Il gruppo Bedeschi consegna due maxi gru portuali

Tutte le componenti meccaniche delle gru sono state realizzate da aziende del territorio veneto. Tra le più grandi realizzazioni interamente in Italia negli ultimi 15 anni. Rino Bedeschi (Presidente Gruppo Bedeschi): «è un orgoglio per il nostro Gruppo continuare a essere competitivi, a livello globale».

0
4819
gruppo bedeschi

Grande festa a Chioggia per la consegna di due maxi gru portuali STS Cyprus, due giganti pesanti di 1.800 tonnellate l’uno e altri i 98 metri di altezza in fase statica (che diventano 141 con l’innalzamento del possente braccio), destinate allo scalo cipriota di Limassol realizzate dalla Omg Cranes del gruppo Bedeschi di Padova, che ora saranno caricate su nave e trasportate al loro luogo di destinazione.

«Per il Gruppo Bedeschi è motivo di grande orgoglio presentare oggi queste due grandi opere, espressione delle eccezionali competenze ingegneristiche italiane che ancora ci permettono di continuare a essere competitivi, a livello globale, con prodotti interamente gruppo bedeschiprogettati e realizzati sul nostro territorio – ha detto Rino Bedeschi, presidente del Gruppo Bedeschi -. L’Italia è tra i leader internazionali nel campo dell’ingegneria meccanica, e queste due gru, realizzate per il carico e lo scarico delle navi porta container, ne sono una grandiosa prova. E’ la prima volta che macchine di questa dimensione sono realizzate in Italia: tutta la progettazione e il calcolo delle strutture è stato fatto dai nostri ingegneri, la realizzazione della componentistica meccanica, oltre l’officina Bedeschi, ha impegnato solo officine del territorio e il porto di Chioggia ci ha fornito la base logistica perfetta per la spedizione di questi colossi, che verranno portati a destinazione interamente montati. Un eccezionale lavoro di squadra, di rete e di sinergia sul territorio per il quale mi sento di ringraziare tutti i soggetti coinvolti».

La cerimonia di consegna nel porto di Chioggia si è svolta alla presenza del governatore veneto, Luca Zaia, Damaso Zanardo(presidente A.S.Po. Chioggia), Pino Musolino (presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale), Massimo Finco (presidente di Confindustria Area Centro Veneto) e Alessandro Ferro (sindaco di Chioggia),  con la presentazione alla stampa e agli operatori del settore le gru STS (Ship-To-Shore) Cyprus, due tra le più grandi opere di ingegneria meccanica realizzate interamente in Italia negli ultimi 15 anni.

«Questi due giganti – ha commentato il Governatore del Veneto, Luca Zaia – rappresentano un orgoglio dell’imprenditoria veneta. 3.600 tonnellate per due delle più grandi opere di ingegneria meccanica, prodotte interamente in Italia, testimoniano come il Veneto sia ai vertici nazionali quando si tratta di coniugare, all’interno di grandi realtà imprenditoriali come la Bedeschi, capacità d’impresa, eccellenza tecnologica e progettuale, livello di preparazione delle maestranze».gruppo bedeschi

Le gru sono state montate interamente nell’area portuale di Chioggia (VE) nel cantiere permanente preso in concessione dal Gruppo Bedeschi. I lavori, iniziati a gennaio 2018, hanno impiegato 15.000 ore di montaggio meccanico e 7.000 ore di montaggio elettrico, coinvolgendo centinaia di operai e tecnici del luogo. Con il loro peso di 1.800 tonnellate l’una, i 98 metri di altezza in fase statica (che diventano 141 con l’innalzamento del possente braccio) possono operare su 23 linee di container movimentando 50 container per ora, corrispondenti a circa 3.500 metri cubi di volume.

«Siamo orgogliosi di questa importante collaborazione con una ditta storica come la Bedeschi S.p.A. – ha sottolineato il presidente di A.S.Po. Damaso Zanardo -. Ancora una volta il nostro porto ha dimostrato le sue potenzialità e la capacità di fare rete per generare opportunità di sviluppo sul territorio. L’augurio è che questa esperienza faccia da traino a nuove collaborazioni, atte a valorizzare quanto sin’ora investito».

«Chioggia – ha aggiunto il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Pino Musolino – è un elemento rilevante per la crescita dell’intero sistema portuale veneto e può contribuire, con Venezia, a rafforzare lo sviluppo del sistema produttivo e manifatturiero regionale e del NordEst. L’evento di oggi testimonia come le nostre produzioni ad alto o altissimo valore aggiunto, trovino a Venezia e anche a Chioggia un fattore centrale per l’export. Ecco perché mi auguro di poter, quanto prima, definire completamente quel “passaggio di consegne” dall’ASPO all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale che permetterà di mettere a sistema lo scalo clodiense con gli altri tasselli del puzzle portuale regionale: Venezia, Porto Marghera e Porto Levante. Solo così l’Autorità di Sistema potrà garantire implementazioni infrastrutturali, in primis gli escavi dei fondali, e operative tali da poter sostenere un rilancio delle attività dello scalo di Chioggia, in linea con le strategie delineate nel Piano Operativo Triennale 2018/2020».

La divisione ingegneristica che si è occupata delle lavorazioni delle due gru è la Omg Cranes, entrata nel 2016 all’interno del Gruppo Bedeschi, realtà che da più di 100 anni è leader anche nel settore della movimentazione dei materiali sfusi e della logistica portuale con 140 milioni di euro di fatturato nel 2017 con 300 dipendenti, che punta a proporsi anche come protagonista nelle gru portuali, dopo aver acquisito e salvato dal crac due anni fa la padovana Officine Magrini Galileo e che ora punta al confronto diretto con la cinese Zpmc. Con questa acquisizione ha ampliato il suo mercato affacciandosi sulla scena del carico-scarico dei container. Tutti i componenti meccanici sono costruiti internamente presso l’officina Bedeschi di 70.000 mq a Padova, utilizzando macchinari, standard e procedure di ultima generazione  per la perfetta lavorazione e il collaudo di questi articoli speciali. Dopo le prime due gru destinate a Cipro, Omg Cranes è in lizza per un’analoga fornitura in Florida negli Usa.

Responsabile tecnico del progetto delle colossali gru è stata l’ingegner Chiara Limena, da anni specializzata nella progettazione di questo tipo di strutture fatte su misura sulle esigenze del committente. «Le gru per Cipro – commenta Limena – sono state una sfida che è stato possibile affrontare solo grazie ad un team tecnico valido come quello che ho avuto l’onore di guidare. L’unione delle singole competenze e il lavoro di squadra sono la chiave fondamentale per realizzare macchine come queste».

Entro la metà di settembre le due possenti opere saranno spedite via mare già assemblate a Cipro al porto di Limassol gestito dalla tedesca Eurogate, rispondendo così all’esigenza di occupare la banchina il minor tempo possibile, in un’ottica di riduzione dei costi. La traversata avverrà su un’unica chiatta trainata da rimorchiatori e durerà circa dieci giorni. Con l’arrivo delle due nuove gru, il porto cipriota punta a far arrivare le portacontainer più grandi, quelle che vanno scaricate su 23 linee di container, movimentandone 50 l’ora, per proporsi come hub per quella parte del Mediterraneo e il Medio Oriente.