Alto Adige, pervenute 321 domande di sostegno all’innovazione e sviluppo delle imprese

Previsto un ammontare d’investimenti per 54,5 milioni di euro. Cna chiede l’incremento delle risorse a disposizione. 

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La Ripartizione economia della provincia di Bolzano ha reso noti i risultati del bando di finanziamento per il sostegno all’innovazione e sviluppo delle imprese. Un quinto delle imprese investe nell’innovazione tecnologica. Micro e piccole imprese, una su cinque punta su innovazione e digitale.

È quanto emerge dalle domande per ottenere le agevolazioni destinate a finanziare gli investimenti di micro e piccole realtà economiche locali dei settori artigianato, industria, commercio e servizi. Al 30 giugno 2018 (data ultima per fare richiesta) sono state 321 le istanze arrivate per investimenti complessivi programmati pari a 54,5 milioni di euro. La graduatoria verrà pubblicata nella seconda metà di settembre.

«Sotto il profilo della localizzazione economica e del mercato del lavoro altoatesino è estremamente importante che le piccole imprese investano soprattutto nella digitalizzazione e nell’innovazione. Solo in questo modo l’economia altoatesina potrà mantenere la propria posizione concorrenziale e creare nuovi posti di lavoro», afferma il presidente della Provincia, Arno Kompatscher. Tra i criteri per la valutazione delle domande vi sono in primo luogo gli investimenti nella cosiddetta trasformazione digitale, in progetti di ricerca e sviluppo, di crescita e qualificazione dell’impresa; sono previsti ulteriori punti nel caso vengano occupati apprendisti, se si tratta di debolezze strutturali, imprese gestite da donne o di attività commerciali individuali in quartieri al di fuori dei centri urbani.

Questa misura d’incentivazione è uno dei quattro pilastri dell’incentivazione economica messi in campo dalla Provincia e attuata nell’attuale legislatura in stretta collaborazione con i rappresentanti del mondo economico. I quattro pilastri mirano a sostenere gli imprenditori nello sviluppo della loro capacità concorrenziale. La principale misura è rappresentata dagli sgravi fiscali per circa 400 milioni di euro che sono stati messi a disposizione delle imprese per effettuare investimenti. Secondo il presidente della Provincia si tratta della misura meno burocratica. Il fondo di rotazione mette invece a disposizione crediti ad interesse agevolato da destinare agli investimenti e riscuote, come di consueto, una notevole interesse soprattutto da parte delle imprese di maggiori dimensioni. Il quarto pilastro è rappresentato dalla promozione dell’aggiornamento, della consulenza e del trasferimento tecnologico.

Due terzi delle domande sono pervenute dal settore dell’artigianato. Le 193 aziende di questo settore che si sono candidate all’agevolazione hanno dichiarato l’intenzione di investire nell’anno in corso ben 33 milioni di euro nella loro attività. Altre 49 domande sono venute da imprese dell’industria, che si apprestano a investire o hanno già investito nel 2018 oltre 12 milioni di euro. Al secondo posto per numero di richieste presentate (59 su 321) vi sono le imprese del commercio, per investimenti programmati pari a 7,6 milioni di euro. Meno consistenti le domande arrivate dalle imprese del settore servizi (20), con 1,7 milioni di euro di investimenti programmati.

Indipendentemente dal settore di appartenenza, sono state complessivamente 68 le aziende che hanno presentato domanda per finanziare un’iniziativa nel campo della tecnologia e dell’innovazione. In particolare 47 aziende si sono dette decise a investire in innovazione, mentre 21 intendono finanziare un cambiamento nel proprio processo produttivo nel senso dell’impresa 4.0 ossia dell’automatizzazione dei processi produttivi e dell’interazione uomo-macchina. La Giunta ha messo complessivamente a disposizione delle piccole e micro imprese altoatesine 6 milioni di euro, di cui 5 milioni per i settori artigianato e industria (2,5 milioni per soggetti economici fino a 9 dipendenti, gli altri 2,5 milioni a quelli oltre 9 e fino a 49 dipendenti). Un milione di euro è stato invece destinato esclusivamente alle imprese del settore commercio e servizi, cui da quest’anno è dedicata una graduatoria separata.

«La Provincia dovrebbe fare uno sforzo, con i prossimi bilanci, non solo per mantenere i 6 milioni di euro a disposizione delle agevolazioni per le piccole imprese, ma per aumentare questa somma, visto l’elevato numero di adesioni al bando e gli investimenti complessivi stimolati, soprattutto in innovazione e digitalizzazione per rimanere competitivi e creare nuova occupazione» afferma Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV, commentando i dati diffusi dalla Provincia.

«Questi dati – prosegue Corrarati – dimostrano che le piccole e micro imprese sono consapevoli di dover investire, soprattutto in innovazione, per rimanere competitive sul mercato e creare occupazione di qualità. Ecco perché riteniamo che i 6 milioni di plafond si stiano rivelando una somma esigua, da implementare con i prossimi bilanci. Si tratta di soldi ben spesi, perché le piccole aziende, investendo in competitività, diventano eccellenza non solo sul territorio provinciale, ma anche nazionale e all’estero. Il fatto che due terzi delle istanze provengano dall’artigianato, conferma quanto questo settore sia importante per lo sviluppo economico del territorio e quanto siano necessarie strategie di valorizzazione e tutela del comparto».