La decisione nel Tirolo è arrivata con l’approvazione da parte del Consiglio regionale di Innsbruck dell’annunciato pacchetto“anti-transit”. Qualora il pacchetto diventasse realtà, le maggiori conseguenze negative investirebbero l’export altoatesino, oltre che per quello del NordEst che ha nel Brennero (assieme al Tarvisio) il principale canale di sbocco verso i mercati del Nord Europa.
Le categorie economiche altoatesine sono in allarme, spalleggiate dalle Camere di commercio dell’Euregio che hanno approvato una risoluzione contro i divieti al traffico merci.
Secondo il presidente dei Trasportatori di merci lvh.apa Confartigianto Alto Adige, Elmar Morandell, «l’ampliamento del divieto di transito settoriale ha ottenuto vasto consenso nel Consiglio regionale del Tirolo. Qualora anche la Commissione UE dovesse appoggiare la manovra, a rimetterci sarebbero non solo i trasportatori di merci altoatesini, bensì tutti gli operatori economici della nostra provincia. Il pacchetto prevede un ampliamento del divieto di transito settoriale ai comparti del legno, del metallo, dei macchinari e degli impianti. Al contempo anche le merci deperibili non potrebbero più venire trasportate lungo il Tirolo, i sistemi di limitazione al traffico diventerebbero più restrittivi e si potrebbe anche dover fare i conti con un divieto di transito generalizzato al sabato nei mesi di gennaio e febbraio».
Morandell contesta anche il fatto che nel pacchetto “anti-transit” «non è prevista alcuna eccezione per i mezzi pesanti di nuova generazione, come inizialmente richiesto dalla Commissione UE al momento dell’introduzione del divieto di transito settoriale».
Sul piede di guerra anche Assoimprenditori Alto Adige (Confindustria): «le limitazioni imposte dal Tirolo sembrano essere rivolte più a proteggere la propria economia che l’ambiente. Sono misure che non mirano a ridurre le emissioni, bensì la competitività delle imprese esportatrici degli altri Paesi, a partire dall’Alto Adige» commenta il presidente Federico Giudiceandrea.
Per promuovere davvero una mobilità sostenibile vanno garantite alternative realmente concorrenziali. Spostare il trasporto dalla strada alla rotaia rappresenta sicuramente una delle possibili soluzioni. «Per fare questo bisogna potenziare le reti di collegamento ferroviarie e i terminal logistici a nord e sud delle Alpi», afferma Giudiceandrea. Vanno inoltre sostenuti gli investimenti nei mezzi e nelle soluzioni logistiche più moderne: «se l’obiettivo è quello di minimizzare l’impatto ambientale, le misure devono tenere conto delle emissioni dei mezzi. L’amministrazione tirolese invece arriva al paradosso di bloccare un moderno veicolo Euro VI in transito, ad esempio, dall’Alto Adige alla Baviera mentre consente di viaggiare a camion più vecchi e inquinanti solo perché trasportano merci dirette o provenienti dal Tirolo».
Assoimprenditori Alto Adige torna a chiedere una soluzione europea che superi definitivamente la logica delle azioni unilaterali perseguita dal Tirolo: «queste misure sono solo controproducenti. Pensiamo all’esempio del divieto di transito notturno, che invece di ridurre il traffico, lo concentra su poche ore della giornata non consentendo ai mezzi pesanti di nuova generazione di viaggiare proprio quando le autostrade sono generalmente meno trafficate. Se tutte le regioni europee seguissero l’esempio del Tirolo arriveremmo a una paralisi completa, mettendo così a rischio il mercato unico, ma soprattutto le tante imprese e i relativi posti di lavoro che dipendono da una logistica efficiente».
Sulla vicenda scendono in campo anche le Camere di economia e di commercio dell’Euregio – Tirolo-Alto Adige-Trentinoche hanno approvato sul tema una risoluzione che boccia il provvedimento varato da Innsbruck.
Dopo un preambolo in cui si ribadisce come «le Camere di economia e di commercio dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino aderiscono agli obiettivi individuati dalle politiche di mobilità delle tre regioni, tese a favorire in misura sempre maggiore il trasferimento del traffico di merci a lunga distanza dalla strada alla rotaia». Ma il trasporto su ferrovia non è tutto roseo: «nonostante i massicci investimenti dell’Unione europea e degli Stati nazionali nell’espansione della rete centrale, si riscontrano ancora notevoli carenze infrastrutturali, organizzative e giuridiche nelle operazioni ferroviarie transfrontaliere, che riducono e in alcuni casi addirittura impediscono le possibilità di trasferimento su rotaia esistenti» si afferma nella risoluzione, passando poi ad individuare una possibile soluzione. «Per un aumento a breve termine del potenziale di trasferimento è necessario garantire i tempi di percorrenza (24 ore per la rete nazionale, 48 ore per quella internazionale);garantire lo svolgimento dei trasporti su ferrovia (Rola – autostrada viaggiante) e allestire ulteriori tratte per il traffico merci; unificare le disposizioni per l’esercizio ferroviario transfrontaliero; intraprendere maggiori sforzi nella promozione delle offerte di traffico su rotaia (prezzi di mercato, offerte mirate alle imprese, orari competitivi, etc.)».
Le Camere di commercio dell’Euregio stroncano i divieti fini a sé stessi: «le misure di gestione del traffico che prevedono esclusivamente restrizioni al trasporto internazionale di merci su strada vengono chiaramente respinte dalle Camere di economia e di commercio dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Strada, ferrovia, aviazione e trasporto marittimo devono sfruttare i propri vantaggi e terminali merci moderni ed efficienti devono fungere da interfaccia e centri di servizio. Solo attraverso offerte di servizi orientati al mercato da parte di imprese ferroviarie statali e private è possibile sfruttare le possibilità di trasferimento su rotaia e tradurre in realtà gli obiettivi del Libro bianco dell’UE sui trasporti. Le Camere di economia e di commercio dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino invitano pertanto i governi statali e regionali, nonché le aziende ferroviarie statali, a intraprendere tutte le misure necessarie per permettere un’offerta competitiva e per creare maggiori possibilità di trasferimento su rotaia del traffico merci internazionale e transfrontaliero».
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