Spresiano (TV) posata la prima pietra del più grande velodromo d’Italia

Sarà realizzato in finanza di progetto da Pessina Costruzioni che lo gestirà per 50 anni. Presenti alla cerimonia il governatore del Veneto Zaia, il sottosegretario con delega allo sport Giorgetti, il presidente del Coni Malagò e il presidente della Federazione ciclistica Di Rocco. 

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A Spresiano, a pochi chilometri da Treviso, è stata posata la prima pietra della realizzazione del nuovo velodromo per il ciclismo su pista, che diventerà il gioiello impiantistico nazionale della specialità.

A dare ufficialmente il via ai lavori sono stati il governatore del Veneto, Luca Zaia, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco e quello del Credito sportivo italiano, Andrea Abodi, oltre a Massimo Pessina, presidente delle Pessina Costruzioni, azienda che realizzerà il Velodromo e lo gestirà per i prossimi 50 anni.velodromo

Un sogno coltivato da anni negli ambienti dello sport e del ciclismo veneto e trevigiano, oltre che nazionale, che finalmente sta per diventare realtà. «I sogni – ha detto Zaia ringraziando la tenacia di Remo Mosole e di quanti lo hanno sostenuto e affiancato – camminano sulle gambe e la volontà degli uomini, ed è quello che è successo qui. Il Veneto, per antonomasia terra di sportivi, di ciclisti, di appassionati, è orgoglioso di essere protagonista di quella che è una vera e propria svolta storica dell’impiantistica sportiva del ciclismo nazionale, dopo i fasti del mitico “Vigorelli” di Milano, e sta per diventare una delle capitali mondiali di questa disciplina spettacolare e amata da esperti e non».

Per il presidente della Federazione Ciclistica ItalianaRenato Di Rocco «il ciclismo su pista italiano ha dimostrato in questi anni che quando può lavorare in una struttura efficiente è in grado di regalare spettacolo e portare lustro e medaglie allo sport italiano, come accaduto anche ai recenti Campionati di agosto, sia assoluti che delle categorie giovanili. Per questo motivo, sono particolarmente orgoglioso oggi di assistere alla posa della prima pietra e al via ufficiale dei lavori per la realizzazione di un impianto moderno, in grado di ospitare gli allenamenti dei nostri atleti e grandi manifestazioni. Il mio sincero augurio è che i lavori terminino in tempo per rifinire la preparazione per Tokyo e di avere così, entro breve, due impianti coperti efficienti e funzionanti. Sarebbe una bella eredità lasciata allo sport italiano, resa possibile attraverso il lavoro, l’impegno e la perfetta sinergia tra Istituzioni, Federazione e privati. Ringrazio, per questo, tutti coloro che si sono adoperati per rendere possibile questo».velodromo

Il Sottosegretario Giancarlo Giorgetti ha sottolineato come «questa è un’opera che abbiamo voluto fortemente da tantissimi anni. Dopo tante vicissitudini siamo riusciti ad arrivare a questa giornata storica per il ciclismo italiano e per il Veneto, terra d’eccellenza per questo sport. Mi prenoto già per l’inaugurazione, nella convinzione che questo Governo tra 16-18 mesi ci sia e io possa tornare ad inaugurarlo come Sottosegretario, dopo averlo visto nascere, quando era solo un semplice emendamento presentato dai deputati veneti nelle varie sessioni di bilancio che ho seguito negli anni quando ero solo il presidente della Commissione».

«In Italia abbiamo un disperato bisogno di impianti – ha esordito il presidente del Coni, Giovanni Malagò -. Per avere dei campioni a livello mondiale servono gli impianti, come serve una casa per avere una famiglia. Questo velodromo sarà il luogo ideale per far allenare, crescere e maturare i campioni del domani. E già per Tokyo 2020 abbiamo delle grandissime opportunità e quindi prima entra in funzione il Velodromo di Spresiano meglio è per lo sport italiano. Se pensiamo a quello che è riuscito a fare lo sport italiano con gli impianti che abbiamo adesso, quando avremo una struttura come quella che verrà costruita qui c’è solo da sognare».

«Noi siamo orgogliosi come impresa di essere protagonisti di un’iniziativa unica nel suo genere in Italia. Questo sarà il primo Velodromo che verrà costruito in finanza di progetto nel nostro Paese – ha detto Massimo Pessina, presidente delle Pessina Costruzioni -. Il velodromo di Spresiano verrà costruito e gestito dal nostro Gruppo per i prossimi 50 anni. E per noi una sfida in cui ci siamo, costruiremo e rimarremo qui per molti anni. Per questo vogliamo costruire prima e bene per poi gestirlo sempre meglio. Grazie anche all’impulso di un geniale imprenditore come Remo Mosole faremo grandi cose qui alle Bandie, in questo parco che è un vero gioiello per tutti gli sportivi».

Il progetto prevede la costruzione di un Velodromo con 6.055 posti per spettatori paganti (cat.1A). L’area, di proprietà della ditta Mosole Spa, ha una superficie pari a 89.236 mq. di cui circa 30.000 coperti. In sede di gestione il concessionario dovrà concedere l’uso gratuito dell’impianto alla Federazione Ciclistica italiana per un periodo di 150 giorni l’anno, garantendo la presenza del personale e dei servizi necessari per l’utilizzazione, nonché la disponibilità gratuita per l’intero anno solare di locali ad uso ufficio e magazzini così come specificato nelle condizioni della convenzione. L’area è facilmente accessibile da ovest (Vicenza, Verona, A4), da sud (Venezia), da est (Friuli Venezia Giulia) e da Nord (Belluno). Inoltre la futura Pedemontana Veneta avrà la propria uscita a 500 m dall’area di progetto.velodromo

La progettazione ha tenuto conto di molti fattori di fruibilità e di rispetto dell’ambiente; ha un sistema di aerazione pensato su misura sulle esigenze di respirazione degli atleti, un impianto fotovoltaico da 308 kW, una dislocazione sul terreno pensata per ridurre al minimo l’impatto visivo e portare al massimo la compatibilità con l’ambiente circostante.

Il velodromo potrà ospitare manifestazioni di livello superiori quali Campionati del Mondo e Olimpiadi. Diciotto i mesi previsti per la realizzazione dell’opera dall’accordo tra la Federazione Ciclistica Italiana e la Pessina Costruzioni, dopo i 9 mesi dedicati alla progettazione. In base alla convenzione-concessione, quindi, i lavori dovrebbero concludersi a gennaio 2020, in tempo per la preparazione delle Olimpiadi di Tokyo (dal 24 luglio al 9 agosto 2020). Costo complessivo dell’opera 28,8 milioni di euro.

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