Decisa accelerazione delle importazioni italiane di materie prime siderurgiche, semilavorati, prodotti finiti e tubi in acciaio ad aprile (ultimo dato disponibile). Secondo le elaborazioni di siderweb sulla base dei dati Istat, l’import nazionale nel quarto mese dell’anno è stato di 2,614 milioni di tonnellate, con una crescita tendenziale del 21,9% (2,144 milioni di tonnellate ad aprile 2017). La mancata produzione nazionale dovuta alla franta del polo di Taranto si fa sentire.
In crescita anche l’export, dopo la frenata di marzo. Ad aprile sono stati esportati 1,509 milioni di tonnellate di materie prime siderurgiche, semilavorati, prodotti finiti e tubi, in aumento del 9,0% rispetto allo stesso periodo del 2017.
A giugno 2018 la produzione siderurgica italiana, secondo quanto riportato da Federacciai, è stata di 2,135 milioni di tonnellate, con un aumento dell’1,5% rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente. Espresso in tonnellate, l’incremento è stato di 87.000 tonnellate. A maggio (ultimo dato disponibile) le acciaierie nazionali hanno prodotto 1,128 milioni di tonnellate di prodotti lunghi (+7,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso) e 1,015 milioni di tonnellate di prodotti piani (+13,4%).
Le previsioni a breve termine per la siderurgia europea sono ancora orientate alla crescita, anche se il tasso di sviluppo è stato rivisto al ribasso. Secondo le prospettive rese note da Eurofer, l’attività dei settori utilizzatori in Ue crescerà del 3,1% nel 2018 rispetto al 2017, mentre l’anno prossimo si scenderà al +1,9%. Ciò si tradurrà in un aumento del consumo reale di acciaio del 2,2% nel 2018 e dello 0,9% nel 2019, mentre il consumo apparente farà registrare rispettivamente +2,1% e +1,2%.
Secondo la rilevazione dell’Ufficio Studi siderweb, a giugno si è registrata un’ulteriore limatura dei prezzi dell’acciaio in Italia. Dopo il deciso passo indietro di maggio, nel sesto mese dell’anno il SiderIndex (ovvero l’indice che misura le quotazioni medie alla tonnellata dei prodotti siderurgici in acciaio al carbonio sul mercato italiano), infatti, è sceso a 422,29 euro la tonnellata, con una riduzione dell’1,5% rispetto a maggio, quando fu pari a 428,59 euro la tonnellata. Durante le prime rilevazioni di luglio, invece, le quotazioni hanno ricominciato a salire.