Veneto, un legame sempre più stretto tra turismo, bici e artigianato

Quasi 2mila dei 5.425Km di ciclovie previsti coinvolgono il Veneto. Nei capoluoghi di provincia 4.370 km di piste ciclabili, +21,7% in cinque anni. Padova prima in Italia per densità. Treviso, Vicenza, Verona e Venezia tutte sopra la media nazionale.

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Per il Veneto, ai vertici delle regioni turistiche italiane, assumono grande importanza le infrastrutture utilizzabili dai turisti per una migliore fruizione delle bellezze del territorio e, tra queste, le piste ciclabili rappresentano un connubio straordinario tra bici e artigianato, tra territorio e turismo.

Nel panorama di una vacanza lenta in città, in campagna sui monti, il cicloturismo è in progressione straordinaria, in particolare in Veneto dove quasi 2.000 dei 5.425Km di ciclovie previsti dal DEF 2018 (Il Piano Infrastruttureallegato al Documento di economia e finanza 2018 dedica un capitolo alle ciclovie in cui sono previste una decina di ciclovie nazionali per un totale di 5.425 km con stanziamenti per 161 milioni di euro) coinvolgono la Regione, e non solo.

L’analisi degli ultimi dati pubblicati dall’Istat evidenzia che nei capoluoghi di provincia italiani la lunghezza delle piste ciclabili nel 2016 sale a 4.370 km, in aumento del 4,1% rispetto all’anno precedente e cumulando una crescita del 21,7% nell’arco di cinque anni (2011-2016). Per densità delle piste ciclabili infine la provincia di Padova risulta avere il valore più alto d’Italia (181,7 km/100 km2), con Treviso (109,6 km/100 km2) è tra gli 11 capoluoghi che superano i 100 km per 100 km2 e ben 5 province venete Padova, Treviso, Vicenza, Verona e Venezia sono sopra la media nazionale.

«Un fenomeno – sottolinea il presidente di Confartigianato Veneto, Agostino Bonomo – che si lega a doppio mandato con l’artigianato. Quello delle biciclette è uno dei settori in cui gli imprenditori artigiani veneti e non solo, sono stati artefici della rinascita e del rilancio della qualità manifatturiera italiana. Dopo l’abbandono di questa produzione nel nostro Paese e l’invasione di prodotti esteri di bassa qualità, proprio negli anni della crisi gli artigiani italiani sono stati capifila del ritorno alla bicicletta sofisticata, realizzando capolavori che esprimono tradizione, innovazione, talento, gusto e creatività».

Quello della bicicletta è un mercato in grande evoluzione. Lo è per le caratteristiche delle aziende che le producono, nell’utilizzo che se ne fa, nel valore del prodotto stesso che non è più solo un oggetto di consumo ma diventa uno stile di vita che a sua volta apre ad altre esigenze ed opportunità che riguardano sia la bicicletta, che diviene un bene di valore da tutelare, sia le sue diverse forme di utilizzo.

In particolare nella filiera della bicicletta veneta, il rapporto tra bici e artigianato è particolarmente stretto: il 66,7% delle 487 imprese (seconda regione dopo la Lombardia che ne ospita 528) sono artigiane, 325 unità e danno lavoro a 1.217 addetti di cui 610 nell’artigianato. Il Veneto (con 196)  è terza dietro Trentino (289) ed Emilia Romagna (203), per indice di specializzazione nel settore (Imprese di produzione, riparazione e noleggio di biciclette) e ben 2 province Vicenza (246) e Padova (244) tra le 26 con alta specializzazione (indice >150), rispettivamente al 5° e 6° posto.