Sulla base dei dati del Registro imprese della Camera di commercio di Trento, al 30 giugno 2018 si contavano 50.768 imprese registrate, di cui 46.400 attive. Il primo semestre ha visto la nascita di 1.633 unità, pari all’1,8% in più rispetto al numero delle imprese nate nell’analogo periodo dell’anno precedente. Le cessazioni sono state complessivamente 1.897 con un aumento del 2,4% rispetto a quanto rilevato a giugno 2017. Di queste, 1.547 sono cancellazioni “volontarie” e 350 sono cancellazioni d’ufficio adottate a seguito dell’accertamento dell’inattività operativa, amministrativa e fiscale dell’azienda per almeno tre anni consecutivi. Considerando il saldo naturale, quello tra imprese iscritte e cancellate “volontariamente”, si evidenzia un incremento complessivo di 86 unità.
Nel semestre in esame, i settori che hanno registrato il maggior numero d’iscrizioni sono l’agricoltura, silvicoltura e pesca (363), le costruzioni (211) e il commercio all’ingrosso e al dettaglio (173). I settori che hanno registrato il maggior numero di cancellazioni complessive sono il commercio all’ingrosso e al dettaglio (430), l’agricoltura, silvicoltura e pesca (298) e le costruzioni (315).
Con riferimento all’universo delle imprese artigiane, si segnalano 482 iscrizioni e 557 cancellazioni. Il saldo negativo è dovuto alla contrazione intervenuta soprattutto nel settore delle costruzioni (274 unità in meno in sei mesi). Al 30 giugno 2018 il numero totale delle attività artigiane registrate in provincia si è assestato sulle 12.238 unità (pari al 24,1% dell’universo imprenditoriale) con un calo su base tendenziale corrispondente al 2,9%.
Prendendo in esame le forme giuridiche, emerge che le società di capitale sono le uniche a registrare un tasso di crescita positivo (+3,3%). Nel primo semestre di quest’anno sono nate 1.124 imprese individuali, 355 società di capitale, 135 di persone e 19 attività con altre forme giuridiche soprattutto cooperative. Va tenuto conto che il tessuto imprenditoriale della provincia è fortemente caratterizzato dalla presenza d’imprese individuali che, con 28.048 unità, ne costituiscono il 55,2%. Le società di persone rappresentano la seconda tipologia d’impresa per numerosità con il 21,4%, mentre le società di capitale raggiungono il 20,9%. Le altre forme giuridiche sono il gruppo meno numeroso e incidono per il 2,5%.
Al 30 giugno 2018 le imprese gestite da cittadini stranieri provenienti da Paesi extra-Ue erano 2.564, con un’incidenza sul tessuto imprenditoriale trentino pari al 5,1%. Nei primi sei mesi dell’anno ci sono state 163 nuove iscrizioni e 199 cancellazioni, con un saldo negativo di 36 unità. La loro numerosità è risultata in calo del 6,5% rispetto all’analogo periodo del 2017.
Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, al 30 giugno risultavano registrate 9.107 aziende. Le iscrizioni rilevate nel primo semestre dell’anno sono state 381 a fronte di 433 cancellazioni. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono diminuite di 78 unità con un calo complessivo dello 0,8%.
Le imprese giovanili sono invece risultate 4.575, vale a dire il 9,0% delle imprese registrate in provincia. Nel corso dei primi sei mesi dell’anno circa una nuova attività su tre è stata aperta da un giovane (507 su 1.633).