L’European Battery Alliance consolida gli sforzi sulla propria strategia d’azione. E lo fa lanciando una nuova alleanza interregionalesulle batterie, collaborazione multi-attoriale dedicata all’innovazione. Il partenariato, è stato annunciato nel contesto della Settimana europea delle città e delle regioni, dal vicepresidente responsabile dell’Unione dell’energia, Maroš Šefčovič, e dal commissario per la politica regionale, Corina Creţu.
L’idea alla base dell’iniziativa è creare una piattaforma dove sviluppare e potenziare progetti comuni su materiali avanzati per batterie: dal miglioramento delle attuali tecnologie agli ioni di litio a quelle allo stato solido. Sotto la guida della Slovenia, l’alleanza interregionale sulle batterie farà collaborare le francesi Auvergne-Rhône-Alpes e Nouvelle Aquitaine, le spagnole Andalusia, Paesi Baschi, Castiglia e León e la Lombardia.
Secondo il vicepresidente Šefčovič «le regioni sono i laboratori viventi della nostra politica industriale. È quindi positivo vedere che l’European Battery Alliance stia ora attirando coloro che sono pronti ad abbracciare questa opportunità di modernizzazione e unirsi ai loro punti di forza e capacità. Queste alleanze interregionali giocheranno un ruolo cruciale nella costruzione di una catena del valore della batteria competitiva, innovativa e sostenibile in Europa, per conquistare un mercato che potrebbe crescere fino a 250 miliardi di euro all’anno dal 2025 in poi».
Il partenariato riceverà un sostegno economico su misura da parte dell’esecutivo europeo e beneficerà del supporto di gruppi speciali istituiti all’interno della Commissione, che coinvolgeranno esperti di vari dipartimenti tematici, oltre a figure esterne attive in materia di modelli finanziari, piani aziendali o proprietà intellettuale.
«Spero – ha aggiunto Cretu – che questa nuova alleanza ispiri altre regioni a pensare a come sfruttare al meglio il sostegno UE disponibile per rafforzare la catena di valore europea per le batterie negli anni a venire, incluso nella prossima generazione di programmi della politica di coesione, per il 2021 -2027». Sarebbe utile che anche le regioni del NordEst partecipassero all’iniziativa, visto che esistono centri di ricerca attivi nel settore.
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