Emilia Romagna, decisa crescita (+3%) delle imprese straniere

Sono 47.927 ed è la quarta regione per incremento, davanti alla Lombardia (+2,6%) e Veneto (+2,3%). 

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In Emilia Romagna cresce il numero delle imprese straniere che ha un ritmo superiore a quello nazionale (è la più rapida dal 2013), mentre in parallelo prosegue la flessione delle imprese non straniere.

Secondo i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia Romagna, al 30 giugno 2018 le imprese attive straniere salgono a quota 47.927 (l’11,9 per cento del totale) con un aumento in un anno di 1.398 unità, +3,0%, il più rapido registrato dal 2013 nel secondo trimestre. Restano indietro al segno rosso le imprese non di stranieri (-0,9%). A livello nazionale, la crescita delle imprese straniere (quasi 534 mila, pari al 10,3% del totale) risulta inferiore (+2,4%). mentre la diminuzione delle altre imprese (-0,2%) è più contenuta. Le imprese straniere diminuiscono solo in tre regioni italiane.

L’Emilia-Romagna è la quarta regione per crescita, dietro Campania, Lazio e Liguria, e delle altre regioni leader con cui si confronta precede la Lombardia (+2,6%) e stacca il Veneto (2,3%). Ma in Lombardia e Veneto la flessione delle imprese non straniere è più contenuta di quella emiliano romagnola.

La tendenza alla crescita delle imprese straniere è dominante in tutti i macro settori di attività economica. L’espansione si concentra nei servizi (+914 imprese, +3,8%). Qui deriva più dal rapido e ampio incremento nell’aggregato degli altri servizi (+700 imprese, +5,8%), che dall’aumento nel settore del commercio (+214 imprese, +1,8%). Rilevante l’incremento della base imprenditoriale estera dell’industria (+4,4%, +216 unità), mentre continua più contenuta la flessione delle non straniere (-1,2%). Accelera anche la crescita delle costruzioni (+1,3%, +228 unità), mentre le altre imprese si riducono dell’1,7%.

La forma giuridica. La spinta deriva ancora innanzitutto dalle ditte individuali (+805 unità, +2,1%), pari l’81,7% delle imprese straniere, ma sempre più anche dalle società di capitali, che crescono più rapidamente (+564 unità, +13,5%), sostenute dall’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. Questa ha contribuito però a contenere la dinamica delle società di persone (+0,7%). Crescono leggermente anche le cooperative e i consorzi (+0,7%).