La febbre del Nilo dilaga in tutt’Europa con oltre trecento segnalazioni

In Veneto decolla la disinfestazione straordinaria contro la zanzara Culex. Allarme anche sugli emoderivati: trovati ed isolati sangue infetto in 40 province italiane. 

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febbre del nilo

La febbre del Nilo si diffonde in tutt’Europa con oltre 300 casi registrati dal Centro europeo di Controllo delle Malattie (Ecdc)circa il virus che si trasmette con una puntura di zanzara Culex. Nell’ultima settimana in Europa c’è stato un vero e proprio boom di casi di West Nile, con oltre 300 segnalazioni tra il 24 e il 30 di agosto, quando in tutto il 2017 se ne sono registrati 410. E in Europa il maggior focolaio è localizzato proprio in Italia: dei 300 contagi dell’ultima settimana 144 sono stati segnalati dal nostro Paese, 61 dalla Romania e 41 dalla Grecia, con un totale di 25 morti, 7 in Italia, 6 in Serbia e Romania, 5 in Grecia e uno in Francia.

In totale dall’inizio della sorveglianza dell’Ecdc i casi riscontrati sono stati 710, di cui quasi metà (327) in Italia, mentre i morti sono 64, di cui 21 in Serbia, 16 in Grecia e 13 in Italia. E secondo gli esperti dell’Ecdc il virus del Nilo Occidentale colpirà anche territori che non aveva mai toccato in precedenza.

Preoccupazioni in Italia sono registrati nei centri trasfusionali, che hanno individuato casi di virus nel sangue prelevato in 40 province italiane, individuando 46 donatori positivi che sono stati sospesi. Nel solo Veneto prudenzialmente sono stati “congelati” 214 donatori ritenuti a rischio.

Il contagio non risparmia nessuno: è di oggi la notizia che il vice presidente del Senato Roberto Calderoli è stato appena dimesso dall’ospedale dopo un’encefalite causatagli proprio dalla puntura di una zanzara Culex.

Intanto, dalla prossima settimana in Veneto realtà maggiormente affetta dall’epidemia del virus, parte dal disinfestazione a tappeto ordinata dalla Regione. Il Piano prevede una lunga serie di interventi, sia adulticidi che larvicidi, per un costo di circa 500.000 euro, che partiranno dalle aree più interessate, i territori corrispondenti alle Ullss 5 Polesana, 6 Euganea e 9 Scaligera, per poi estendersi in una seconda fase dove il fenomeno si è rivelato più lieve. Entro due settimane la disinfestazione si estenderà a tutti i Comuni in cui il virus si è palesato.

Il trattamento larvicida interesserà i tombini stradali e i fossati, in particolare quelli situati nelle vicinanze di abitazioni e aree residenziali; quello adulticida si estenderà ad aree sensibili, come ad esempio parchi pubblici, scuole, aree attrezzate, individuate da parte dei comuni. Il Piano specifica che devono comunque continuare le azioni di informazione alla popolazione per la protezione individuale e per l’adozione di comportamenti che non comportino la proliferazione di focolai larvali. Inoltre, il sindaco potrà attuare controlli a campione, anche “porta a porta”, con il sanzionamento dei comportamenti scorretti. E’ ritenuto importante anche il controllo dei territori in termini di manutenzione dei fossati, verde pubblico, raccolta di acque stagnanti.

Quanto ai privati, opportuno proteggersi con repellenti e insetticidi vari in modo da evitare che all’interno delle abitazioni, specie nelle ore notturne, soggiornino le zanzare.