Friuli Venezia Giulia: al via la vaccinazione antinfluenzale

Riccardi: «meno rischi con vaccinazione antinfluenzale. In Regione possibile sottoporsi a prevenzione da 30 ottobre al 31 dicembre».

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In Friuli Venezia Giulia decolla la campagna vaccinazione antinfluenzale con lo stesso assessore regionale alla sanità, Riccardo Riccardi, che si è sottoposto alla profilassi: «l’influenza è un problema sanitario che non deve essere sottovalutato in ragione della sua contagiosità e delle possibili complicanze che in alcuni casi comportano dei rischi seri per la salute, soprattutto nelle categorie più fragili della popolazione. Per questo motivo – ribadisce Riccardi -, in osservanza a quanto raccomandato dai medici, la Regione promuove la vaccinazione antinfluenzale alla quale quest’anno sarà possibile sottoporsi da martedì 30 ottobre fino al 31 dicembre».

La campagna antinfluenzale 2018 come elemento di novità integra tra le fasce che hanno diritto alla gratuità del servizio, oltre ad anziani, malati cronici e addetti di servizi pubblici di primario interesse collettivo, anche i donatori di sangue. Riccardi ha rimarcato che non sono solo gli ultrasessantacinquenni a far parte delle categorie a rischio, ma è compreso anche chi è affetto da determinate patologie, come i diabetici (20.000 in Regione), i malati cardiovascolari e gli ipertesi (100.000) e coloro che soffrono di broncopneumopatie (15.000).

L’anno scorso, dopo alcune stagioni di calo, si è registrato in regione un modesto incremento dell’adesione alla vaccinazione con una copertura del 54,7% degli ultra 65enni, rimanendo ancora lontani dall’obiettivo del 75%. Suddividendo il dato a livello territoriale, quello più alto si è registrato nell’Azienda pordenonese del Friuli occidentale (59,3%) mentre l’Asui di Trieste ha la percentuale più bassa (47,6%).

Riccardi ha ricordato come la scorsa stagione sia stata quella con la più alta incidenza di influenza, avendo colpito circa il 10% della popolazione regionale, ciò anche a causa della maggior durata del periodo epidemico. Le fasce più esposte, che hanno manifestato il maggior numero di sindromi influenzali, sono state quelle dei bambini fino ai 4 anni e degli anziani. Sempre nella scorsa stagione, esaminando i casi più gravi (66 di cui 6 decessi) l’età media è di 60 anni. Per l’84% si è trattato di persone in buona parte non vaccinate e con conclamati fattori di rischio: malattie cardiovascolari (74%), respiratorie croniche (63%), diabete (45%) e obesità (31%).

Obiettivo della Regione, come è stato ribadito da Riccardi, è incrementare il numero degli aderenti alla vaccinazione antinfluenzale, anche tra chi svolge la propria professione nell’ambito sanitario. «In tal senso – ha detto l’assessore alla sanità – è da migliorare l’adesione degli operatori del settore, la cui percentuale nella scorsa stagione ha raggiunto appena l’11%». Su questo, come ha specificato il vicegovernatore, non essendoci alcun obbligo previsto dalla legge, il lavoro da fare «è di tipo culturale».

Per sottoporsi alla vaccinazione bisogna rivolgersi al proprio medico di medicina generale o agli ambulatori specificatamente aperti dalle Aziende. Il vaccino di quest’anno è di tipo quadrivalente e sono a disposizione delle Aziende 200.000 dosi.

Tra i primissimi a vaccinarsi lo stesso vicegovernatore, il quale, davanti agli organi di informazione, ha voluto in questo modo testimoniare l’importanza della prevenzione di una patologia «la cui diffusione comporta non trascurabili elementi di rischio per la salute pubblica» e il responsabile regionale della direzione sanità, Fabio Samani.vaccinazione antinfluenzale

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