Alto Adige depositate le liste per le provinciali 2018

In lizza 421 candidati per 35 scranni. Già effettuato il sorteggio della presenza delle liste sulla scheda. Ora tocca all’ammissibilità dei vari candidati. Già pronto il ricorso di Forza Italia contro la bocciatura della candidatura del deputato veronese Bendinelli. 

0
1160
depositate le liste

In Alto Adige i giochi elettorali in vista delle elezioni provinciali e regionali d’autunno sono già iniziati: sono state depositate le liste e il sorteggio della relativa posizione sulla scheda elettorale. Tutto ciò in largo anticipo sulla vicina “cugina” provincia di Trento, che ha lasciato il termine di presentazione al 21 settembre, un mese prima della data di apertura dei seggi elettorali.

Per disputarsi uno dei 35 scranni di consigliere provinciale e regionale di Bolzano sono in lizza 14 liste e ben 421 candidati. Per presentarle, i vari esponenti di partito hanno fatto la gara contro il tempo e contro la burocrazia asfissiante, con il risultato di correre all’autenticazione dell’ultimo secondo per potere presentare la lista.

Detto che l’annunciata lista del Popolo della famiglia non è riuscita a raccogliere le firme necessarie per presentare una forza politica completamente nuova e quindi non parteciperà al Gran premio di Bolzano, gli elettori possono scegliere tra una nutrita offerta politica: dalle liste interamente etniche (italiane o tedesche) a quelle miste interetniche. Alle prime fanno riferimento quella tedesca della Svp, Südtiroler Freiheit, Freiheitlichen e la Bürger Union (anche se intaccata dalla presenza di due italiani) per la rappresentanza tedesca, mentre dichiaratamente italiana è la lista di Casa Pound e di Fratelli d’Italia. Italiana con qualche incursione mistilingua le liste di Pd, Forza Italia, Lega e M5S. Dichiaratamente interetnica quella di team Köllensperger e dei Verdi.

Il sorteggio dell’ordine dei simboli sulla scheda elettorale effettuato dalla Commissione elettorale centrale presieduta dalla giudice della Corte dei Conti, Irene Thomaseth, e composta dai colleghi Lorenza Pantozzi (TAR) e Massimiliano Segarizzi(Tribunale) ha ammesso tutte le 14 liste presentate, decretando per sorteggio anche la posizione sulla scheda elettorale con i simboli in linea orizzontale (4 – 4 – 4 – 2):

Team Köllensperger

Süd-Tiroler Freiheit

Die Freiheitlichen

Bürgerunion für Südtirol

Forza Italia

SVP Südtiroler Volkspartei

Noi Alto Adige Südtirol

Verdi – Grüne – Verc

Vereinte Linke Sinistra unita

L’Alto Adige nel cuore Fratelli d’Italia uniti

Lega Nord

PD Partito Democratico – Demokratische Partei

Casapound Italia

MoVimento 5 Stelle

Il passaggio successivo è l’esame dei requisiti per la candidatura di tutti i 421 candidati, lavoro che comporterà qualche giorno di lavoro, specie su una candidatura dichiaratamente di rottura, proposta in contestazione alla legge elettorale vigente che limita la candidatura ai soli residenti in provincia di Bolzano, entrando così in contrasto con i dettami della Costituzione. Una provocazione fatta a bella posta da Forza Italia che ha proposto la candidatura del deputato veronese Davide Bendinelli, piazzato al quarto posto nella lista degli azzurri dalla coordinatrice regionale del partito, Michaela Biancofiore, che ora attende il verdetto della commissione: «questa legge elettorale è incostituzionale, sarebbe bastato una seduta straordinaria di mezz’ora del Consiglio provinciale cambiarla con un tratto di penna. Tutti i cittadini italiani devono potersi candidare in Alto Adige, l’onorevole Bendinelli è veronese – sottolinea Biancofiore -. Viene dall’alto Garda, è deputato della Repubblica. Se, come tutto sembra deporre, gli verrà impedito di candidarsi, chiederemo l’annullamento delle elezioni. Il ricorso predisposto dall’avvocato Igor Janes è già pronto». Cosa che puntualmente si è verificata, con la bocciatura non solo della candidatura di Bendinelli, ma anche di quella di Patrizia Gozzi (Verdi – Grüne – Verc) e di Stefan Taber (Bürgerunion für Südtirol).

Una situazione che potrebbe portare anche all’annullamento delle elezioni e alla convocazione di una nuova tornata elettorale, previa la modifica della legge elettorale se il ricorso predisposto da Forza Italia fosse dichiarato fondato. Da parte sua, la provincia di Bolzano che ha preferito non affrontare la richiesta di modifica della legge nonostante un autorevole parere di un costituzionalista, ha studiato il caso rinvenendo un precedente simile relativo alla legge elettorale siciliana, che la Corte Costituzionale ha ritenuto congrua nel requisito di prevedere il requisito della residenza dei candidati. Di sicuro, il risultato elettorale del 21 ottobre prossimo sarà sotto la spada di Damocle fino alla pronuncia della Consulta.