La regione Friuli Venezia Giulia riscrive le regole di accesso al credito agevolato

Bini: «vogliamo semplificare le modalità per accogliere le domande di finanziamento supportate dalla legge Sabatini e del Frie». 

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In occasione del convegno “Gli incentivi della legge Sabatini per le imprese del Friuli Venezia Giulia e le altre opportunità di credito agevolato”, organizzato a palazzo Belgrado dalla direzione centrale attività produttive in collaborazione con Mediocredito centrale e Artigiancassa, che è il gestore dei contributi della Legge Sabatini in Regione, l’assessore alle attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha detto che «in questi anni la Regione Friuli Venezia Giulia ha sostenuto ingenti finanziamenti per le imprese del territorio, favorendone la crescita attraverso strumenti importanti che, forse, oggi stanno segnando il passo di fronte alle evoluzioni dello scenario economico: assieme a imprenditori e a operatori finanziari vorremmo riscrivere le regole di accesso al credito agevolato per renderlo più semplice».

Finalità dell’incontro a palazzo Belgrado, a cui ha partecipato un numeroso pubblico di operatori finanziari e imprenditori, è stata l’illustrazione delle opportunità offerte dalla Regione alle imprese per ottenere agevolazioni per l’acquisto di macchinari e la realizzazione di investimenti, in particolare attraverso i contributi in conto impianti della Legge Sabatini Fvg e i prestiti a tasso agevolato del Fondo rotazione per le iniziative economiche (Frie) e del Fondo per lo sviluppo delle Pmi e dei servizi.

Bini ha reso noto di aver incontrato nelle settimane scorse tutte le associazioni di categoria per approfondire come sia possibile riscrivere al meglio la seconda fase della legge Rilancimpresa, «una riforma valida a cui, pur nella continuità, apporteremo attraverso Sviluppo Impresa modifiche secondo noi necessarie per rendere più performanti e rispondenti alle esigenze delle imprese gli strumenti esistenti», ha sottolineato l’assessore, annunciando l’intenzione di far seguire a questi incontri quelli con gli operatori finanziari.

Tra gli obiettivi fondamentali della Regione, Bini ha elencato la razionalizzazione degli strumenti, eliminando doppioni o misure inefficienti, l’individuazione di un interlocutore unico regionale per imprese e operatori finanziari, la riduzione e semplificazionedella regolamentazione e la velocizzazione delle procedure. «Il sistema di accesso al credito agevolato in Friuli Venezia Giuliarichiede solo aggiornamenti, ma funziona nel suo complesso, basta ricordare che il Frie, nato negli Anni Cinquanta, è ancora oggi pienamente operativo e fondamentale nel sistema economico-finanziario del territorio: nei primi nove mesi del 2018 in corso – ha reso noto Bini – sono stati deliberati a valere sul Frie finanziamenti per circa 130 milioni di euro, con attivazione di nuovi investimenti dal valore di oltre 175 milioni di euro».

Tra gli aspetti evidenziati nel corso dell’incontro sul credito agevolato e di particolare rilievo per le imprese, quello inerente alle possibilità di combinare le diverse agevolazioni finanziarie, sia tra di loro sia con altri strumenti di incentivazione pubblici: si tratta di un’opportunità spesso non conosciuta, ma che consente di massimizzare il vantaggio in termini di abbattimento dei costi connessi al finanziamentodell’investimento.

A illustrare la possibilità di cumulare il contributo della Legge Sabatini Fvg con un finanziamento a valere sul Frie è stato il servizio regionale per l’accesso al credito delle imprese che ha spiegato come, grazie a tale combinazione, il costo per interessi a carico dell’impresa, già agevolato, può essere ulteriormente abbassato così da rendere l’investimento fortemente competitivo a livello non solo nazionale. È stata poi illustrata la possibilità di beneficiare dei contributi della Legge Sabatini Fvg, usufruendo delle garanzie del Fondo centrale di garanzia, eventualmente anche in sinergia con l’impiego della Sezione speciale Fvg.

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