Secondo il rapporto annuale dell’Autorità per l’energia (ARERA) sullo stato di attuazione del bonus sociale elettrico e gas, a livello nazionale emerge che sono aumentati i beneficiari del bonus energia e gas, ma la percentuale di chi ne usufruisce rispetto a chi ne avrebbe diritto è ancora molto limitata, tra il 30% e il 32%.
Secondo il Centro consumatori e utenti della provincia di Trento, in Trentino, per quanto riguarda il bonus elettrico (disagio economico e disagio fisico), al 30 giugno 2018 sono 5.178 le famiglie con agevolazione in corso (dato comunicato da ARERA), su un bacino di circa 14.000 famiglie potenzialmente interessate dall’agevolazione (circa il 37%). Per il bonus gas le agevolazioni in corso dovrebbero essere all’incirca 4.800 su un minimo di circa 9.900 famiglie potenzialmente interessate: quindi più della metà degli aventi diritto non richiede il bonus.
Nonostante tali agevolazioni esistano già da vari anni, sono ancora molti gli utenti che non sono al corrente della loro esistenza. Già lo scorso anno le associazioni dei consumatori avevano evidenziato che una percentuale molto elevata dei potenziali aventi diritto non richiede i bonus energia e gas, vuoi perché non sa della loro esistenza, vuoi perché teme ostacoli burocratici nella procedura di richiesta, vuoi ancora perché ritiene che il proprio ISEE sia troppo alto per averne diritto.
Quanto si può arrivare a percepire? Non si parla di pochi soldi. Nel caso del bonus elettrico/disagio economico si va dai 125 ai 184 euro/anno (a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare), mentre per il bonus elettrico/disagio fisico si va dai 193 ai 692 euro all’anno (a seconda della potenza contrattuale, delle apparecchiature elettromedicali utilizzate e dal tempo di utilizzo giornaliero). Nel caso del bonus gas si va dai 32 euro ai 273 euro/anno, a seconda della fascia climatica in cui si trova l’immobile, del numero dei componenti del nucleo familiare e del tipo di contratto di fornitura (contratto acqua calda e/o uso cottura oppure contratto per riscaldamento).
Il diritto ad ottenere il bonus elettrico e gas dipende da tre fattori: a) da un indicatore (ISEE non superiore a 8.107,50 euro, rispettivamente ISEE non superiore a 20.000 euro per nucleo con più di 3 figli a carico) che misura la condizione economica della famiglia, tenendo conto non soltanto del reddito ma anche del patrimonio, della composizione e numerosità del nucleo familiare, della presenza di persone portatrici di handicap o, in alternativa, dalla titolarità della cd. carta acquisti o del reddito di inclusione; b) dalla titolarità di un contratto di fornitura di energia elettrica e/o gas naturale oppure dall’utilizzo di una fornitura di gas naturale centralizzata a livello condominiale; c) solo per i clienti elettrici, da una condizione di salute che comporta l’utilizzo di determinate macchine salvavita alimentate ad energia elettrica.
La domanda va presentata presso il comune di residenza o presso un altro ente designato dal comune (CAF, ecc.) utilizzando l’apposito modulo. Per il disagio economico il bonus è riconosciuto per 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere nuovamente il bonus, il cittadino deve rinnovare la richiesta di ammissione con apposita domanda. Il bonus viene riconosciuto con relativo sconto nella bolletta elettrica o del gas (oppure, nel caso di utente che utilizza una fornitura di gas metano centralizzata a livello condominiale, attraverso l’erogazione diretta dell’importo dello sconto presso gli uffici postali).