A Venezia III edizione del Forum internazionale dei sindaci “Mille città”

10 sindaci di altrettante città si sono confrontati sul tema “Mobilità metropolitana: territorio, identità e sviluppo”. 

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Forum internazionale dei sindaci “Mille città”

Si è svolta nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale a Venezia, la terza edizione del Forum internazionale dei sindaci Mille città, milioni di cittadini: un progetto per il nostro futuro, organizzato dal comune di Venezia in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia e Vela spa.

All’iniziativa, voluta dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, hanno partecipato quest’anno i sindaci o i rappresentanti di 10 città: Braga (Portogallo), Corfù, Heraklion (Grecia), Kharkiv (Ucraina), Linz (Austria), Monaco (Principato di Monaco), Mosca, San Pietroburgo (Federazione Russa), Nanchino (Cina), Rabat (Marocco). All’incontro hanno preso parte, oltre ai vertici dell’amministrazione comunale, anche le maggiori autorità cittadine e i rappresentanti delle società partecipate. Sono inoltre intervenuti Ana Luiza Thompson-Flores, direttore dell’Ufficio regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa, e il rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Michele Bugliesi.

L’incontro, dedicato quest’anno al tema della “Mobilità metropolitana: territorio, identità e sviluppo”, è stato occasione di condivisione delle best practices e dei progetti a cui le varie città stanno lavorando per favorire una mobilità sempre più sostenibile, tecnologicamente avanzata, sperimentale, efficiente, sicura, interconnessa ed intermodale. Dopo il benvenuto da parte della direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, Gabriella Belli, Ana Luiza Thompson-Flores ha ribadito la disponibilità dell’Unesco a esplorare le opportunità di collaborazione e di sviluppo sui temi trattati, mentre il rettore Bugliesi ha concentrato il suo intervento sul ruolo cruciale delle università in un sistema metropolitano come quello di Venezia che sempre più si sta dimostrando motore di sviluppo per il Paese. «L’interazione a Venezia tra i vari atenei e istituzioni culturali – ha sottolineato Bugliesi – contribuisce ad ampliare il processo di internazionalizzazione della città, ad attrarre talenti e investimenti. Anche grazie a questo Forum, Venezia prosegue nel solco della sua millenaria tradizione come luogo di incontro, di dialogo, di innovazione».

«L’idea alla base di questa iniziativa – ha esordito il sindaco Brugnaro – è quella di costruire un percorso di ascolto e di amicizia tra città. Anche questo è fare diplomazia”. Ringraziando i partecipanti per la disponibilità al dialogo dimostrata, il primo cittadino ha poi aggiunto: “Prima degli accordi o delle soluzioni tecniche vengono le persone: conoscersi e creare empatia è il primo passo per poter lavorare insieme in modo costruttivo».

Da molti degli interventi è emersa la necessità di puntare sull’innovazione tecnologica per poter vincere le sfide che le città devono affrontare nell’ambito della mobilità, nel rispetto dell’ambiente, e garantire una migliore qualità della vita ai cittadini. Il sindaco di Linz, Klaus Luger, ha raccontato la trasformazione della città austriaca dopo la crisi dell’industria pesante degli anni Settanta e Ottanta, attraverso progetti di riconversione industriale che hanno permesso la creazione di nuovi posti di lavoro e investimenti in ambito tecnologico e della mobilità sostenibile: «stiamo lavorando, ad esempio, a un sistema di funivia urbana, camion ibridi per la raccolta dei rifiuti e veicoli dei Vigili del Fuoco ad alimentazione elettrica».

La mobilità accessibile è invece al centro dei progetti del comune di Corfù, piccola isola con 45.000 abitanti e 2 milioni e mezzo di turisti all’anno. «In 29 spiagge dell’isola – ha spiegato il sindaco Konstantinos Nikolouzos – sono disponibili speciali rampe e sedie a rotelle galleggianti per garantire l’accesso al mare anche alle persone con disabilità. Sono presidi che vorremmo rendere disponibili in tutte le spiagge di Corfù, perché l’isola possa diventare punto di riferimento per i turisti con ridotta mobilità che scelgono di visitare la Grecia».

Particolare la situazione descritta dal sindaco di Monaco, Georges Marsan, per le problematiche connesse all’alto numero di pendolari e di turisti in un territorio di soli 2 chilometri quadrati. Tra gli obiettivi della capitale del Principato, il miglioramento dell’accessibilità alla piccola città Stato, sfruttando parcheggi sotterranei e di superficie in zone di confine, rafforzando il trasporto pubblico, ottimizzando il flusso delle merci, sviluppando applicazioni per fornire in tempo reale a cittadini e ospiti informazioni su traffico, lavori in corso, tempi stimati di percorrenza.

Sono le città più popolose a risentire in particolare dei problemi legati al traffico veicolare. «Mosca – ha spiegato Ilya Kuzmin, responsabile del Dipartimento degli affari economici e delle relazioni internazionali – è uno tra i maggiori nodi del trasporto mondiale, con 17 milioni di veicoli che ogni giorno percorrono 1,3 milioni di chilometri, pari a 32 giri della Terra». Per il controllo del traffico vengono utilizzate oltre 170.000 telecamere di controllo.

L’utilità della cooperazione tra territori vicini è un altro aspetto emerso dalle relazioni condivise. L’espansione di Rabat verso la periferia, per farne una «città dell’accoglienza e non solo di transito – come ha evidenziato l’assessore Jalal Kaddouri – ha portato alla nascita di un operatore dei trasporti per l’agglomerato urbano che riunisce 13 comuni».

Un importante investimento nell’ambito dell’istruzione è alla base delle politiche di Kharkiv, seconda città dell’Ucraina. «Crediamo nell’idea di migliorare la città proprio grazie alle persone che vi abitano e studiano, in particolare i giovani che frequentano le oltre 60 università del nostro territorio».

Anche Braga – ha aggiunto Miguel Bandeira, assessore alla Pianificazione urbana e alla Mobilità – punta sui giovani, che costituiscono il 46% degli abitanti della terza città del Portogallo. L’aumento del traffico e degli incidenti stradali ha dato avvio ad un’opera di sensibilizzazione della popolazione, per modificarne il modo di vivere la città privilegiando la mobilità sostenibile. Il Comune di Braga sta lavorando a un progetto di funicolare idraulica e alla realizzazione di tre percorsi pedonali per valorizzare il patrimonio di antiche strade romane della città.

L’impatto del turismo sulla mobilità locale e la necessità di conciliare le esigenze degli ospiti con quelle dei residenti sono stati al centro dell’intervento di Gian Andrea Garancini, assessore al Turismo di Heraklion. «L’isola di Creta – ha spiegato – ha 700.000 residenti ed è visitata da sei milioni di turisti l’anno. Le innovazioni tecnologiche, l’educazione a una mobilità più sostenibile, lo sviluppo dell’intermodalità sono strumenti che ci aiutano a gestire le difficoltà legate al grande afflusso turistico».

Di connubio tra tradizione e innovazione ha parlato Helen Tu, direttrice dell’Ufficio Investimenti del Comune di Nanchino: «non si può vivere solo di storia, vogliamo diventare una città internazionale dell’innovazione e a questo obiettivo abbiamo destinato importanti investimenti, anche nell’ambito della mobilità».

«La città del futuro – ha aggiunto Ivan Filippov, presidente del Comitato per le politiche e economiche e la pianificazione strategica di San Pietroburgo – deve essere comoda, per tutti. Abbiamo lavorato, e continueremo a farlo, per migliorare gli standard di mobilità metropolitana: abbiamo investito nel trasporto sotterraneo e di superficie, nella creazione di posti di lavoro fuori dal centro storico, nella riduzione del traffico con la deviazione del traffico pesante. Un sofisticato sistema informatico coordina la mobilità, grazie a 20.000 telecamere ad alta definizione. Cooperiamo! Insieme possiamo rendere le città luoghi migliori dove vivere».

«Per troppi anni – ha concluso Brugnaro – ci siamo adagiati su una decrescita che, io credo, non sia felice. Il mondo sta correndo: servono umiltà e intelligenza per non restare indietro. Bisogna stimolare i giovani, il nostro futuro, perché si interessino e si prendano cura del territorio in cui vivono. Serve un approccio nuovo, che parta e tuteli le nostre tradizioni, ma sappia anche guardare più lontano. E bisogna farlo con i piedi per terra, perché per fare investimenti serve prima trovare le risorse. Altrimenti sono progetti utopistici che fanno danni alle future generazioni che dovranno pagarne il conto, e questo non è etico. A di là degli specialisti della protesta ad ogni costo – ha concluso il primo cittadino – serve operare nella logica della collaborazione e dell’integrazione, per mettere insieme lavoro, sicurezza, mobilità efficiente e migliorare la vita dei cittadini».