L’indifferenza del ministro ai Trasporti Toninelli uccide l’autotrasporto

Ortoncelli: «cambia l’orchestra ma non la musica. Il Governo prende tempo ed intanto chiudono quasi 16 imprese al giorno (1,5 in Veneto)». 

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L’autotrasporto merci italiano, nonostante la sua strategicità per il sistema economico nazionale, continua ad essere snobbato dal ministro ai Trasporti, Danilo Toninelli. La denuncia arriva da Nazzareno Ortoncelli, presidente degli autotrasportatori di Confartigianato Veneto.

«Il tempo passa, il Governo chiede tempo, le risposte non arrivano e intanto, le imprese, chiudono: saracinesche abbassate per 2.848 attività di trasporto artigiane da inizio anno (in soli 6 mesi) in Italia, 274 solo in Veneto. 16 imprese al giorno (1,5 in regione) che rendono la drammaticità dei giorni che passano inutilmente – denuncia Ortoncelli -. Dal 26 luglio scorso, giorno in cui si è svolto il primo incontro concesso ad Unatras (il coordinamento unitario delle associazioni italiane dell’autotrasporto costituito da Confartigianato Trasporti, Fai, Fita Cna, Assotir, Fiap, Sna Casa, Unitai), dal ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli per la definizione di risposte concrete alle criticità sollevate dagli autotrasportatori italiani, sono già passati 5 giorni. Nulla è successo e, intanto, hanno chiuso altre 8 imprese in Veneto (80 in tutta la penisola). E’ cambiata l’orchestra -chiosa Ortoncelli – ma la musica per noi autotrasportatori non è cambiata purtroppo. Continua l’indifferenza che “uccide”».

A Tonunelli i rappresentanti dell’organismo unitario di coordinamento dell’autotrasporto, hanno ricordato che le aspettative più stringenti sono legate alla questione di una migliore definizione degli importi delle deduzioni forfetarie per le quali la richiesta è quella della riconferma dei 51 euro riconosciuti lo scorso anno (il comunicato del MEF del 16 luglio 2018 prevede 38 euro); altrettante principali ed impellenti criticità riguardano: la certezza delle risorse strutturali (48 milioni di euro in meno nel 2019 e 2020; a partire dal 1 gennaio 2019 taglio del 15% sul fondo destinato al recupero delle accise: 254.655.000 euro in meno) – il contingentamento della circolazione dei veicoli pesanti imposto dall’Austria – il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi pesanti presso le Motorizzazioni – la ripubblicazione dei “costi minimi di sicurezza” ed il rispetto dei tempi di pagamento – l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante effettuati extrarete.

«Toninelli – ricorda Ortoncelli – ha annunciato l’apertura di un tavolo di confronto con la nostra categoria, per individuare soluzioni da attuare in tempi brevi nell’interesse degli autotrasportatori artigiani e dell’economia del Paese. A fronte di questo impegno, è stato deciso il differimento all’ultima settimana di settembre del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci previsto dal 6 al 9 agosto». Il ministro, sul tema delle deduzioni forfetarie, ha informato che sta dialogando con il ministero dell’Economia e delle Finanze per «cercare di ottenere un incremento dei 38 euro ufficializzati dallo stesso MEF, perfettamente consapevole che mantenere l’importo attualmente indicato significherebbe non solo disattendere le aspettative delle imprese artigiane ma anche e soprattutto, determinare un aumento delle tasse che lui vuole assolutamente scongiurare o comunque ridurre al minimo».