Influenza: dal 5 novembre parte la campagna vaccinale della regione Veneto

Coletto: «lancio l’appello alla popolazione per la massima adesione. Non è una malattia da sottovalutare». 

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Prenderà avvio nella settimana tra il 5 e il 10 novembre la campagna vaccinale antinfluenzale 2018-2019 gestita dalla Regione Veneto attraverso le Ullss territoriali e la rete dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. La data è stata definita sulla base della circolare ministeriale che indica il periodo ottimale per l’avvio tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre.

«Sulla base dei dati epidemiologici – sottolinea l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto – abbiamo preventivato l’acquisto di 860.000 dosi, una quantità più che sufficiente per rispondere alle necessità, anche se l’auspicio sarebbe di doverne acquistare ancora, e non sarebbe un problema, per un’adesione al vaccino che sarebbe quanto mai importante fosse massiccia. Anche quest’anno – fa notare – avremo a che fare con un’epidemia piuttosto aggressiva, e per questo rivolgo un appello a tutti i cittadiniperché scelgano di vaccinarsi».

Per Coletto «vaccinarsi è importante per tutti, ma fondamentale per gli ultrasessantacinquenni in generale e per tutti coloro che soffrono di patologie a rischio come il diabete, le malattie immunitarie, cardiovascolari e respiratorie croniche. E’ in queste categorie di persone che, annualmente, si verificano la maggioranza dei casi gravi, con complicazioni che portano al ricovero e purtroppo, a volte, anche alla morte. L’anno scorso, per esempio, abbiamo registrato 124 ricoveri, con 64 casi gravi e 10 decessi. Si possono evitare, almeno in gran parte – è l’appello di Coletto – e per farlo è sufficiente aderire al vaccino che, come ogni anno, è stato studiato e definito al massimo livello scientifico ed è assolutamente sicuro».

Già dal 15 ottobre, è attivo il sistema di sorveglianza nazionale denominato InfluNet, che si basa su una rete di medici sentinella costituita da medici di medicina generale (MMG) e di pediatri di libera scelta (PLS), reclutati dalle varie regioni, compreso il Veneto, che segnalano i casi osservati tra i loro assistiti. La raccolta e l’elaborazione delle segnalazioni di malattia consentirà il monitoraggio dell’andamento dell’infezione nella popolazione.

Le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente sono donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza; soggetti di età pari o superiore a 65 anni; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; medici e personale sanitario di assistenza; familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato); soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (forze di polizia, vigili del fuoco, polizia locale e altre categorie); personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti all’attività di allevamento e trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti); donatori di sangue.

La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata a tutti gli operatori sanitari, in particolare a quelli che prestano assistenza a pazienti con maggior rischio di complicanze e che lavorano nei reparti a più elevato rischio di acquisizione e trasmissione dell’infezione, quali pronto soccorso, terapie intensive, oncologie, ematologie, cardiologie, chirurgie, residenze sanitarie assistenziali.

Oltre agli Operatori sanitari, la campagna vaccinale è fortemente consigliata anche ai familiari e a chi si occupa dell’assistenza alle personecon condizioni di rischio, non solo per la propria protezione ma anche per quella  degli assistiti e dei propri familiari.

E’ previsto, inoltre, che la vaccinazione antinfluenzale sia offerta attivamente e gratuitamente, da parte dei datori di lavoro, ai lavoratori particolarmente esposti per l’attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.

Le persone non appartenenti a categorie a rischio che intendano proteggersi contro l’influenza stagionale, possono rivolgersi ai servizi vaccinali della propria azienda ULSS per ricevere la vaccinazione ad un prezzo agevolato.

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