Per rispondere alla crisi economica e alle nuove sfide dettate dall’economia globale, le imprese come quelle agricole aderenti al Consorzio di difesa di Trento e Bolzano hanno bisogno di una forma di aggregazione più flessibile ed innovativa rispetto a quelle tradizionali, in grado di aumentarne la capacità competitiva senza però costringerle a rinunciare alla propria autonomia.
Proprio per i simili e particolari contesti agricoli alpini in cui operano, da sempre i Consorzi di difesa di Bolzano e di Trento hanno condiviso, efficacemente, modalità, disegni, visioni prospettiche, che hanno permesso di far evolvere, nel tempo, il sistema di tutela delle produzioni tipiche, ad alto valore aggiunto, delle nostre agricolture di montagna, verso soluzioni innovative sempre più adeguate al mutare del clima e di un mercato sempre più selettivo.
Consapevoli dell’importanza di questa comune collaborazione, pur coscienti della reciproca unicità di rappresentanza, i consigli di amministrazione dei Consorzi di difesa di Trento e Bolzano hanno deciso di dare concretezza a questo modo condiviso di operare tenendo in considerazione il vantaggio di competitività e le economie di scala che si rendono possibili, costituendo un accordo di collaborazione regionale tra i due sodalizi, volto in particolare alla gestione di eventi di comunicazione e sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative di gestione del rischio, frutto della concreta messa a fattor comune dei risultati degli enti di ricerca che esprime il territorio regionale come la Fondazione Bruno Kessler, la Fondazione Edmund Mach, Laimburg, Eurac, l’Università di Trento, ecc.
«Nel futuro, la gestione del rischio richiederà soluzioni e iniziative sempre più complesse ed evolute – hanno spiegato Giorgio Gaiardelli e Stefan Klotzner, i presidenti dei Consorzi di difesa di Trento e Bolzano. La possibilità, grazie all’accordo di collaborazione, di intercettare tutte le potenzialità e risorse, soprattutto quelle disponibili sotto il profilo innovativo/tecnologico, scientifico, di ricerca, presenti nelle nostre province, molto simili per realtà ambientale, produttiva e di contesto geo-economico, sarà garanzia di sviluppo di forme integrate di protezione delle reddittività; redditività concepita nella sua accezione più ampia, che significa, crescita economica nella stabilità e mantenimento di posizioni previlegiate di mercato».
I due Condifesa riescono a calamitare valori assicurati per quasi un miliardo di euro, rappresentano oltre 21.000 agricoltori e nel 2017 hanno liquidato oltre 250 milioni di euro alle imprese agricole associate.