Originale ed interessante concerto di pianoforte a quattro mani con il duo Cristina Barbuti e Alexander Lonquich

Il cartellone del concerto della Società Filarmonica di Trento prevede l’esecuzione della Le sacre du printemps di Stravinsky e Visions de l’Amen di Messiaen. 

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Cristina Barbuti e Alexander Lonquich

Martedì 30 ottobre (ore 20.30) nella sala dei concerti della Società Filarmonica di Trento un originale concerto per pianoforte a quattro mani interpretato dalla coppia artistica (e nella vita dal 1991) Cristina Barbuti e Alexander Lonquich. Grazie alla comune passione per il teatro, nel 1999 ha inizio la loro collaborazione artistica. Hanno fondato con altri artisti provenienti da campi diversi il Villon Ensemble, gruppo che si dedica a laboratori di indagine sull’espressività rivolti a bambini, adolescenti e adulti non solo musicisti.

Nel 2002, in questo speciale contesto teatrale, ha inizio la costante attività concertistica del duo pianistico. Da allora il duo ha affinato un repertorio sia a quattro mani sia per due pianoforti sempre più vasto, partendo dalla letteratura classica e francese fino alla Sonata di Bartok per due pianoforti e percussioni, opere di Ligeti e Berio, sempre mantenendo al centro della loro ricerca l’opera per pianoforte a quattro mani di Franz Schubert.

Cristina Barbuti e Alexander Lonquich appaiono insieme nelle più prestigiose stagioni concertistiche in Italia, Svizzera, Austria, Norvegia, USA e Germania e si sono esibiti durante i festival più illustri di musica da camera come quello di Lockenhaus. Il duo ha registrato per le più importanti emittenti radiofoniche europee e collaborato con numerose orchestre, dalla Stuttgarter Kammerorchester all’Orchestra da Camera di Mantova e la Camerata Academica Salzburg.

Ascoltare la versione per pianoforte a quattro mani di Le sacre du printemps significa in qualche modo rivivere l’emozione del “prima della prima”. A Parigi, nel salone del musicologo Louis Laroy, il 9 giugno 1912 Igor Stravinsky propose all’amico Claude Debussy una lettura al pianoforte della sua nuova opera a cui aveva lavorato per due anni. A detta del padrone di casa, al termine dell’esecuzione i presenti rimasero “ammutoliti, atterriti come dopo un uragano venuto dal fondo dei secoli”. Come ben noto, fu tutt’altro che silenziosa la reazione che quest’uragano musicale scatenò in seguito: il 29 maggio 1913, in occasione della première al Théâtre des Champs-Elysées, il pubblico s’infiammò di fronte all’eccentrico stile di Stravinsky e alla modernità della coreografia che rappresentava scene ispirate a un rito di propiziazione.

Il soggetto di questi “Tableaux de la Russie païenne” (“Quadri della Russia pagana”) si presentò al compositore nel 1910 come una visione, come scrisse nelle sue memorie: “Un giorno ‒ in modo assolutamente inatteso, perché il mio spirito era occupato allora in cose del tutto differenti ‒ intravidi nella mia immaginazione lo spettacolo di un grande rito sacro pagano: i vecchi saggi, seduti in cerchio, che osservano la danza fino alla morte di una giovinetta che essi sacrificano per rendersi propizio il dio della primavera”.

Il potere immaginifico e spirituale è centrale anche nella seconda “invocazione” del concerto alla Filarmonica, Les Visions de l’Amen di Olivier Messiaen. Eseguita per la prima volta il 10 maggio 1943 a Parigi dal compositore stesso assieme a Yvonne Loriod, l’opera è una meditazione in sette quadri sui vari significati della parola Amen, dalla genesi alla rivelazione. A ciascuna parte Messiaen diede un ruolo preciso: “Ho affidato al primo pianoforte le difficoltà ritmiche, i ‘grappoli’ di accordi, tutto ciò che è velocità, fascino e qualità di suono. Ho affidato al secondo pianoforte la melodia principale, gli elementi tematici, tutto ciò che richiede emozione e potenza”.

Programma

I. Stravinsky (1882-1971)

Le sacre du printemps (pianoforte a quattro mani)

Parte I. L’adorazione della terra

Introduzione (Lento) ‒ Gli auguri primaverili. Danze delle adolescenti (Tempo giusto)

Gioco del rapimento (Presto) ‒ Danze primaverili (Tranquillo. Sostenuto e pesante. Tranquillo) ‒ Giochi delle città rivali (Molto allegro) ‒ Corteo del saggio ‒ Adorazione della terra ‒ Il saggio ‒ Danza della terra (Lento. Prestissimo)

Parte II. Il sacrificio

Introduzione (Largo) ‒  Cerchi misteriosi delle adolescenti (Andante con moto) ‒

Glorificazione dell’Eletta (Vivo) ‒ Evocazione degli antenati ‒ Azione rituale degli antenati

(Lento) ‒ Danza sacrale. L’Eletta.

O. Messiaen (1908-1992)

Visions de l’Amen (due pianoforti)

Amen de la Création ‒ Amen des étoiles, de la planète à l’anneau ‒ Amen de l’agonie de Jésus ‒ Amen du Désir ‒ Amen des Anges, des Saints, du chant des oiseaux ‒ Amen du Jugement ‒ Amen de la Consommation