formazione e alta formazione sono componenti essenziali di questi percorsi, e la Regione deve investire con oculatezza e lungimiranza in questi ambiti, compiendo scelte politiche capaci di intercettare e anticipare le esigenze del mercato del lavoro e della società».
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