Si rafforza la filiera italiana grano duro – pasta

Siglato l’accordo tra Crédit Agricole Italia e Barilla per il finanziamento alle imprese agricole che aderiscono ai contratti di coltivazione. Coinvolte 5.000 imprese fornitrici di materia prima al gruppo parmense. 

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filiera italiana grano duro - pasta

Dopo la stipula dei contratti pluriennali di coltivazione del grano duro tra il Gruppo Barilla e gli agricoltori italiani per il triennio 2017-2019, arriva un altro importante tassello che mira a far crescere la fidelizzazione del Gruppo di Parma con le imprese agricole italianee sostenere la produzione italiana di grano duro.

Crédit Agricole e Barilla hanno siglato una dichiarazione d’intenti che permetterà ai fornitori di Barillapartecipanti ai contratti di coltivazione del grano duro – di ricevere dei finanziamenti diretti, non solo se facenti parte di consorzi o cooperative, con condizioni finanziarie ancora più competitive. Il patto è stato firmato da Giampiero Maioli, responsabile di Crédit Agricole in Italia, e da Guido Barilla, presidente del Gruppo Barilla e permetterà a circa 5.000 imprese agricole di accedere al credito, oltre a favorire lo sviluppo economico del territorio in una logica di rafforzamento e consolidamento del tessuto produttivo locale e di collaborazione tra le aziende agricole, il Gruppo Barilla e il sistema bancario. L’accordo ha durata fino al 31 Dicembre 2020.

Questa firma s’inserisce nel percorso di sostegno del Gruppo Barilla all’agricoltura italiana grazie ai contratti di filiera italiana grano duro – pasta, che hanno avuto il merito di aumentare la produzione sostenibile di grano di qualità. Divenuti triennali dal 2017, i contratti di filiera coinvolgono oggi in Italia 50 fornitori e più di 5.000 imprese agricole, per una superficie di 65.000 ettari. Nel 2017, Barilla ha stipulato contratti di coltivazione per il 57% dei volumi acquistati (430.000 tonnellate), mentre il progetto grano duro sostenibile è cresciuto del 26%, con volumi che nel 2018 sono passati da 190.000 tonnellate a 280.000 tonnellate. In generale attraverso i nuovi contratti di coltivazione triennali a favore dell’agricoltura sostenibile, il Gruppo Barilla s’impegna ad acquistare dagli agricoltori italiani900.000 tonnellate di grano fino al 2019, per un investimento di 240 milioni di euro. Nei contratti sono previsti incentivi e premi di produzione legati ai parametri qualitativi del grano, garantendo così agli agricoltori una migliore redditività, in media del +15% superiore ai contratti standard.

«Questo accordo con Crédit Agricole sottolinea ancora una volta l’attenzione del Gruppo Barilla nei confronti dell’agricoltura italiana di qualità – afferma Guido Barilla, presidente del Gruppo Barilla -. Il sostegno agli operatori di filiera grano duro – pasta permetterà ai fornitori di programmare al meglio le risorse e i mezzi per produrre il miglior grano duro possibile».

«Con questa firma sosteniamo il “Made in Italy”, perché il Gruppo Barilla rappresenta un’eccellenza per il nostro Paese e realizza una catena globale del valore che parte dalle aziende agricole e arriva fino alla grande distribuzione – ha detto Giampiero Maioli, responsabile di Crédit Agricole in Italia -. Crédit Agricole finanzia l’economia italiana con 64 miliardi di euro e da sempre l‘agroalimentare è per noi un settore strategico che affianchiamo attraverso un approccio di filiera, dalla materia prima al prodotto finito».

Quello tra Barilla e Crédit Agricole è il primo sistema di finanziamento in Italia dedicato al sostegno dell’agricoltura sostenibile. Le soluzioni proposte da Crédit Agricole per i fornitori di grano duro del Gruppo Barilla rispondono alle esigenze degli operatori della filiera: dalle agevolazioni sul conto corrente all’anticipazione del valore del contratto di fornitura di grano duro, fino al finanziamento della liquidità aziendale a breve termine per sostenere l’annata agraria. E ancora, nuovi investimenti finalizzati alla modifica o all’implementazione della produzione, o l’erogazione di anticipi per l’acquisto di mezzi di produzione agricola, nuovi macchinari, strumenti utili alla coltivazione o l’ammodernamento di strutture durevoli. I contratti prevedono inoltre il sistema di consulenza tecnica “Agriadvisor”, uno strumento di condivisione di conoscenza, anche tecnica, tra gestore e cliente agronomico. Tutte le richieste di credito saranno valutate con rapidità, fattore rilevante per la competitività e la pianificazione delle aziende agricole.

«Grazie ai contratti di coltivazione del grano duro – afferma Luigi Ganazzoli, responsabile del settore acquisti del Gruppo Barilla – è possibile oggi incentivare la produzione di grano duro italiano di qualità e remunerare adeguatamente gli agricoltori. Ottenendo allo stesso tempo un grano duro ancora più sostenibile grazie all’utilizzo di strumenti come granoduro.net o il decalogo Barilla che permettono di ottimizzare le tecniche colturali».

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