Il consiglio di amministrazione di Ima, azienda emiliana leader nella produzione di macchine automatiche e per l’impacchettamento presieduta dal leader di Confindustria Emilia Romagna Alberto Vacchi, ha approvato i risultati per il primo semestre che ha visto i ricavi crescere dell’11,5% a 730,1 milioni di euro da 654,6 milioni al 30 giugno 2017. In crescita anche l’ebitda ante oneri non ricorrenti salito a 94,2 milioni di euro (da 89,9 milioni), mentre l’utile prima delle imposte è risultato in crescita a 77,8 milioni di euro (57,1 milioni al 30 giugno 2017) e l’utile del periodo a 53,1 milioni di euro, il 39,4% in più rispetto ai 38,1 milioni al 30 giugno 2017.
Il portafoglio ordini consolidato ha raggiunto 972,8 milioni di euro, evidenziando un incremento del 10,5% rispetto agli 880,1 milioni al 30 giugno 2017, grazie alla finalizzazione di numerose trattative nelle varie aree di attività del gruppo. In prospettiva, alla luce dei risultati positivi del primo semestre e dell’elevata consistenza del portafoglio ordini al 30 giugno 2018, unitamente al buon andamento degli ordinativi, Ima prevede un esercizio in ulteriore crescita rispetto all’anno precedente.
Se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi e con il contributo delle società neo acquisite Tmc, Petroncini e Ciemme, «il Gruppo Ima stima ricavi superiori a 1,6 miliardi di euro e un margine operativo lordo superiore a 250 milioni di euro».
«Siamo soddisfatti dei risultati del primo semestre che evidenziano una crescita dei ricavi e degli utili, accompagnata dal rafforzamento delle posizioni competitive in tutti i settori ed aree geografiche in cui operiamo», ha detto il presidente e amministratore delegato di Ima, Alberto Vacchi, prospettando un «andamento positivo anche per il portafoglio ordini consolidato».