Inaugurata la IX edizione di Triestespresso Expo che si svolge fino al 27 ottobre nei magazzini 27, 28, 30 e nella Centrale Idrodinamica del Porto Vecchio. Si tratta del più importante evento internazionale B2B dedicato alla filiera dell’industria del caffè espresso organizzata da Camera di commercio Venezia Giulia e dal comune di Trieste e realizzato da Aries Società Consortile a r.l. in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste e la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe).
Con questa manifestazione si conferma il ruolo di Trieste come Capitale del Caffè. Un evento che simbolicamente si svolge proprio in ambienti evocativi della lunga storia e competenza della città nel comparto caffeicolo, dal momento che quando il caffè iniziò a diffondersi davvero nella “Vecchia Europa” approdò proprio ai moli del Porto Vecchio. A rendere vincente un polo altamente specializzato come quello di Trieste non sono però soltanto la lunga tradizione e la competenza raccolte in tutti questi anni, bensì anche un’autentica passione e la continua voglia di innovare e mettersi in gioco in questo settore.
«Trieste – ha detto Antonio Paoletti, presidente della Cciaa della Venezia Giulia – è stata e continua a essere uno scalo portuale di riferimento per il mondo del caffè. E attorno al porto si sono sviluppate le più svariate specializzazioni: dalle torrefazioni, alla decafeinizzazione, alla ricerca scientifica, ai servizi assicurativi e bancari oltre ovviamente alla cultura diffusa nei caffè storici del centro cittadino. Proprio per questo è stato registrato il marchio “Trieste Capitale del Caffè”, fortemente voluto dalla Camera di commercio Venezia Giulia, assieme al comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia, proprio per identificare a livello nazionale e internazionale il peso e la storia di Trieste e il caffè. Infine – ha aggiunto Paoletti – mi preme sottolineare l’indotto che Triestespresso Expo ha sugli esercenti. Siamo prossimi al tutto esaurito negli alberghi già in questi giorni. In periodo di media/bassa stagione come quello attuale post Barcolana, grazie alla fiera il prezzo medio delle stanze è aumentato e quindi la ricaduta per gli operatori dell’accoglienza è duplice: stanze con valori più elevati rispetto alla stagione e alberghi pieni».
Per il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, «Triestespresso Expo è un evento molto importante per la città. Grazie alla Barcolana e ad eventi come Triestespresso Expo abbiamo conquistato una visibilità internazionale che continua ad aumentare. Come testimoniato anche da molti nostri ospiti importanti, oggi in Italia non esiste infatti una città che possa vantare la stessa vivacità di Trieste».
«Quello del caffè è un settore strategico per Trieste che conta 1.100 persone occupate in modo diretto più quelle dell’indotto – ha spiegato Alenka Obad membro della Presidenza dell’Associazione Caffè Trieste -. Nata 127 anni fa, la nostra associazione, con una trentina di soci, è la più antica in Europa e l’unica rimasta in Italia».
«Accanto ai titoli di città della Barcolana e della Scienza, Trieste conferma anche il proprio ruolo di capitale del Caffè e lo fa, oltre che attraverso le importanti aziende operanti in questo settore e il suo porto, anche ospitando un evento internazionale che mostra ai tanti visitatori provenienti da tutto il mondo come il capoluogo regionale e tutto il Friuli Venezia Giulia stiano vivendo un momento di crescita e sviluppo – ha detto l’assessore regionale Pierpaolo Roberti -. Triestespresso Expo rappresenta un rilevante valore aggiunto per il capoluogo regionale e per l’intero Friuli Venezia Giulia. Questa manifestazione, che non a caso si svolge all’interno del Porto vecchio, rinnova il legame della città con una delle sue più antiche tradizioni produttive, ovvero l’industria del caffè. Inoltre, grazie al proprio carattere specialistico e alla capacità di rappresentare l’intera filiera del caffè, la fiera attira un pubblico internazionale, contribuendo positivamente alla promozione dell’immagine di Trieste nel mondo».
L’assessore ha quindi aggiunto che «dopo decenni di abbandono e di declino, l’area del Porto vecchio di Trieste è ora il fulcro di un cambiamento che coinvolgerà tutta la Regione. Oltre al nuovo polo museale, tra gli antichi magazzini verrà realizzato anche il centro congressi per l’Euroscience open forum che renderà la città la Capitale europea della scienza 2020. Una vera rivoluzione, che permetterà finalmente di recuperare una delle aree più belle della città, resa possibile grazie a importanti stanziamenti statali, regionali e comunali, ma anche ad un rilevante supporto da parte di investitori privati. Si tratta di una grande occasione per il Friuli Venezia Giulia e i territori limitrofi, dato che anche la vicina Slovenia sarà influenzata positivamente da questa crescita economica».
© Riproduzione Riservata