Al via il XXVII Festival internazionale di Musica sacra del Friuli Venezia Giulia

Dal 29 agosto al 19 dicembre 2018 otto grandi concerti nelle località della Regione. 

0
1358
Festival internazionale di Musica sacra

Prende il via la ventisettesima edizione del Festival internazionale di Musica Sacra organizzato da Presenza e Cultura con la regione Friuli Venezia Giulia, sostenuto da Fondazione Friuli, BCC Pordenonese, Diocesi Concordia Pordenone, Fondazione Buon Samaritano, comune di Pordenone, in programma dal 29 agosto fino al 19 dicembre 2018 in otto località della Regione.

Il tema dell’edizione 2018 è «“Passioni e risurrezioni”: termini che, prima di essere religiosi, ci sembrano umani e quindi validi per tutti, ecumenici. Un immediato rimando alla speranza che qualcosa nel mondo possa mutare in meglio, un forte richiamo a non adagiarci nell’avvilimento e nel lamento» dice Luciano Padovese, presidente PEC-Presenza e Cultura, appassionato promotore di un evento musicale che si rinnova ad ogni edizione come un “unicum” sulla scena culturale del NordEst per la proposta concertistica internazionale legata alle migliori produzioni di Musica Sacra, espressione delle più varie religioni del mondo, antiche e contemporanee.

Nel segno di “Passioni e risurrezioni” un ricchissimo cartellone con cinque concerti in Duomo a Pordenone, tre concerti fra Barcis, Cividale e all’Università della Terza Età di Pordenone, tre mostre a Cordenons, San Vito al Tagliamento e Sesto al Reghena con intro musicale, quattro spettacoli-concerto alla Madonna Pellegrina di Pordenone, cinque laboratori e sei mostre di animazione e illustrazione, più il nuovo progetto “Ninna nanna” che mette a confronto la nostra tradizione musicale e quella delle comunità straniere. Un programma di straordinaria varietà con prestigiose eccellenze che si estende nel tempo e nel territorio, a cura dei musicologi Franco Calabretto ed Eddi De Nadai fruibile con ingresso libero per tutti.

«La XXVII edizione del Festival rilancia un messaggio forte e chiaro, grazie al linguaggio della musica e dell’arte – spiegano i direttori artistici –  A cominciare dalla rete di collaborazioni nazionali e internazionali con artisti, festival e istituzioni, che porta in dote al Festival ben 7 nazioni europee rappresentate in cartellone: Polonia, Ungheria, Francia, Germania, Russia, Olanda, oltre all’Italia. Il Festival 2018 propone concerti, laboratori, conferenze, mostre, nuovi progetti nel segno della interculturalità e multidisciplinarietà, spaziando ancora una volta attraverso i linguaggi musicali del sacro, dall’antico al contemporaneo, con una riflessione speciale sul tema della Passione, metafora delle tensioni e difficoltà del presente, accanto a quello della Resurrezione, quindi con un messaggio di speranza e fiducia. Ne è testimonianza, oltre alla presenza di giovani eccellenti esecutori, la valorizzazione dei giovani artisti e della loro creatività, valorizzata con ben due commissioni di nuove composizioni all’interno del concerto del Coro dell’Accademia di Budapest».

Entrando nel merito del programma musicale, il cartellone di scena nel Duomo di San Marco si apre domenica 21 ottobre (ore 20.45) con “Sacra risonanza”, l’evento che vedrà protagonista il noto trombettista e compositore Markus Stockhausen, figlio del celeberrimo Karlheinz. Affiancato dal clarinettista Tara Bouman e da una selezione di un centinaio di ottoni delle Bande dell’Anbima Fvg, Markus Stockhausen proporrà un allestimento speciale del suo Inno di ispirazione mariana per tromba solista e strumenti a fiato: nel Duomo di Pordenone sfrutterà le suggestive risonanze naturali, per un evento unico e imperdibile. Si prosegue venerdì 26 ottobre con la coproduzione “Still requies” su partitura del celebrato compositore Mauro Montalbetti, per la voce recitante di Marco Baliani, solista il tenore Mirko Guadagnini: un allestimento realizzato per i 100 anni dalla fine della Grande Guerra in sinergia con il Festival Liederiadi di Milano, per la direzione del M°. Eddi de Nadai. Affidata all’interpretazione di Liederiadi Chorus e AltreVoci Ensemble, la partitura di Mauro Montalbetti, uno dei compositori italiani più in vista dell’ultimo decennio, ci guiderà a riflettere sulla “Risurrezione” di cent’anni fa, che metteva fine al conflitto probabilmente più traumatico della storia europea dell’ultimo secolo.

Venerdì 16 novembre il testimone passerà a “Illuminations”, il Trio di musicisti francesi – Samuel Cattiau controtenore, Mathieu Saglio violoncello, Quentin Dujardin chitarra – che (ri)scopre le architetture sonore della polifonia sacra antica, attraverso rivisitazioni originali proposte nelle chiese e nelle cattedrali di tutta Europa. Mercoledì 21 novembre, in coproduzione con il Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, ecco “Miserere”, il concerto che vedrà protagonista il New Liszt Ferenc Chamber Choir diretto da Nemes Laszlo Norbert, su musiche di Palestrina, Allegri, Venier, Gamper, Kodaly. Il coro si trova in residence all’interno della prestigiosa Accademia Liszt di Budapest ed è composto da giovani musicisti rigorosamente selezionati. In programma due prime esecuzioni assolute, espressamente commissionate ai giovani compositori Alessio Venier, in lingua friulana, e Christian Gamper in lingua tedesca.  Mercoledì 28 novembre il gran finale, nel Duomo Concattedrale San Marco: alle ore 16.30 risuonerà il programma del Polish Cello Quartet nato da un progetto di sei Festival europei – Mittelfest per l’italia – riallestito per giovani compositori accanto a Bach e Arvo Pärt. Uno dei migliori quartetti di violoncelli in Europa eseguirà dunque un concerto caleidoscopico, rappresentativo delle varie tendenze della nuova musica prodotta nei vari Paesi europei, mantenendo ben saldo il rapporto col tema sacro che conferisce unità e riconoscibilità.

Sarà la masterclass per organo condotta da Elisabeth Zawadke ad aprire il cartellone del XXVII Festival internazionale di Musica Sacra: Festival internazionale di Musica sacradocente alla Musikhochschule di Lucerna, l’artista terrà la masterclass da mercoledì 29 a venerdì 31 agosto in due sedi di particolare suggestione: la Chiesa del Seminario Vescovile di Pordenone e la Chiesa dei SS. Giuseppe e Pantaleone di Spilimbergo. Obiettivo è la valorizzazione della letteratura organistica, quale scrittura musicale di riferimento per la produzione sacra, non solo liturgica, della storia della musica cristiana dal Rinascimento ai giorni nostri. A conclusione, venerdì 31 agosto alle 20.45, è previsto il concerto dei partecipanti.

Molti i concerti in cartellone sul territorio del Friuli e Veneto Orientale: si parte il 30 settembre a Barcis (Chiesa S. Giovanni Battista, ore 16) con “Il Lied sacro” e l’originale progetto nato all’interno della classe di Musica da Camera del Conservatorio Tomadini guidata da Franco Calabretto: obiettivo un’indagine sul repertorio sacro, quest’anno nell’ambito dell’immenso repertorio liederistico. In scena Kamilla Karginova soprano, Liliia Kolosova mezzosoprano e lo stesso docente Franco Calabretto al pianoforte, musiche di Dvořák, Schubert, Cornelius, Wolf, repliche il 2 dicembre alle 11 al Museo Archeologico Nazionale di Cividale e il 19 dicembre alle 15.30 nell’Auditorium Casa Zanussi – Università della Terza Età, Pordenone. Alla Casa Madonna Pellegrina di Pordenone risuoneranno i “Canti di pace nel mondo”: sabato 10 novembre, alle 20.30 riflettori sull’International Bridge Choir, il Coro gospel, fondato dal pastore Patrick Boakye Mumuni per coniugare creatività e integrazione nel segno della musica e della fede. Martedì 27 novembre alle 11 e mercoledì 28 dicembre, sempre alle 11, torna l’Immigrant Song a cura della Scuola Sperimentale dell’attore L’Arlecchino Errante.

Il programma completo del Festival è consultabile sul sito www.centroculturapordenone.it/pec.