UniFe: finanziato il progetto di recupero della bava di lumaca da allevamenti

Il ministero per la Ricerca stanzia di 1.28 milioni di euro per la ricerca con ricadute in campo cosmetico e parafarmaceutico. 

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bava di lumaca

Finanziamento di 1.28 milioni di euro dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) al Dipartimento di Scienze chimiche e farmaceutiche dell’Università di Ferrara per l’innovativo progetto di ricerca “HelixRecovery – Recupero della sostanza mucosa di scarto da allevamenti di chiocciole” relativo alla bava di lumaca.

La ricerca sarà svolta sotto la coordinazione del prof. Claudio Trapella (Dip. Scienze chimiche e farmaceutiche e LTTA ), in collaborazione con il Laboratorio per le tecnologie delle terapie avanzate, LTTA (Paola Secchiero e Rebecca Voltan) ed il Dipartimento di scienze mediche (Roberta Rizzo) dell’Università di Ferrara, l’IstitutoZooprofilatico Sperimentale di Cagliari (Paola Cogoni) ed il Tecnopolo di Mirandola in provincia di Modena.

«L’Università di Ferrara si occupa da anni – spiega Trapella – della caratterizzazione del secreto di chiocciola, meglio conosciuto come “bava di lumaca” per le sue caratteristiche biologiche molto interessanti. Attualmente il secreto di chiocciola è ampiamente utilizzato in ambito cosmetico e parafarmaceutico, ma la maggior parte di tale secreto viene importato da paesi del Sud America o dell’Est Europa».

Il progetto si prefigge di recuperare il secreto di chiocciola dagli allevamenti destinati alla gastronomia della Regione Sardegna al fine di valorizzarli. La caratterizzazione chimica, microbiologica e funzionale renderà questa sostanza di “scarto industriale” un prodotto commercializzabile nell’ambito cosmetico, nutraceutico e farmaceutico mondiale. Il progetto si prefigge di caratterizzare il secreto ed i suoi derivati al fine di generare una filiera produttiva certificata con una caratterizzazione scientifica delle proprietà del secreto, ad oggi non completamente dimostrate.