Progetto Sulpiter: distribuzione urbana delle merci, poche zone di interscambio


Realizzato da Unioncamere Veneto uno studio internazionale sulla logistica con i partner di Budapest, Maribor, Brescia, Poznan, Bologna, Stoccarda e Rijeka.

0
1562
sulpiter

Scarsa disponibilità di zone d’interscambio merci, esigenza di un quadro normativo calato sui territori. Sono alcuni dei risultati cui è arrivato, a livello transnazionale, il progetto Sulpiter finanziato al primo bando del programma di cooperazione territoriale Interreg Central Europe – coordinato dall’Istituto sui trasporti e la logistica di Bologna.

Nell’ambito del progetto, che mira a identificare una metodologia comune della logistica applicabile in diversi contesti e ha visto partecipare sette realtà europee come le città di Bologna, Brescia, Budapest, Maribor, Poznan, Rijeka e Stoccarda, Unioncamere del Veneto ha identificato le migliori pratiche internazionali nel campo della distribuzione urbana delle merci.

Tra le attività svolte, Unioncamere Veneto ha coordinato la redazione di un studio internazionale che compara l’impatto delle politiche e delle problematiche di logistica urbana nelle città partner utilizzate come casi studio. L’analisi documenta quantitativamente gli impatti delle scelte assunte e fornisce una comparazione complessiva identificando punti di forza e debolezza.

La metodologia sviluppata in Sulpiter, pur evidenziando peculiarità per ciascun caso specifico, mostra forti analogie transnazionali chiaramente evidenziate dallo studio comparato. Tra queste le problematiche relative alla disponibilità di zone per l’interscambio merci, di aree di carico/scarico o l’esigenza di un quadro normativo chiaro che derivi da una analisi dettagliata delle esigenze del territorio. L’identificazione di criteri transnazionali e problematiche condivise getta le basi per l’implementazione di politiche mirate alla soluzioni dei problemi e per l’ottimizzazione complessiva della distribuzione delle merci in ambito urbano.

«Il progetto Sulpiter e la metodologia identificata si configurano come uno strumento innovativo in quanto affrontano per la prima volta l’argomento della pianificazione della distribuzione urbana delle merci in modo trasversale con il pieno coinvolgimento di tutti gli attori in gioco – commenta Mario Pozza, presidente Unioncamere del VenetoEurosportello –. Viene superato il metodo di pianificazione classico dove il soggetto pianificatore, pur a seguito di indagini e ricognizione del territorio, impone le proprie scelte in modo verticale. Viene invece proposto un metodo partecipativo dove ogni azienda e categoria viene coinvolta per definire la scelta complessiva anche e soprattutto basata sulle indicazioni di chi veramente lavora nel territorio. Il report realizzato da Unioncamere Veneto, oltre a fornire una lettura sinottica delle applicazioni svolte nelle città “casi studio”, compara le criticità riscontrate da aziende ed operatori del settore. L’aver identificato in modo sistematico best practices europee di politiche di distribuzione urbana delle merci, ma anche le relative criticità per imprese ed operatori, risulta il primo passo per una futura implementazione efficiente anche nel contesto veneto».

Sulpiter, partito a giugno 2016 con un budget di quasi 2,5 milioni di euro, vuole incrementare la capacità delle pubbliche amministrazioni a sviluppare ed adottare piani urbani della logistica sostenibile (SULPs). La sfida è approcciare in un’ottica transnazionale i temi e i problemi comuni alle città partecipanti. Questioni rilevanti come l’aumento dell’intensità e la frammentazione del flusso del trasporto merci, il significativo aumento del traffico nei nodi logistici e multimodali, il rapporto conflittuale tra la mobilità dei passeggeri e il trasporto merci, la crescita dell’e-commerce.

© Riproduzione Riservata