Provincia di Trento, approvato l’assestamento di bilancio 2018-2020

Disponibili altri 484 milioni di euro (185,1 milioni nel 2018, 158,8 nel 2019 e 140,1 nel 2020). Previsti tagli al prelievo fiscale per famigli e aziende, oltre a nuovi servizi pubblici. 

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Bilancio 2025 del Trentino fugatti bis assestamento di bilancio giunta leghista
La sede centrale della provincia di Trento.

Maratona notturna per approvare prima delle vacanze estive per il Consiglio provinciale chiamato ad approvare l’assestamento triennale 2018-2020 del bilancio della provincia di Trento che s’accresce complessivamente di 484 milioni di euro. Di questi, saranno disponibili 185,1 milioni nel 2018, 158,8 nel 2019 e 140,1 nel 2020.

Le risorse fresche entrate nel bilancio dell’Autonomia andranno ad aumentare i fondi a disposizione di famiglie, imprese, pubblica amministrazione, infrastrutture e servizi. «Le maggiori risorse che si rendono disponibili — spiega una nota della Provincia — derivano principalmente da maggiori entrate, conseguenza del rafforzamento della crescita del Pil locale (un aumento dell’1,9% nel 2018), dall’incremento delle risorse derivanti da trasferimenti, proventi, dividenti (circa 34 milioni) e, nel biennio 2019-2020, da un aggiustamento dei gettiti arretrati di tributi erariali che affluiranno al bilancio (60 milioni)».

Per le imprese l’assestamento di bilancio conferma le agevolazioni fiscali provinciali (Irap fino al 2020, Imis fino al 2019) e nazionali (Ires e Irap), con un alleggerimento fiscale complessivo di oltre 200 milioni di euro. Alla voce investimenti sono previsti 8,8 milioni di euro nel comparto turistico distribuiti nel triennio per la promozione, 4 milioni per impianti, bacini e piste da sci nel 2019, 1,2 milioni per interventi su rifugi, sentieri e terme e 5 milioni da investire nel collegamento Moena-Valbona.

Per l’agricoltura crescono le risorse per il sostegno degli investimenti delle imprese agricole, l’insediamento dei giovani agricoltori e l’indennità compensativa (9,3 milioni di euro), aumenta il premio alpeggio per il benessere degli animali (400.000 euro) e per l’avvio del progetto “Acqua e agricoltura”, per ridurre lo spreco di acqua in val di Non (6 milioni di euro per il 2019-2021, con compartecipazione privata del 50%). Per il mondo del lavoro disponibili 5 milioni di euro per l’assegno unico e i 2,5 milioni per le politiche del lavoro, a favore dei lavoratori con un’occupazione non stabile; pronti anche 20,1 milioni di euro per stabilizzare e valorizzare il personale del comparto pubblico.

Sul fronte famiglie, dal 2019 saranno disponibili 2 milioni di euro per il raddoppio delle detrazioni Icef per le mamme lavoratrici, 2 milioni per i buoni di servizio per la conciliazione famiglia-lavoro e 5 milioni per l’ampliamento e la costruzione di nuovi asili nido nei comuni con liste di attesa. A questi s’aggiungono 4 milioni per l’edilizia scolastica: Per gli ultrasessantacinquenni in difficoltà economica che vivono da soli, previsto un nuovo intervento di sostegno economico attraverso una revisione dell’indicatore Icef (5 milioni di euro), e 7 milioni di euro per le prestazioni socio-assistenziali e l’assistenza domiciliare.

Alla voce abitazione è previsto un rafforzamento del piano Itea per nuove realizzazioni o ristrutturazioni di alloggi (20,7 milioni di euro per il 2018-2021), il finanziamento di ulteriori alloggi in regime di canone moderato per garantire 150 appartamenti aggiuntivi rispetto ai 500 già programmati (11 milioni di euro per il 2019-2020) e l’incremento delle risorse da erogare ai privati per l’acquisto della “prima casa” (10 milioni di euro, in aggiunta ai 5 già stanziati).

Nel settore trasporti approvato il potenziamento dell’Interporto di Trento (10 milioni di euro) nell’ottica di favorire il trasferimento di parte del traffico merci dalla strada alla ferrovia (l’obiettivo per il 2020 è una riduzione del 36,1% del traffico Tir al Brennero). Altri 10 milioni di euro per finanziare il servizio di trasporto pubblico cadenzato in tutte le valli del Trentino. Previsti 12 milioni per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e 120 milioni nel triennio per investimenti in sanità, sicurezza, innovazione, sport, cultura e viabilità.