Export Alto Adige in rallentamento nel II trimestre 2018

Giudicandrea (Assoimprenditori): «rallentamento assolutamente fisiologico. Potremmo fare di più se fossimo al livello dei nostri competitori europei quanto a burocrazia e a livello di tassazione». 

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Export Alto Adige

Nel II trimestre 2018 export Alto Adige in calo. Sono state esportate merci per un valore di 1.220,7 milioni di euro, con una diminuzione dello 0,2% rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato (variazione tendenziale). La variazione congiunturale, ovvero lo sviluppo nei confronti del I trimestre 2018 (caratterizzato dalla stagionalità dei flussi di esportazione) registra invece un aumento dello 0,9%.

I Paesi europei verso cui si esporta maggiormente sono la Germania (35,1%), l’Austria (9,8%) e la Svizzera (5,6%), mentre il quarto posto è occupato dalla Francia (4,9%). Verso queste quattro nazioni fluisce oltre la metà di tutte le esportazioni (55,4%). Al di fuori dell’Europa, la quota maggiore delle esportazioni è diretta verso l’Asia (8,1%) e l’America (6,3%).

Le esportazioni verso gli stati dell’Unione Europea salgono del 2,7% rispetto al II trimestre 2017. La Germania, il mercato di sbocco più importante per le merci altoatesine, registra un incremento del 3,6%. Tra gli altri partner commerciali che figurano ai primi dieci posti, gli aumenti più corposi sono quelli in direzione della Svezia (+34,8%), dei Paesi Bassi (+33,9%) e della Polonia (+21,1%) mentre verso l’Austria, il secondo paese per volumi, si rileva invece un’evidente diminuzione (-11,5%).

A livello assoluto, gli aumenti più significativi si registrano per le merci dirette verso Germania (+15,0 milioni di euro), Svezia (+9,1 milioni di euro), Paesi Bassi (+8,3 milioni di euro) e Regno Unito (+3,9 milioni di euro); le diminuzioni più evidenti per Austria (-15,5 milioni di euro), Romania (-6,2 milioni di euro) e Belgio (-3,0 milioni di euro).

Nel complesso i paesi extra-UE evidenziano una diminuzione del 7,9% sul fronte delle esportazioni. Scendono del 5,9% quelle verso i paesi europei non UE, nonostante le merci dirette verso la Svizzera, terzo partner commerciale in assoluto, crescano del 2,0%; crollano invece quelle verso la Russia (-25,4%). L’export verso i paesi non europei registra una flessione più marcata (-9,0%): su tale risultato pesano il quasi dimezzamento delle esportazioni verso l’Africa (-45,3%) ed il notevole calo di quelle verso l’Asia (-10,9%); aumenta invece il flusso di merci dirette verso l’America (+2,8%), nonostante la flessione di quelle dirette verso gli Stati Uniti (-5,3%), quinto Paese di destinazione delle merci altoatesine.

Risultati che non preoccupano il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea: «si tratta di un rallentamento assolutamente fisiologico, in quanto l’andamento dell’economia in Provincia è sempre improntato alla crescita. Su base annuale la tendenza è nettamente positiva e anche a livello semestrale è la crescita è al 2,7%. Negli untimi 5 anni le aziende dell’Alto Adige hanno praticamente raddoppiato il loro livello di export, raggiungendo un livello che ci è inviato a livello europeo. E potremmo fare ancora meglio se fossimo posti allo stesso livello dei nostri competitori europei quanto a burocrazia e a livello di tassazione».

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