In Trentino Alto Adige l’informazione si concentra nelle mani del gruppo Athesia feudo incontrastato della famiglia altoatesina Ebner. Già storica editrice del quotidiano Dolomiten in lingua tedesca, nel 2016 ha acquistato dal gruppo Repubblica Espresso di Carlo De Benedetti i due quotidiani locali editi da Finegil, l’Alto Adige e il Trentino, oltre al settimanale degli annunci gratuiti, Bazar, edito da Curcu & Genovese. Ora, l’ulteriore passo, di cui si vociferava da mesi, con l’acquisizione del quotidiano l’Adige e della sua emittente radiofonica Radio Dolomiti dagli eredi dell’editore Gelmi di Caporiacco.
Di fatto, in Trentino Alto Adige nasce un monopolio dell’informazione stampata in lingua italiana e fortemente predominate in quella tedesca, mentre conquista una posizione di preminenza in quello radiofonico.
Anche se l’amministratore delegato di Athesia, Michl Ebner (già deputato ed eurodeputato per la Svp, presidente della Camera di commercio di Bolzano, vicepresidente di Eurochambres, eccetera), ha dichiarato che manterrà l’indipendenza editoriale delle singole testate, non di meno è necessario evidenziare come il mercato editoriale locale sia decisamente ristretto, con le vendite in edicola in calo. Le due testate, secondo i dati di maggio di Ads, hanno venduto complessivamente, tra copie cartacee e abbonamenti digitali, 21.597 l’Adige e 16.277 il Trentino/Alto Adige. Decisamente meglio fa il Dolomiten, con 41.423 copie.
Il valico del confine di Salorno da parte del gruppo Athesia è avvenuto dopo alcuni rialzi e revisione dei progetti di acquisto che hanno comportato anche l’acquisto di alcuni immobili che ospitano le aziende editoriali per un investimento di circa 18.5 milioni di euro. Alla proprietà degli Ebner si affianca, nel caso dell’Adige, una cordata di imprenditori privati, con dentro Gianni Bort, presidente di Confcommercio Trentino e della Camera di commercio di Trento, Enrico Zobele presidente di Confindustria Trento, e Fabrizio Lorenz presidente dell’assicurazione Itas Mutua.
A preoccupare è anche la concentrazione del mercato pubblicitario, visto che nelle mani di Athesia sono finite prima quella relativa all’Alto Adige/Trentino, ora quella de l’Adige e di Radio Dolomiti. E’ molto probabile che la concentrazione di tanti mezzi in un’unica mano finirà con il creare una posizione di predominanza che finirà per fare sentire i suoi effetti sul mercato e soprattutto sui pochi operatori indipendenti rimasti sul mercato.
Quanto alla pluralità dell’informazione, rimane ancora fuori dai giochi il dorso locale del Corriere della Sera, anche se non naviga in buone acque. A corroborare il panorama editoriale le voci del web, dove l’offerta si arricchisce, ma non sempre all’insegna della qualità e attendibilità dell’informazione veicolata.