La rielaborazione dei dati geologici raccolti in 25 anni di indagini condotte dall’Eni nei fondali dell’Adriatico da parte del nuovo Green Data Center di Borgo Erbognone nel Pavese hanno condotto ad un’interessate scoperta: le potenzialità dei giacimenti metaniferi sono state portate dagli odierni 2,8 miliardi di metri cubi annui a 4 miliardi. Un valore decisamente elevato, se si considera che l’intera produttività metanifera nazionale nel 2017 è stata di 5,5 miliardi di metri cubi. Ma pur sempre un soffio rispetto al totale dei consumi nazionali, che ammontano a circa 70 miliardi di metri cubi.
Il consumo nazionale di gas metano è “coperto” quasi interamente dalle importazioni da oltre confine, pari a 70 miliardi di metri cubi annui, trasportato in Italia mediante i metanodotti provenienti dalla Russia e dall’Olanda (a Nord) e dall’Algeria e Libia (a Sud). Nel 2017 sono stati usati 71,1 miliardi di metri cubi di gas (+6%) mentre dai giacimenti italiani sono stati estratti 5,5 miliardi di metri cubi (-4,3%). Nei primi otto mesi del 2018, l’Italia ha consumato 47,1 miliardi di domanda complessiva (in leggero calo), con un leggero incremento del contributo della produzione nazionale (3,6 miliardi di metri cubi).
Quelli che ad un primo esame parevano giacimenti avviati sulla via dell’esaurimento, hanno invece rivelato la possibilità di una nuova vita, tant’è che Eni ha avviato le procedure per il rafforzamento degli investimenti per il potenziamento della produzione. Gli impianti Bonaccia e Clara, istallati al largo della costa marchigiana hanno visto un nuovo impulso. L’attività è ripartita anche in tutto il distretto petrolifero emiliano-romagnolo. Parimenti, sono ripartiti anche gli ordinativi alle aziende del settore (Rosetti&Marino, Cmit, Righini e Bonatti), con ricadute positive sull’occupazione per centinaia di tecnici ed esperti, oltre al rilancio delle attività di prospezione dei fondali per la ricerca di nuovi giacimenti finora ignoti.
Eni ha attivato due nuove piattaforme mobili, la Super Sundowner della Nabors e la Key Manhattan della Shelf, mentre una terza unità è in fase di allestimento con entrata in servizio prevista nei primi mesi del 2019. Oltre a queste, si provvederà ad aggiornare tecnologicamente la piattaforma Bianca Luisella, nel mare al largo di Cattolica, Pesaro e Fano.
© Riproduzione Riservata