Il consiglio di amministrazione del gruppo Gpi, società quotata su AIM Italia leader nei sistemi informativi e servizi per la sanità e il sociale, ha esaminato e approvato in data odierna i risultati semestrali al 30 giugno 2018 che evidenziano ricavi pari a 93,3 milioni di euro, in crescita del 14,0% rispetto a 81,8 milioni di euro al 30 giugno 2017; ha inciso positivamente sulla performance l’apporto delle neo-acquisite. L’incremento dei ricavi è ascrivibile essenzialmente all’area di business dei sistemi informativi. L’88% dei ricavi del Gruppo GPI è rappresentato da 2 aree di business: sistemi informativi e servizi amministrtivi per la sanità.
I Sistemi Informativi rappresentano il driver tecnologico del Gruppo e registrano ricavi pari a 40,0 milioni di euro (43% del totale ricavi del semestre), in crescita del 25% rispetto a 32 milioni di euro al 30 giugno 2017 (39% del totale). Le acquisizioni degli ultimi anni hanno esteso il portafoglio prodotti in maniera significativa (circa 250 software gestiti alla data attuale), creando numerose opportunità di vendita e up-selling incrementale.
I servizi amministrativi per la sanità (BPO) rappresentano l’area di business nella quale il Gruppo GPI presenta i maggiori tassi di crescita organica e svolge un ruolo di leadership su base nazionale. I ricavi sono pari a 41,9 milioni di euro (45% del totale ricavi del semestre), +2% rispetto a 41,1 milioni di euro al 30 giugno 2017 (50% del totale). Oltre un terzo della popolazione italiana si rivolge a strutture GPI per le proprie esigenze di prenotazione e contatto con le strutture sanitarie
Si segnala il contributo positivo derivante anche dalle altre aree di business (servizi per la sanità socioassistenziali, logistica e automazione, servizi professionali ICT, monetica), che al 30 giugno 2018 registrano complessivamente ricavi pari a 11,3 milioni di euro, +30% rispetto a 8,7 mln Euro al 30 giugno 2017.
I ricavi del gruppo Gpi sono prevalentemente generati in Italia: sono stati pari a 85,8 milioni di euro, +15% rispetto a 74,8 mln Euro nel 1 semestre 2017, mentre i ricavi generati all’estero sono pari a 7,5 mln Euro (+8% rispetto a 7,0 mln Euro nel 1 semestre 2017).
Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 9,6 mln Euro, in linea rispetto al 30 giugno 2017 (9,5 mln Euro). La struttura dei costi operativi al 30 giugno 2018, mostra che l’incidenza del costo del personale si attesta al 62,5% dei ricavi (61% al 30 giugno 2017): si contrae l’incidenza dei consumi, ai quali contribuiscono soprattutto le attività manifatturiere nella Logistica & Automazione. Risulta in aumento di 0,7 punti percentuali sui ricavi l’incidenza dei costi per servizi e spese generali.
Il margine operativo netto (EBIT) al 30 giugno 2018 è pari a 3,2 milioni di euro (5,1 milioni di euro al 30 giugno 2017). La redditività operativa è significativamente influenzata dai maggiori ammortamenti e svalutazioni per 5,9 milioni di euro (4,3 milioni di euro al 30 giugno 2017) e rappresenta il 3,4% dei ricavi al 30 giugno 2018 (6,3% al 30 giugno 2017).
Il risultato netto al 30 giugno 2018 si attesta a 1,9 milioni di euro rispetto a 2, milioni di euro al 30 giugno 2017, dopo imposte per 0,5 milioni di euro (1,4 milioni di euro al 30 giugno 2017).
«Nel primo semestre del 2018 il Gruppo ha compiuto un significativo sforzo volto a capitalizzare le importanti operazioni societarie portate a termine alla fine del 2016 e nel corso del 2017 – dichiara Fausto Manzana, presidente e amministratore delegato di GPI -. L’attenzione prevalente è stata rivolta al consolidamento produttivo, commerciale e organizzativo. GPI, con l’obiettivo prioritario di svolgere un ruolo di primo piano sull’asse sanitario/assistenziale a livello nazionale, proseguirà nell’investire le proprie migliori risorse guardando ai modelli del domani, per incidere proficuamente sulla vita del cittadino e sui bisogni emergenti. I progetti di fusione approvati nel mese di giugno, che coinvolgono 8 società operative del gruppo, si innestano nel solco delle azioni di razionalizzazione e semplificazione conseguenti all’intensa attività di M&A condotta. Prevediamo un 2018 caratterizzato da un ulteriore incremento di ricavi ed EBITDA, grazie all’entrata a regime delle attività delle realtà acquisite e alla crescita organica in termini di nuove commesse. L’accesso al mercato MTA, nel rispetto degli impegni assunti con i nostri investitori, rappresenta un fattore estremamente sfidante e consentirà di approcciare efficacemente nei prossimi mesi le potenzialità di sviluppo della Società e di rafforzarne il posizionamento competitivo».
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