Dopo la fioritura delle liste civiche equamente suddivise tra le alleanze di centro destra e di centro sinistra, in vista delle elezioni in Trentino Alto Adige nasce anche una “cosa bianca”, una sorta di SVP degli italiani (ma non solo) del Trentino Alto Adige utilizzando le parole del suo fautore principale, l’ex senatore Udc Ivo Tarolli, sempre attivo per tenere alto le insegne post democristiane in Regione e in Italia.
Tarolli punta a due diverse liste elettorali, una per provincia in ossequio ai due diversi sistemi elettorali, ma con un’unica ragione sociale, fondendo assieme “Noi per il Trentino” e “Noi per l’Alto Adige” in “Insieme per il Trentino Alto Adige”, con obiettivo il rilancio del ruolo della regione Trentino Alto Adige che nel corso delle ultime due legislature è stato pericolosamente svuotato di contenuti a favore delle due province autonome, con il risultato che le basi autonomistiche locali, fondate sul ruolo della Regione, è stato notevolmente depotenziato, specie per la realtà trentina che non gode della “protezione” austriaca come l’Alto Adige. Di fatto, con la complicità del Pd, la Svp è riuscita a puntare sul rafforzamento della provincia di Bolzano e con i quattro disegni di legge appena ripresentati al Senato punta ad un’autonomia totale.
Non solo la questione politica: c’è anche quella dei numeri: secondo Tarolli «tra trentini e altoatesini siamo un milione di persone, lo zero virgola a livello europeo. Per ricostruire una comunità regionale che pesi per davvero a livello europeo occorre lavorare per raccogliere esperienze politiche diverse, questo tema dovrebbe appartenere a tutti gli schieramenti. L’obiettivo è una “Svp bianca”, un partito di raccolta che tenga insieme le comunità linguistiche e guardi all’Europa».
In Alto Adige a supportare l’iniziativa c’è il presidente del Consiglio provinciale di Bolzano, l’ex Pd Roberto Bizzo, ed il movimento è già pronto per correre alle provinciali. Ancora in alto mare il versante trentino, con Tarolli che non ha ancora chiarito su quali alleanze puntare, visto i sommovimenti ancora in atto nell’ambito del centro sinistra autonomista, con il Patt sempre più propenso a fare corsa solitaria dopo il gran rifiuto del Pd alla ricandidatura di Ugo Rossi, uomo Patt, alla guida della provincia di Trento.
La stessa presenza di Rossi alla presentazione dell’iniziativa di Tarolli potrebbe stare ad indicare una possibile alleanza di sapore centrista autonomista, cui aggregare anche parte dell’Upt e probabilmente anche pezzi di Forza Italia, specie in Alto Adige dove l’alleanza di centro destra non si è realizzata causa la decisione della Legadi correre da sola. E se dal Pd si è criticato l’operato di Rossi, da Tarolli vengono parole di riconoscimento all’operato del presidente uscente: «Rossi ha fatto due cose straordinarie, il trilinguismo e il potenziamento della formazione professionale». Parole che hanno ottenuto l’immediato gradimento dello stesso Rossi: «nei momenti difficili, chi ha costruito ponti ha fatto un grande servizio sia al Trentino che all’Alto Adige – ha detto Rossi -. Serve una comunità regionale più coesa contro l’idea che il Trentino diventi una provincia del Veneto e l’Alto Adige torni a guardare all’Austria».
“Insieme per il il Trentino Alto Adige sarà presentato ufficialmente all’inizio di settembre al confine tra le due province di Trento e di Bolzano e avrà una base, secondo quanto anticipa lo stesso Tarolli, «costituita da un terzo di trentini, un terzo di italiani altoatesini e un terzo di altoatesini di lingua tedesca ed italiana».